JUL 11 - STORIA DI RICATTI E DI RICOTTE - La minoranza della maggioranza fa saltare ancora una volta il Consiglio Comunale

JUL 11 -  STORIA DI RICATTI E DI RICOTTE - La minoranza della maggioranza fa saltare ancora una volta il Consiglio Comunale

 
L’ennesimo agguato
Ci eravamo preparati per raccontare ai nostri lettori la storia di un Consiglio Comunale convocato d’urgenza per decidere come ripianare il nuovo disavanzo di 22 milioni emerso con il “Riaccertamento dei Crediti” imposto dalle legge 118 del 23.06.2011 ed eravamo anche preoccupati per come avremmo dovuto fare per rendere in maniera piana e comprensibile una faccenda che, già di per sé molto complessa, era stata ingarbugliata ancora di più da quello che avevano capito e scritto i solitipseudocronisti paesani; ci troviamo invece a dare conto dell’ennesimo episodio di malapolitica locale perché il Consiglio è stato fatto saltare dai cosiddetti “dissidenti”,quelli che abbiamo presentato con il blog di martedì 7 luglio (clicca qui), i quali per convincere un recalcitrante Liccardo che quando chiedono qualcosa lo fanno sul serio, non si sono proprio presentati nell’aula consiliare facendo mancare il numero legale e alla Presidente-dissidente non è restato altro da fare che dichiarare “mestamente” deserta la seduta
 
La sceneggiata
Se la squallida sceneggiata replicata per l’ennesima volta seguirà il copione dell’infinità di altre volte nelle quali è andata in scena tutto si concluderà nella seduta di seconda convocazione prevista per il prossimo lunedì 13 alle 19 quando si ripresenteranno tutti allineati e coperti dopo aver raggiunto un’ intesa spartitoria al ribasso che secondo copione vedrà girare qualche poltrona “nell’esclusivo e sacro interesse della città” e soprattutto vedrà sanciti accordi sotto banco stabilendo che“questo viene a me… quest’altro incarico tocca a te… questo lavoro va a… questa assegnazione va alla cooperativa tal dei tali che poi riconoscerà tangibilmente la sua riconoscenza ecc.” quelle cose, insomma, che dalle nostre parti si chiamano “ricotta” e che quasi sempre sono la ragione per la quale si imbastisce il ricatto.
 
La storia infinita
E’ una miserabile storia che dura da ormai ventiquattro mesi, una storia che si ripete sempre con gli stessi riti e con gli stessi sistemi e che gira intorno ad ambizioni ed interessi che con i problemi e gli interessi della città non hanno niente a che vedere
E’ una storia che segna tutta intera l’era liccardiana e che noi, a costo di diventare prolissi e noiosi, vogliamo ripercorrere e documentare per dar modo a chi ha la tendenza a dimenticare di rivedere una dopo l’altra le scene di un pessimo film, capire qual è la statura dei protagonisti, rendersi conto che tutto nasce e si sviluppa in un contesto che non ha mai dato niente di meglio e che non potrà mai dare niente più quello della tribalità locale
 
