JAN 14 - GESTIONE DELL’ACQUA: GIRA VOCE CHE… - Potrebbero essere pettegolezzi, ma potrebbero essere anche delle verità

JAN  14   -   GESTIONE DELL’ACQUA: GIRA VOCE CHE… - Potrebbero essere pettegolezzi, ma potrebbero essere anche delle verità

Un tentativo maldestro

Nella seduta del Consiglio Comunale del 29 dicembre, quando a dominare la scena era l’approvazione in extremis del piano decennale di riequilibrio, senza nessun preavviso e senza che se ne fosse nemmeno parlato nella conferenza dei capigruppo, all’ordine del giorno compare come per incanto un argomento del tutto inatteso,  uno di quegli argomenti che il buon senso e un minimo di rispetto per il confronto democratico avrebbero voluto che, prima di approdare così brutalmente in Consiglio,  fosse stato oggetto di una discussione quanto più ampia possibile con tutte le forze politiche e con la città: la decisione di affidare in appalto la gestione amministrativa dell’acqua

L’opposizione insorge compatta contro quello che il Consigliere Bertini non esita a definire “il bidone di fine anno” e chiede il rinvio della discussione a una prossima seduta invocando almeno il tempo di un confronto con la città

Facendola pesare non poco e facendola passare come un gesto di buona volontà nei confronti della parte “moderata” dell’opposizione e certamente non come una accondiscendenza alle esternazioni di quel sovversivo di Bertini, alla fine il Sindaco ritira la delibera avvisando però che la riproporrà in tempi strettissimi perché “urge prendere questa ineluttabile decisione”

 

La strana urgenza

Il tentativo di colpo di mano non può non suscitare strani sospetti anche perché viene spontaneo collegare la straordinaria urgenza conferita all’operazione alla enorme importanza che gli viene da sempre attribuita e alla straordinaria enfasi con la quale l’Assessore Longoni l’ha presentata come panacea di tutti i mali nella relazione che accompagnava la proposta di adesione al Piano decennale di riequilibrio

Dà ancora più sostanza ai sospetti il fatto che mentre viene inferta questa straordinaria accelerazione a una decisione che a tempi lunghi si dice che risolleverà le sorti della disastrata finanza comunale non si sono ancora messi in riscossione due ruoli dell’acqua  rimandando alle calende greche un incasso di circa 8 milioni di euro, cosa che, oltre a suscitare perplessità in merito alla effettiva voglia dell’amministrazione di risollevare le sorti delle casse, sta tenendo anche con il fiato sospeso le famiglie che temono un bollettone insostenibile che riepiloghi i consumi di tre annualità

 

Gira voce che…

Alla ricerca di una spiegazione plausibile, che non siamo ancora riusciti a trovare, ci siamo invece imbattuti in strane voci che hanno cominciato a circolare con una particolare insistenza in merito a quello che potrebbe essere l’esito del bando che il Comune si appresta a emanare. Si tratta di voci ormai di pubblico dominio che noi riferiamo senza voler loro attribuire altra credibilità che non sia quella di voci raccolte in giro e che parlano in maniera sempre più marcata di una Maggioli Tributi che si dice essere un’impresa di livello nazionale e che si dà in pole position per l’assegnazione dell’appalto, probabilmente perché una fra le più qualificate…

In una città dove i pettegolezzi spesso vengono riferiti con la seriosità delle cose vere mentre magari sono invece il frutto di autentiche malignità c’è chi si spinge a parlare di un particolare interesse per questa ditta da parte di qualcuno all’interno dell’amministrazione; noi non abbiamo assolutamente riscontri di alcun tipo nel merito e non andiamo oltre il riferire quanto si sente in giro, siamo invece ampiamente convinti che uno dei motivi per i quali il Sindaco e i suoi spingono per questa soluzione è la possibilità di far assumere al futuro concessionario una certa quantità di parenti, amici e conoscenti pagando qualcuna delle tante cambiali firmate in periodo elettorale

 

Il problema dei condizionamenti

 

Noi non sappiamo quale ditta si aggiudicherà l’appalto, se appalto ci sarà, ma sappiamo per certo che il problema non  sarà tanto la qualità e l’efficienza del contraente quanto invece l’effettiva trasparenza nell’assegnazione dell’incarico (se c’è il pezzotto amministrazione e ditta si scambieranno favori) e la possibilità che il concessionario possa operare senza condizionamenti (vedi assunzioni e depennamenti clientelari) da parte dell’amministrazione e della politica locale e con un’amministrazione di bassissimo profilo e di grandissimo appetito come quella attualmente in carica parlare di trasparenza e di assenza di condizionamenti è come credere che l’asino voli.