JUN 12 - SEGRETARIO O MAGGIORDOMO? …o tappabuchi?

JUN  12   -   SEGRETARIO O MAGGIORDOMO? …o tappabuchi?

Le vie del Signore

Si sa che le vie del Signore sono infinite ma non si riesce ancora a capire attraverso quale di queste sia arrivato a Marano il nuovo Segretario Generale in sostituzione della Dottoressa Asfaldo costretta alle dimissioni da un Sindaco arrogante e volgare I Consiglieri Comunali e i pochi cittadini che ne hanno seguito lo svolgimento hanno avuto l’opportunità di sapere che a Marano si era insediato il nuovo Segretario scorgendo a fianco al Sindaco, in occasione dell’ assemblea consiliare del 29 maggio, la figura di un nuovo personaggio al quale la Presidente del Consiglio aveva dato la parola perché provvedesse all’appello

Nella circostanza si è saputo che il nuovo arrivato portava con sé il nome impegnativo di Ciampi (Francesco) anche se l’atteggiamento un po’ dimesso e platealmente riverente nei confronti del Capo dell’Amministrazione sembrava contrastare in maniera abbastanza stridente con l’autorevolezza del patronimico; nessuno si è preso la  briga di presentarlo al civico consesso né tanto meno il Sindaco ha ritenuto opportuno riferire ai Consiglieri in merito alla scelta effettuata

Solo pochi giorni dopo, leggendo il decreto sindacale n° 14 del 28 maggio si è avuto modo di saperne di più  perché, nel conferire al nuovo arrivato l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione il Sindaco riferisce che il Dott. Ciampi si trova a Marano in virtù di un provvedimento della Prefettura che, a tamponare la temporanea vacanza, “provvedeva alla assegnazione temporanea del Segretario in disponibilità Dott. Francesco Ciampi”. Questa volta il… Signore ha decisamente scelto una via singolare ricca di  elementi che suscitano sorpresa e stupore

 

La sorpresa e lo stupore

Suscita sorpresa il fatto che, disponendo in organico della figura del Vice Segretario nella persona del Dott. Luigi De Biase, a gestire la Segreteria Generale per il tempo che al Sindaco occorre per nominare il Segretario titolare si chiami un Segretario “temporaneo” senza che si definiscano i tempi della provvisorietà; muove invece allo stupore la assoluta novità costituita dal fatto che il Dott. Ciampi non svolge la sua funzione in forza di un decreto sindacale come la legge prevede ma si trova dalle nostre parti perché “assegnato” dalla Prefettura senza che sia intervenuto un atto del Sindaco; le cose cambiano, si sa, ma non si capisce perché tutte le stranezze succedono a Marano con questa parvenza di amministrazione

 

Sindaco o maggiordomo?

Un’altra possibile spiegazione che questa strana manovra ci suggerisce è che il Sindaco, impegnato com’è a livellare tutto verso il basso per mimetizzare al massimo la sua statura sottomisura, dopo aver fatto allontanare tutti quelli che manifestavano un tasso di intelligenza e di competenza un momentino più vicino alla media (vedi Longoni e Asfaldo), nell’acquisizione del nuovo segretario voglia garantirsene uno che non lo metta in imbarazzo per brillantezza di ingegno e preparazione e che soprattutto sia disposto a fare quello che lui indicherà, legale o illegale che sia, e per questo si è inventato un “segretario in prova” da confermare se corrisponde ai requisiti di subalternità e basso profilo o da sostituire se si dimostrasse più attrezzato sul piano dell’intelligenza e della competenza

 

Tappabuchi?

Vista la totale disgregazione dell’apparato prodotta da due anni di amministrazione dissennata, oggi il Comune si trova a dover ricostruire l’organico giorno per giorno soprattutto nei quadri apicali e dirigenziali con alchimie e mandragole a getto continuo. Sui quattro Dirigenti in organico mancano quelli afferenti l’Area Tecnica e l’Area Vigilanza né se ne prevede la copertura nemmeno a tempi lunghi (grazie sempre a quel famoso piano decennale di riequilibrio del quale non parleremo mai abbastanza male) e siccome i ruoli devono essere comunque assegnati e la casella riempita indipendentemente dalle competenze e dall’efficacia operativa, si procede con incarichi interinali, l’arrivo di un nuovo soggetto offre una ulteriore possibilità di riempimento delle caselle rimaste vuote

 

Un interim pericoloso

Il Dott. Ciampi non ha ancora avuto il tempo di vedere di che colore è la scrivania alla quale si siederà che già si trova gravato di una serie di incarichi capaci di far tremare le vene e i polsi: con il decreto n° 14 del 28 maggio gli viene conferito l’incarico di Responsabile contro la corruzione (impresa ardua ovunque ma assolutamente impossibile a Marano con questa amministrazione) e di responsabile della sicurezza sui luoghi di lavoro mentre con il decreto n° 16 del 5 giugno gli viene caricato il fardello più angosciante che è quello della Dirigenza dell’Area Tecnica,  il settore più chiacchierato, più inquisito e più colluso (così almeno dicono i processi in corso) fra tutti

A partire dal 5 giugno il malcapitato Dott. Ciampi (ah! la fame che fa fare) si trova a firmare atti dei quali non conosce niente, preparati da funzionari dei quali non sa nemmeno il nome in un contesto che è peggio di un campo minato. Aver riempito la casella è l’unico risultato che è sembrato stare a cuore allo stralunato Liccardo il quale ci auguriamo abbia almeno spiegato al nuovo dirigente che in qualche maniera dovrà rimettere in moto la lottizzazione C 17 e concludere ragionevolmente l’iter di un altro bubbone purulento come quello della Masseria Galeota per non parlare ovviamente della miscela esplosiva di reati e abusi che si chiama PIP

Avrà capito in quale ginepraio è venuto a infilarsi il nuovo Segretario Generale? Avrà materializzato il fatto che l’incarico cosiddetto “ad interim” in realtà è un incarico a tempo pieno e indeterminato se viene confermata la notizia che ci anticipano fonti bene informate del Comune del fatto che l’Ing. Moccia, destinato a assumere il ruolo di Dirigente per aver vinto il concorso, ha rinunciato all’incarico?

 

E in tutto questo il Sindaco?

Nessun problema: lui galleggia

Noi invece anticipiamo che nel prossimo articolo daremo notizie più precise con l’aggiunta delle abituali valutazioni in merito al gran rifiuto dell’Ing. Moccia.