Che non tutte le ciambelle vengano con il buco è cosa risaputa da tempo e nessuno se la sentirebbe di recriminare troppo se qualcosa fra le non molte tentate dall’ amministrazione Liccardo fosse andata storta; se invece da un primo sommario bilancio del biennio Liccardo risultasse, come nei fatti è, che i buchi sono più delle ciambelle allora ci sarebbe da pensare che ci sia un problema di fondo, una specie di incapacità strutturale a fare le cose o che quella naturale tendenza che hanno Liccardo e soci a contaminare tutto con l’ insana voglia di trarre profitto da ogni cosa che si trovano a fare ha prevalso sulle necessità della città
Come sempre la lunga premessa trova esemplificazione pratica nelle cose che ci accingiamo a raccontare
I tirocini formativi
Era stata un’idea niente male scaturita dall’esperienza e dalla sensibilità dell’ufficio per i servizi sociali che aveva previsto nel Piano Sociale di Zona la possibilità di inserire in alcune fra le attività produttive presenti sul territorio soggetti svantaggiati o in seria difficoltà economica che, con costi a carico degli enti, avrebbero potuto svolgere un tirocinio lavorativo percependo 400 euro al mese per 5 mesi: una goccia d’acqua in un oceano di bisogni ma pur sempre un contributo alle difficoltà con l’ipotesi di una eventuale continuità
Ovviamente prima di lanciare l’iniziativa fu interrogato il territorio e solo dopo aver raccolto la disponibilità di alcune ditte, formalizzata con una richiesta scritta e sottoscritta, furono emanati i bandi per la selezione. Raccolte le domande e formata la graduatoria dovevano iniziare praticamente le attività di tirocinio ma è a questo punto che il meccanismo si è inceppato e sembra che sia molto difficile rimetterlo in condizioni di funzionare.
L’inghippo
Mentre da parte delle cooperative sociali è stata confermata la disponibilità che avevano offerto, è venuta invece a mancare totalmente la disponibilità delle ditte “private” che si sono rifiutate di dare seguito all’impegno che avevano formalmente assunto o, tuttalpiù, hanno manifestato l’intenzione magari anche di tenervi fede ma a condizione di poter essere loro a indicare chi dovessero essere i soggetti da inserire al posto di quelli risultati ai primi posti delle graduatorie.
Una situazione inquietante
Mentre rimane facile capire il comportamento coerente delle cooperative (ognuna delle quali comunque è legata a qualche carrozzone politico) sia perché per svariati motivi le loro carte devono risultare a posto sia perché lavorando su progetti del Comune avevano e hanno tutto l’interesse a non mettersi di traverso, resta invece di difficile comprensione l’atteggiamento delle cosiddette ditte private e, per quanto ci lambicchiamo il cervello, fra le possibili motivazioni che abbiamo cercato ne risultano credibili solo due e tutte e due decisamente inquietanti:
- L’inserimento di soggetti che poi saranno compensati dopo le necessarie verifiche da parte degli organismi comunali e regionali espone oltre la norma le aziende a controlli che hanno tutto l’interesse ad evitare per quelle piccole o grandi magagne che in diversa misura sono un po’ l’ordinaria amministrazione dalle nostre parti
- Il fatto, però, che le ditte abbiano posto come condizione la possibilità di essere loro a indicare i soggetti da inserire fa pensare a una ben più micidiale e criminale ipotesi: vuoi vedere che c’è lo zampino dellapolitichetta clientelare che è praticata a 360 gradi da amministratori e politici nostrani per cui ognuno di loro ha pensato di piazzare amici, parenti e conoscenti convincendo qualche ditta “amica” a accettare di partecipare al progetto per potervi poi inserire il cliente di turno? Il fatto che il bando non abbia consentito le abituali (per Liccardo & C.) manipolazioni ha prodotto graduatorie diverse da quelle che avevano preconizzato per cui alla fine “se non posso fare il favore all’amico al quale l’ho promesso, a me quanto può interessare che i tirocini si facciano o no”?
A noi un’ipotesi del genere, nel quadro di una miseria che sta dilagando a vista d’occhio, fa un po’ girare lo stomaco ma non ci pare che i vari Liccardo, Giaccio e compagnia cantante abbiano dimostrato fino a oggi di essere tanto deboli di stomaco.