Settembre - CONTINUA LA SAGA DELL’ORLANDO FUMOSO Patetico attaccamento alla poltrona di un assessore abusivo
Videomessaggio in arrivo
Mentre tutta l’Italia segue con ansia e trepidazione le vicende di un Berlusconi ormai alle corde e si domanda tremebonda se decadrà o non decadrà pensando con terrore che dopo di lui sarà il diluvio, l’italietta formato paesano che bazzica dalle nostre parti si interroga su quella che potrà essere la sorte dell’Assessore Orlando sulla cui testa pende come una funesta spada di Damocle l’ipotesi di una incompatibilità che una volta conclamata potrebbe gettare la città nello scompiglio e nella disperazione facendo presagire un futuro di grandi ambasce. Notizie dell’ultima ora dànno per imminente la trasmissione di un video messaggio forte che l’assessore avrebbe preparato e che, rimaneggiato una decina di volte, sarebbe quasi pronto per andare in onda sulla emittente locale “’Telebuzur”; nelle more che il video messaggio venga ulteriormente rivisitato e venga trasmesso noi cerchiamo di capire come stanno i fatti e quali sono le cose che tengono un’intera cittadinanza con il fiato sospeso
L’incompatibilità
Tutti sanno che il Dott. Gaetano Orlando è da tempi immemorabili Direttore del Distretto Sanitario n° 38 e quelli che seguono anche solo di striscio la vita politica locale sanno che dal giorno 8 luglio 2013 è diventato anche Assessore del Comune di Marano con delega alla Polizia Municipale, alla Viabilità, alla Protezione Civile, all’Ambiente e alla Ecologia. In molti si chiederanno come sia possibile tenere insieme due incarichi così impegnativi quando anche per uno solo dei due ci vorrebbero attributi extra large, ma il problema non è quello che pensiamo noi o quello che viene suggerito dal comune buon senso ma che cosa dicano le leggi al riguardo e, per consentire a chi ci legge di saperne di più, proviamo a entrare nel merito
Quello che dice la Legge
Il Decreto Legislativo n° 39 del 8.4.2013 dice che nelle città di popolazione superiore ai 15.000 abitanti non può ricoprire incarichi nella Amministrazione locale (è incompatibile) chi abbia incarichi di Direttore Generale, direttore sanitario e direttore amministrativo delle ASL. Per chiarire meglio la cosa interviene la delibera n° 58 della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) che fra gli incompatibili annovera anche “i dirigenti di distretto sanitario”; il successivo Decreto 69/2013 (convertito poi il 9.8.2013 nella legge 98/2013) all’art. 29 ter intervenendo a chiarimento dice “in sede di prima applicazione, con riguardo ai casi previsti dalle disposizioni di cui ai capi V e VI del decreto legislativo 8 aprile 2013 n° 39 gli incarichi conferiti e i contratti stipulati prima della data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo in conformità alla normativa vigente prima della stessa data, non hanno effetto come causa di incompatibilità fino alla scadenza già stabilita per i medesimi incarichi e contratti”
Dato che l’incarico conferito dal Sindaco al Dott. Orlando è del 8 luglio 2013 mentre il decreto legislativo cui si riferisce la legge 98/2013 entra in vigore l’8 aprile 2013 ne consegue che il caso del nostro assessore, in quanto successivo alla entrata in vigore del decreto, entra pari pari nel numero di quelli irrimediabilmente incompatibili
Ci si arrampica sugli specchi
Deciso a non mollare la presa, sostenuto da esperti disposti a tutto pur di farlo contento, il nostro assessore comincia a arrampicarsi sugli specchi rimediando una serie di figure barbine
Con un primo lampo di genio ha provato a far credere che l’incarico di cui si discute in merito alla incompatibilità è quello di direttore del distretto che a lui è stato conferito molti anni prima che uscisse il decreto 39/2013 e che pertanto le due cariche possono convivere. Banale quanto patetica la trovata: è l’incarico che sopravviene che può essere incompatibile con quello già esistente, il contrario non è mai stato considerato logico e non sarà Orlando a dare vita a una nuova dottrina giuridica
