Un po’ a scoppio ritardato ma sicuramente ancora in tempo utile riteniamo opportuno ritornare sul Consiglio Comunale del 18 febbraio per segnalare un inquietante episodio che non vorremmo passasse sotto silenzio o venisse derubricata a livello di “ragazzata” quella che invece a tutti gli effetti è una autentica provocazione di pretta marca fascista portata nel cuore dell’organo di gestione democratica della città
L’EPISODIO
Il Consigliere de L’Altra Marano Alessandro Recupido, ritiratosi nella saletta retrostante l’aula consiliare per fumarsi la solita sigaretta, viene avvicinato da un ragazzone, noto a Marano per la sua conclamata adesione alle idee e ai sistemi fascisti, e viene pesantemente importunato al punto che il Consigliere si vede costretto a chiedere a gran voce l’intervento delle forze dell’ordine che immediatamente allontanano il soggetto dall’emiciclo del Consiglio riconducendolo nella parte riservata al pubblico
Si tratta di un ragazzo che non è nuovo a episodi anche di maggiore gravità come quello recente che lo ha visto protagonista di un intervento chiaramente provocatorio quando in forza del ruolo di ispettore della SIAE, acquisto per diritto di successione, ha cercato di mandare in vacca una festa del tutta privata organizzata dal Laboratorio Politico Kamo presentandosi nel bel mezzo della serata accompagnato da due carabinieri per un controllo che nessuno aveva disposto
L’intervento tempestivo degli agenti della Polizia Municipale ha riportato rapidamente l’ordine, il Sindaco e il Vice Presidente del Consiglio hanno cercato di minimizzare l’accaduto invitando a passare appresso; lo stesso Recupido ha cercato di stemperare gli animi non senza rimarcare la pesante provocazione e di rilevare che “…certe manifestazioni e certi modi di essere non sono mai scomparsi del tutto dalla nostra società… basta poco a che ci siano derive pericolose… c’è sempre da stare all’erta sul problema fascista… spero che non ci siano fascisti in giunta perché i fascisti non dovrebbero esistere…”
L’INTERVENTO DI MAURO BERTINI
Molto meno accondiscendente invece il Consigliere Bertini il quale è intervenuto sull’episodio in maniera diretta stigmatizzando senza mezzi termini l’accaduto, domandando come fosse stato consentito che uno che niente aveva a che vedere con lo svolgimento dei lavori del Consiglio si trovasse nell’area riservata alle figure istituzionali e svolgendo poi una articolata disanima della vicenda, disanima che riportiamo per ampi stralci:
Marano antifascista. “…in questo comune vige una delibera importante assunta tempo fa dalla unanimità del Consiglio Comunale e che dice che Marano è anti-fascista e che i comportamenti fascisti nel Comune di Marano non ci devono essere… per cui il problema non è se Recupido abbia ecceduto o no nel reagire alla provocazione ma come venga consentito di entrare nella sala consiliare a persone notoriamente fasciste… come è che addirittura queste persone hanno accesso all’area riservata ai Consiglieri”
Un sistema che genera mostri. “…questo succede perché nel complesso questa Amministrazione, questa Giunta dove hanno un ruolo personaggi molto vicini al fascismo, questa maggioranza, si muovono e operano con l’arroganza che è tipica del fascismo, è di casa… voi questa arroganza la avete elevata a sistema… l’episodio dell’intervento del solito soggetto nella festa organizzata al bocciodromo fa pensare da vicino ai manganelli e all’olio di ricino… Recupido è stato anche troppo tollerante: lui stava bene dove stava, era il fascista che non doveva starci… episodi come questo non possono chiudersi con un vogliamoci bene… il Sindaco non doveva minimizzare avrebbe dovuto prendere per il cravattino quel signore e spiegarli che queste cose a Marano non si fanno perché qui c’è la democrazia…”
Il baluardo: “…se poi qualcuno ha una personale passione per il duce e una tendenza a somministrare l’olio di ricino venga a somministrarlo a noi comunisti, noi siamo qua… della vostra prepotenza non ce ne può fottere di meno… della vostra prepotenza noi ce ne facciamo un vanto, un grosso vanto… è inutile e sbagliato che si cerchi di stendere un pannicello caldo, è successo un episodio grave, un episodio di fascismo conclamato in un’aula istituzionale nei confronti di un Consigliere Comunale…
Della serie “ noi a Marano non ci facciamo mancare niente…”