MAR 31 - S.I.A.D. - TENTATA TRUFFA? - Liccardo l’aveva sventata quando ci provò Cavallo, oggi è lui che ci riprova

MAR  31   -   S.I.A.D. - TENTATA TRUFFA? - Liccardo l’aveva sventata quando ci provò Cavallo, oggi è lui che ci riprova

Succedono le cose più strane e inverosimili al Comune di Marano, ma, per quanto ci siamo ormai abituati a non meravigliarci più di niente, dobbiamo candidamente ammettere che siamo rimasti un po’ sconcertati nel vedere come Liccardo, diventato Sindaco, ripropone pari pari la strastola che aveva solennemente bocciato quando, da Consigliere Comunale di opposizione, se la trovò ordita e orchestrata da Cavallo. E’ una storia estremamente significativa che vale la pena conoscere ma è anche piuttosto complessa per cui chiediamo ai nostri affezionati lettori di armarsi di una discreta dose di pazienza e di seguirci passo passo nel nostro tentativo di raccontarla in maniera completa e facilmente comprensibile.

 

COS’È IL SIAD

Per chi non bazzica troppo con l’urbanistica precisiamo che l’acronimo SIAD sta per “Strumento di intervento per l’Apparato Distributivo”, in pratica è lo strumento urbanistico che regola e programma le attività commerciali sul territorio e, nel caso specifico, determina se e in che misura possano installarsi a Marano eventuali centri di grande distribuzione.

 

LA DELIBERA GALEOTTA

Il 24 marzo la Giunta Comunale, su proposta dell’Assessore Ruggiero, che gode di una inossidabile fama di traffichino in quel di Mugnano da dove è venuto a arricchire il parterre maranese, adotta la delibera n° 21/15 con la quale si dispone di adeguare il SIAD di Marano alle recenti disposizioni emanate dalla Regione Campania  dopo aver rilevato che “esiste agli atti, anche se non formalmente approvato, l’aggiornamento di detto strumento acquisito nel 2011” per cui vengono impartiti gli indirizzi a cui la struttura comunale dovrà adeguarsi precisando che l’adeguamento dovrà tenere conto anche dello SIAD già agli atti redatto dall’Arch. Ricciardiello” e, caso mai non si capisse bene a che cosa l’iniziativa stia mirando, si chiarisce che lo SIAD dovrà contemplare il cambio di destinazione d’uso delle aree e degli edifici interessati”; abbiamo sottolineato l’ultimo periodo perché ci sembra stia chiaramente a indicare che  ci sono “aree e edifici interessati” per i quali serve che il SIAD venga approvato.

Questo esplicito richiamo a atti e processi già avviati ci offre lo spunto per ricollegarci a una storia tanto recente che ci sembra impossibile che il Sindaco Liccardo, che pure ne è stato protagonista, possa averla dimenticata; una storia che ripercorriamo insieme.

 

UNA DELIBERA RESPINTA DAL CONSIGLIO COMUNALE

Il 28 dicembre 2011, senza passare per le commissioni, senza che ne sia stato nemmeno informato l’assessore Buondonno titolare delle delega all’urbanistica, senza che siano state attivate le consultazioni obbligatorie con i rappresentanti delle categorie commerciali, arriva in Consiglio Comunale una delibera con lo stesso identico oggetto che ha quella proposta da Ruggiero alla Giunta accompagnata però da una “lettera di significazione” stilata dal Responsabile dell’Ufficio per le Attività Produttive, il dott. Franco Taglialatela, il quale chiarisce che, a seguito delle forti pressioni e sollecitazioni, trasmette comunque il piano predisposto dall’Arch. Ricciardiello per quanto mancante di un elemento indispensabile ossia il “contingente numerico”. L’Amministrazione, a seguito del fuoco di fila dell’opposizione, ritira la delibera promettendo di riproporla. (vedi QUI)

 

LA MOZIONE

Proprio per scongiurare una possibile riproposizione il Consigliere Bertini presenta una mozione di indirizzo che viene discussa nel Consiglio Comunale del 28 febbraio 2013 e che fondamentalmente dice:

-        Non è il momento di portare a Marano la grande distribuzione, già troppi negozi di vicinato stanno chiudendo;

-        La città non ha questa urgenza;

-        Marano non è dotata degli elementi strutturali necessari a supportare centri di grande distribuzione come le vie di grande scorrimento e i parcheggi;

-        Entro un anno Marano deve dotarsi di un nuovo piano regolatore perché non armonizzare il nuovo SIAD con la complessiva riprogrammazione del territorio?

La proposta della mozione era il Consiglio Comunale impegna l’Amministrazione Comunale a soprassedere a ogni decisione ed alla promulgazione di qualunque atto che preveda e consenta l’insediamento di strutture della media e grande distribuzione nel territorio di Marano se non nell’ottica della riorganizzazione globale dello stesso nel contesto della redazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale”

Nella discussione interviene l’allora Consigliere Angelo Liccardo il quale, fra l’altro, afferma “…è mancata una corretta pianificazione, non sono stati contattati i commercianti… occorreva prevedere questi step già all’origine… c’è un evidente scollamento fra il Consiglio e la Giunta… mettetevi d’accordo…”

 

LICCARDO VOTA A FAVORE

Messa ai voti la mozione ottiene questi risultati: votano a favore 7 consiglieri, votano contro 9, si astengono in 6 e la mozione non viene approvata.

E’ significativo però far sapere a chi ci legge che fra quelli che hanno votato a favore figuranoANGELO LICCARDO oggi Sindaco e DOMENICO D’AMBRA oggi Assessore e può aiutare a capire di che panni si veste certa gente ricordare che oggi sono gli stessi che propongono l’aggiornamento del SIAD negli stessi identici termini. Che siano mentalmente dissociati o semplicemente degli inguaribili e irrecuperabili spregiudicati?

 

LA TRASTOLA

Siamo sicuri che i nostri lettori hanno subodorato che sotto sotto c’è una trastola e vediamo di venire incontro alla loro legittima curiosità.

Quando il famigerato ingegnere Pitocchi, senza nessuna previa indicazione della Amministrazione, affidò la redazione del nuovo SIAD all’Arch. Ricciardiello sembrava che da nessuna parte si trovasse la cartografia di quello approvato con la delibera di Consiglio n° 84 del 30.11. 2000; poi però la carta uscì e si scoprì che sovrapponendola a quella prodotta da Ricciardiello era perfettamente identica in tutto a eccezione di una piccolissima area a destinazione agricola che stranamente diventa “area di interesse commerciale”; su quell’area pare che sia stata rilasciato, proprio da Pitocchi, un permesso a costruire di tipo commerciale e probabilmente l’urgenza di allora e quella di oggi nascono proprio dal bisogno di mettere ordine. Giova in proposito riportare quanto dice l’Avv. Nando Scotto, all’epoca consigliere comunale, nel suo intervento “…non si può fare il SIAD per sanare…cioè consentire attraverso una variante postuma la sanatoria  di un’opera abusiva o illegittimamente realizzata”.

 

Ecco come quella che abbiamo definito una “tentata truffa” cacciata dalla porta anche con il voto di Liccardo ora proprio Liccardo cerca di farla rientrare dalla finestra… ma questa gente sa che cosa vuol dire pudore?