I tanti episodi di un pessimo film
Procederemo riproponendo i titoli degli articoli apparsi sul blog volta per volta che si sono verificati casi identici a quello di venerdì sera con un accenno di sintesi
Liccardo-Di Guida: è guerra (clicca qui): è il 21 gennaio 2014. Liccardo è Sindaco da pochi mesi: “Non vorrei – confida a Teleclub Italia il Consigliere Provinciale – che il sindaco si rivelasse di essere soltanto un tappabuchi” e, per dimostrare che fa maledettamente sul serio, ordina al fido Michele Napolano di lasciare seduta stante il Comune dove da poche settimane svolgeva le funzioni di capostaff del Sindaco
Si sono rotte le giarretelle (1 febbraio 2014 - clicca qui): quattro consiglieri di maggioranza escono dalla sala consiliare per non votare a sostegno del vicesindaco messo sotto accusa da una mozione de L’Altra Marano, MarcoTagliaferri fa il primo dei cinque salti della quaglia che lo hanno caratterizzato e, con una assenza strategica, salva la Giaccio. Di Guida chiede l’azzeramento della Giunta
Liccardo mette ko Di Guida (8 marzo 2014 - clicca qui): “…Le condizioni che venivano imposte al Sindaco  per continuare a sostenerlo erano sostanzialmente due: una maggiore collegialità nelle scelte decisionali  e l’azzeramento della giunta… alla fine si è deciso che la richiesta di una maggiore collegialità non va oltre un generico impegno da parte di Liccardo, dell’azzeramento della Giunta non se ne parla nemmeno…”
La quiete prima della tempesta (20 maggio 2014 – clicca qui): “tutto lascia immaginare che, passata la calma imposta dal periodo elettorale, gli elementi sopiti si scateneranno tutti insieme e la buriana tornerà a farsi sentire forte e violenta… tutto lascia pensare che le ostilità riprenderanno con rinnovata virulenza subito dopo il 25 maggio…”
Maggioranza tira e molla (19 giugno 2014 – clicca qui): “…eravamo stati facili profeti… salta il Consiglio sul rendiconto… dei 15 consiglieri di maggioranza erano presenti solo uno spaesato Angelo Liccardo e altri quattro dei suoi…”
Duello rusticano (9 luglio 2014 – clicca qui): …”chiudevamo dicendo che le ostilità riprenderanno più violente che mai in attesa di un altro appuntamento fatidico: il bilancio previsionale del 2014.... e con la precisione di una bomba a orologeria gli scazzi sono riesplosi più violenti di prima… parole e epiteti irrepetibili… il gruppo deidiguidiani pretende le pubbliche scuse… dall’interno della maggioranza partono accuse di immobilismo… ognuno parerà le sue cartucce… ma alla fine tutti responsabilmente approveranno il bilancio ”
A tarallucci e vino (29 agosto 2014 – clicca qui ): “… Per far vedere che facevano sul serio sette consiglieri di una maggioranza che in tutto ne annovera 14 (Pellecchia, Di Stefano, Tagliaferri, Di Guida, Astarita, Granata e Alfiero) ufficializzano con una lettera firmata e protocollata il loro dissenso nei confronti di una amministrazione che accusano formalmente di “immobilismo” e fanno sapere al Sindaco che deve sedersi a trattare con loro per rivedere l’assetto della giunta…”
La sceneggiata continua (9 settembre 2014 – clicca qui): “…Il Consiglio, convocato per le 16 di lunedì 8 settembre doveva approvare i tre regolamenti…all’appello sono presenti solo 8 consiglieri di maggioranza… il Presidente dichiara deserta la seduta…” 
La sceneggiata del Game Over (21 ottobre 2014 – clicca qui):
“… per dare maggiore peso alle loro richieste tutti i consiglieri antagonisti per far capire che erano decisissimi ad andarsene e mandare tutti a casa erano arrivati a sceneggiare il festeggiamento anticipato per la cacciata del tiranno con un pantagruelico banchetto e facendosi beffardamente fotografare con i calici al cielo per mettere poi in circolazione l’effige dell’ultima cena con il significativo titolo GAME OVER: i giochi sono fatti, tutti a casa... la seduta del consiglio che avrebbe dovuto approvare il bilancio è andata miserevolmente deserta…“
C’eravamo tanto amati (24 ottobre 2014 – clicca qui”) “…La giunta comunale, alla fine si rinnova così: dei due assessori che si erano dimessi (Pennino e Orlando) ne viene sostituito soltanto uno e per l’altro il Sindaco si riserva di decidere… ottiene un assessorato Salvatore De Stefano… Belmare ha un assessorato pesante (Lavori Pubblici)…”
 
Ci fermiamo qui..
Pensiamo di aver ampiamente debordato la capacità di resistenza di tanti nostri lettori ma non si fermano purtroppo qui le schermaglie e i giochini squallidi di una politica miseranda tanto che si è arrivati alla sceneggiata di venerdì… chiediamo troppo alla sorte se ci auguriamo che abbiano un rigurgito di coscienza e ci evitino la conclusione di rito prevista per lunedì decidendo di smettere di sfottere una città che non ne può più?