Settembre 9 - SINDACO PIAZZISTA O SINDACO PALLISTA? “I miei primi 100 giorni”: un altro flop

Settembre 9 - SINDACO PIAZZISTA O SINDACO PALLISTA? “I miei primi 100 giorni”: un altro flop

Liccardo fa concorrenza a Pinocchio 
Il bugiardo per antonomasia nell’immaginario collettivo è sempre stato, e per il momento continua a esserlo, Pinocchio ma si sta profilando all’orizzonte un temibile concorrente che, se avrà la sorte di restare ancora a lungo al governo di Marano, potrebbe scalzare il simpatico burattino dalla leadership della bugia; procede infatti a grandi passi verso questo non proprio nobilissimo  primato quell’Angelo Liccardo che via via che vengono a scadenza le mille promesse sparpagliate in quantità industriale nel periodo elettorale si vede allungare a vista d’occhio il naso che prima o poi creerà seri problemi di ingorgo al traffico cittadino quando si troverà in prossimità di qualche incrocio
All’anema ‘ra palla 
Aveva giurato che la sua giunta avrebbe deliberato la riduzione dell’IMU e dell’IRPEF alla prima riunione; in realtà quando il 22 luglio scorso la Giunta si è riunita per la prima volta ha pensato subito a quell’importante e urgentissimo fattore di sviluppo del territorio maranese che è la promozione della musica napoletana per passare poi a bandire il vitale concorso per l’adozione delle aiuole comunali svicolando elegantemente su problemi molto meno impellenti come l’IMU o l’IRPEF. Quando glielo abbiamo fatto notare facendo affiggere in città un manifesto intitolato All’anema ‘ra palla affidò a un comunicato ufficiale apparso sul sito del Comune la spiegazione più infantile che la storia di Marano ricordi “sarebbe ridicolo -scrisse - pensare di ridurre l’IMU mentre il governo sta pensando di abolirla”. Aveva dimenticato, l’angelico sornione, che l’inghippo non stava in quello che il governo pensava di fare e di cui i giornali parlavano già molto prima delle elezioni, ma nel fatto che lui avesse  fatto una promessa che proprio per questo sapeva di non poter mantenere.
Rimaneva poi scoperto l’altro corno del problema: sull’IRPEF il governo non ha ancora deciso novità: perché la giunta Liccardo non ne ha ancora deliberata la riduzione? Nell’anticipare ai nostri lettori la risposta del Sindaco “L’Assessore Longoni non è d’accordo perché la situazione delle finanze comunali è al collasso” anticipiamo anche la nostra successiva domanda: “Sig. Sindaco, quando lei ha promesso di intervenire sull’IRPF sapeva come stavano le casse del Comune? Quanto poi all’assessore alle finanze, aveva già in mente di scegliere un professionista serio o all’epoca aveva pensato a un’altra mezza figura uscita dalla tombola delle spartizioni dei partiti che la sostengono? Nel primo caso ha sbagliato a promettere, nel secondo ha sbagliato nello scegliere Longoni almeno che non lo abbia pensato in funzione di parafulmine”
“I miei primi 100 giorni”
L’altra solenne promessa che campeggiava in bell’evidenza nell’elegante libriccino delle cose futili che con una eccessiva iperbole veniva presentato come programma elettorale era che nei suoi primi 100 giorni di governo l’amministrazione Liccardo avrebbe fatto due cose che riteneva di primaria urgenza per il colpo di reni che avrebbe impresso alla città per un riscatto  che non poteva attendere: in tutte le strade e le piazze di Marano sarebbero fiorite d’incanto postazioni di Wi-Fi (e tutti sanno che è l’unica cosa che manca in una città ormai al top della vita sociale come Marano) e che sarebbe stata portata a regime la raccolta differenziata. Per le informazioni che i nostri agenti segreti ci hanno trasmesso sembra che dello Wi-Fi allo scadere dei fatidici 100 giorni (9 settembre 2013) pare non si sia ancora vista traccia mentre per quello che riguarda la raccolta differenziata, nonostante l’agitarsi dell’Orlando dubbioso (e anche un po’ furioso), sembra che i risultati vengano accuratamente tenuti nascosti sotto nauseabondi cumuli di rifiuti come da anni non si vedevano nelle strade di Marano
Le parole e i fatti
Non ci sono dubbi che anche per questo ennesimo e umiliante flop non  mancheranno le parole per spiegare che nelle condizioni in cui è stato trovato il Comune, ridotto allo stato precomotaso dalle amministrazioni precedenti, è anche troppo quello che stanno facendo i quattro parvenus che si sono improvvisati giunta comunale ma non ci sono dubbi nemmeno che sarà tanto facile da sembrare banale domandare a Liccardo & C. se prima di misurarsi con l’impegno grave che si assumevano nel proporsi per amministrare una città non abbiano preso visione di come stavano i fatti per capire se la cosa era alla loro portata oppure no.
Anche noi siamo convinti che, un po’  per la complessità della faccenda, un pò per il livello formato sogliola che esprime la giunta, quello che sta facendo l’armata Brancaleone è anche troppo, ma è troppo poco per una città che aveva bisogno di risollevarsi di scatto per riprendere a vivere.
Nasce spontanea a questo punto la domanda finale che inquieta più delle precedenti: il sindaco Liccardo è un bugiardo che promette cose che sa di non mantenere o è semplicemente  un incapace che non riesce a mantenere quello che promette?
 

A noi sembra che il dubbio trovi una sua salomonica risposta nella sintesi spontanea alla quale siamo sicuri che insieme a noi stanno pensando anche i nostri affezionati lettori: è semplicemente un bugiardo incapace.