Segretario contro segretario: per dirimere la questione il Sindaco chiede un parere al segretario Aldo Ferrara il quale, mentre mette negli scatoloni le cose che deve portare via, non solo trova il tempo per imbastire una risposta che non lascia spazio a dubbi e dichiara senza mezzi termini che l’assessore Orlando è incompatibile ma attiva le procedure per eliminare l’anomalia. Non è la risposta che ci si aspettava e allora non si trova di meglio che chiedere cosa ne pensa il nuovo segretario e la Dott.ssa Asfaldo, mentre tira fuori dagli scatoloni la roba che si è portata da Montesarchio, stila un parere pro veritate che risponde perfettamente ai desiderata della Amministrazione: l’incarico di assessore a Orlando è perfettamente compatibile: punto e basta
Chi potrebbe decidere se ha ragione il segretario Ferrara o il segretario Asfaldo? Nelle more si opta per la risposta che fa più comodo e Orlando resta abbarbicato alla poltrona con la tenacia di una patella allo scoglio
Intervenga il Prefetto: non meno ostinato il Consigliere Bertini il quale, considerando quanto meno inquietante e un tantinello squallido il fatto che un segretario sconfessi un altro segretario, ha deciso di andare a sentire cosa ne pensa un organo terzo e ha scritto al Prefetto di Napoli chiedendogli di intervenire sulla vicenda che, fra l’altro, è stata anche oggetto di una interrogazione parlamentare
Perché tanta ostinazione?
Siamo convinti che la spiegazione vada trovata in una logica di marca prettamente locale, in una sorta di orgoglio “paesano” che nella scala di valori di quella sottocultura che è l’humus nel quale si radica l’attuale esperienza amministrativa si colloca su gradini abbastanza alti. Non ci convincono e certamente non convincono chi ci legge le motivazioni indicate dallo stesso Orlando ad alcuni organi di stampa e che vorrebbero far risalire tutto questo attaccamento al ruolo solo a un desiderio insopprimibile di mettere a disposizione della città le sue abilità e le sue capacità perché, a giudicare da quello che in questi tre mesi la città ha derivato in termini di servizio di igiene urbana (non eravamo sporchi così da secoli) e in termini di viabilità i maranesi non si dispereranno più di tanto se dovesse rassegnarsi a togliere le tende.
La giunta aleatoria

Va da sé che una situazione di questo tipo rende praticamente fatua e inconsistente l’azione dell’assessorato e trascina nel provvisorio l’intera compagine amministrativa anche perché, in termini pratici, a parte le indennità che vengono percepite in maniera impropria e che dovranno essere restituite, c’è anche il fatto che le decisioni assunte dalla giunta con la partecipazione essenziale dell’assessore abusivo sono tutte annullabili con possibili ripercussioni anche in termini di danni per l’Ente
Una mozione
Il soggetto titolato e legittimato a eccepire l’incompatibilità è il datore di lavoro dell’interessato e nel caso specifico è il Direttore Generale della ASL Napoli Due il quale però è stato messo lì dalla politica e, più propriamente, dal PDL, figuriamoci se potrà mai essere lui quello che crea problemi a una delle poche giunte in mano al PDL; la situazione però è talmente paradossale che non può durare ulteriormente e, in attesa che arrivi la risposta del Prefetto, il gruppo consiliare de L’Altra Marano ha presentato una mozione da discutere in un prossimo Consiglio Comunale non tanto e non solo per mettere la parola “fine” a questa ignobile tarantella ma anche per cogliere il risvolto politico di una faccenda decisamente kafkiana
E il Sindaco?
Da come si sono messe le cose è decisamente impensabile immaginare uno scatto di dignità che convinca l’assessore a autosospendersi in via provvisoria per attendere chiarimenti definitivi e inoppugnabili; quello che preoccupa molto è invece l’apatia atarassica del Sindaco il quale continua a canticchiare con Orietta Berti “finchè la barca va…lasciala andare” senza considerare che la barca si chiama Comune di Marano e che avrebbe un gran bisogno di essere governata invece di essere lasciata in balia della corrente