Jan 9 PAGHIAMO A PESO D’ORO UN SERVIZIO CHE FA SCHIFO Continua a essere incasinata la storia della spazzatura
La proroga camuffata
Con la determina n° 239 del 19 dicembre il Dirigente dell’Area Ambiente indice una “procedura negoziata” (leggi: trattativa privata) per l’affidamento per quattro mesi (prorogabili per altri quattro) del Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti Solidi Urbani, invita ben 20 ditte che dovranno presentare la loro offerta entro 8 giorni, impegna la somma di € 2.412.357,76. Il 27 dicembre delle 20 ditte invitate se ne presenta solo una che, guarda caso, è l’impresa che già sta svolgendo il servizio, l’Ecologica Falzarano s.r.l. che con un ribasso a presa di giro dello 0,05% si aggiudica un appalto di 2,5 milioni di euro per continuare a fare lo schifo di servizio che di proroga in proroga sta effettuando a suon di milioni già da 24 mesi. E’ una situazione che resta nei limiti della legalità in termini meramente formali perché la cosiddetta “procedura negoziata”, condotta nelle condizioni che l’hanno caratterizzata, non è altro che quella proroga che a termini di legge non si sarebbe potuta reiterare come dimostra la prevista partecipazione della sola Falzarano (unica in grado di produrre l’offerta in 8 giorni perché già presente e organizzata sul territorio) che per colmo di supponenza offre un ribasso ridicolo ai limiti dell’offesa per la dignità del Comune. Siamo all’ultimo atto di una storia ingarbugliata che ripercorriamo insieme.
La storia di un pasticciaccio brutto

Il 3 agosto del 2009, a seguito di una gara come al solito addomesticata, l’Ing. Gagliardi assegna alla ENERAMBIENTE spa l’appalto quadriennale per il servizio di igiene urbana per un importo di circa 35 milioni di euro; sorvoliamo in questa fase sugli intrallazzi che hanno segnato il rapporto fra l’impresa, gli amministratori e i funzionari e arriviamo alla rescissione contrattuale per conclamata mafiosità dell’azienda che avviene il 25 ottobre 2010 anche se le attività proseguono fino al 28.1.2011 quando il solito Gagliardi tira fuori dal cilindro una sconosciutissima Ecologica Falzarano s.r.l. alla quale affida il servizio per quattro mesi senza nessuna procedura di evidenza pubblica alle stesse condizioni del contratto ENERAMBIENTE.
Il 3 maggio 2011 ( il 15 maggio si andava alle elezioni) viene indetta una gara quadriennale che Gagliardi viene a firmare quando non è più dipendente del Comune
Il 23 giugno 2011 la Giunta Cavallo dispone la revoca del bando.
Il 31 gennaio 2012, si proroga l’incarico alla Falzarano fino al 30 giugno 2012.
Il 22 giugno 2012 il Commissario indice una “procedura negoziata” per l’affidamento del servizio per sei mesi e se la aggiudica la Falzarano. Viene infine indetta la gara di cui si parla in questi articolo e l’impresa Falzarano, senza aver mai partecipato a una gara effettiva, di quelle cioè dove ci si confronta ad armi pari con la concorrenza, piazza l’ultimo colpo portando alla significativa somma di 4.372.000 euro il suo complessivo cachet e siamo convinti che gongola anche l’Ing. Gagliardi.
Lo scivolone del Commissario
Dopo aver doverosamente riconosciuto al Commissario quanto di buono ha fatto fino a oggi, non senza aver rimarcato il nostro dissenso nei confronti di molte iniziative che non abbiamo condiviso, confessiamo che ci saremmo aspettati su questo problema un approccio ben più radicale visto che il tempo per lanciare una gara pluriennale c’è stato tutto e che sarebbe stato facile superare l’impasse del previsto passaggio della gestione alla Provincia inserendone il riferimento nel bando. In questo periodo Marano è diventata una delle città più sporche della Regione e i cittadini hanno continuato a pagare più del lecito.
Un servizio scadente. Il clima di eterna provvisorietà ha fatto scadere la qualità del servizio, che non è mai stato eccellente, a livelli di assoluta indecenza portando la raccolta differenziata (i dati sono di fonte giornalistica) da un osannato 65% a un modesto 30%, rendendo saltuaria la rimozione dei rifiuti e riducendo lo spazzamento solo al salotto buono della città.
I costi eccessivi. Le varie proroghe reiterano le condizioni economiche del contratto principale ma quelli che hanno memoria dei fatti sanno che in Consiglio Comunale è stato dimostrato dall’ex sindaco Bertini che l’importo annuale messo a base d’asta da Gagliardi era di 1.633.000 euro superiore ai valori abituali di mercato, questa somma girata pari pari alla Falzarano va a finire immancabilmente sulle bollette che, con l’attivazione della TARES. diventeranno insostenibili: mettere in campo una nuova gara, considerato il fatto che non ci sarebbero stati intrallazzi da compensare, avrebbe riportato i costi a valori più corrispondenti a quelli di mercato e questo sarebbe stato un atto di giustizia sociale oltre che un opportuno recupero di legalità.
La palla a questo punto passerà alla nuova amministrazione e c’è da sperare che nella compagine che si andrà a formare non ci sia nessuno di quelli che hanno fatto quattro uova in un piatto con ENERAMBIENTE.