Jan 7 PROFONDO ROSSO Anticipazioni di tesoreria per 8.700.000 euro

 Jan 7 PROFONDO ROSSO Anticipazioni di tesoreria per 8.700.000 euro

La cassa piange
Il fatto che la dichiarazione del dissesto per il momento sia stata evitata e che con il recupero di alcuni parametri contabili il Comune sia uscito dallo stato di strutturale deficitarietà, hanno indotto una specie di incauto ottimismo e fatto serpeggiare impropriamente l’idea che le cose siano migliorate al punto da far immaginare che si stia uscendo dal guado.
A gettare acqua sul fuoco degli ottimisti a oltranza e a richiamare a un maggior senso della realtà chi è arrivato a attribuire all’azione commissariale un potere salvifico tale da far considerare una iattura il ritorno alla gestione democratica della amministrazione, arriva la delibera commissariale n° 55 del 20 dicembre che decide due cose che la dicono lunga sullo stato di profonda prostrazione delle casse comunali e fanno più realisticamente capire che la luce in fondo al tunnel non si è ancora minimamente annunciata:
L’anticipazione di tesoreria: il Commissario autorizza gli uffici finanziari del Comune a prelevare allo scoperto presso la tesoreria importi fino a 8,7 milioni di euro a fronte di un  massimo ammissibile di 8.721.587 e li invita ad impegnare le somme che occorreranno per pagare gli interessi al tasso dell’EURIBOR con lo spread del 4,7%
L’utilizzo di fondi vincolati: per limitare l’anticipazione di tesoreria viene autorizzato ai fini di cassa l’utilizzo di fondi vincolati provenienti da trasferimenti; in pratica si autorizza, tanto per capirci, l’utilizzo per spese correnti  dei fondi che la Regione manda per il contributo fitti o per i libri scolastici con l’impegno di reintegrarli il prima possibile: ecco come si spiega il ritardo nella elargizione dei contributi alle famiglie nel 2012 e il rifiuto delle librerie a prendere i buoni libro comunali.
Si tratta di decisioni estreme che significano due cose gravi: il dissesto è ancora dietro l’angolo e le difficoltà di cassa sono appena state scalfite da tutti i sacrifici imposti alla città.
Ma c’è chi promette la funivia

E’ chiaro che la insufficienza dei risultati non è da imputare a una presunta inadeguatezza del Commissario ma alla gravità insondabile della crisi prodotta da chi ha governato negli ultimi sei anni e questo deve obbligatoriamente indurre chi fra pochi mesi dovrà scegliere la nuova amministrazione a guardarsi come dalla peste da chi ha collaborato al disastro con le giunte Perrotta-Cavallo considerando soprattutto la pochezza di contenuto di programmi che, a questi chiari di luna, mettono al centro le lottizzazioni e offrono alla città le perline colorate promettendo… la funivia, alla faccia di un orizzonte che si vuole concreto.