«Apprendo da alcuni siti internet di informazione e/o di attivismo politico che sono state sollevate polemiche verso la ditta Falzarano per presunte assunzioni non del tutto chiare. Ho immediatamente dato mandato alla dirigenza comunale di verificare innanzitutto la veridicità delle notizie di stampa e, soprattutto, di approfondire dettagliatamente le procedure adottate al fine di assicurarci del rispetto delle normative e delle previsioni contrattuali con l'Ente. Ritengo fondamentale la massima trasparenza in ogni atto amministrativo, ne ho fatto un punto cardine della campagna elettorale ed intendo sin da subito garantirla nell'interesse della collettività che sono chiamato a governare».
Questi i buoni propositi di un sindaco tutto chiacchiere e fascia tricolore affidati a un comunicato apparso sul sito del Comune di Marano subito dopo che sul blog de L’Altra Marano intitolando “Cambiano i musicanti ma la musica è sempre la stessa” avevamo parlato delle prime assunzioni clientelari dell’era Liccardo riferendo nomi e cognomi delle dieci persone assunte dalla Falzarano per un impegno stagionale nel periodo estivo
Gli annunci subito e i fatti mai
Come ci siamo abituati a vedere la reazione in termini di annuncio è stata immediata e a prima vista c’è stato anche chi ci ha creduto non sapendo che almeno due dei chiamati erano stati indicati proprio dal neo sindaco; i fatti ancora una volta hanno però smentito clamorosamente le parole e a tre mesi di distanza non si conoscono ancora i risultati dell’indagine disposta da chi affermava di aver fatto della trasparenza amministrativa un punto cardine della campagna elettorale
Dopo la “prima Giunta e “i miei primi 100 giorni”
Anche questa promessa va miseramente a finire nel sacco senza fondo dove sono precipitati gli impegni a ridurre l’IMU e l’IRPEF alla prima giunta che si fosse riunita dopo le elezioni e dove sono sprofondati gli impegni dei primi 100 giorni che avrebbero dovuto vedere Marano costellata di impianti Wi-Fi, dei famosi parcheggi con “le strisce rosa” e la raccolta differenziata andata a regime
Tre mesi pieni di niente
Ritorneremo con maggiore spazio a disposizione sull’argomento ma un primo sommario bilancio dei primi tre mesi di questa amministrazione che si proponeva foriera di grandi cambiamenti ci consegna purtroppo un assoluto nulla di fatto e sembra proprio che questo risultato debba essere anche quello che dovremo registrare a sei mesi e a un anno perché la ragione dei mancati risultati è una ragione strutturale e non occasionale e sta tutta nella totale mancanza di idee e soprattutto nella più assoluta incapacità a operare e le chiacchiere, si sa, non fanno farina