Sep 3 - RITARDATARI O RITARDATI? - Una Amministrazione last minute

Sep 3  - RITARDATARI O RITARDATI? - Una Amministrazione last minute

 
Arrivare qualche volta in ritardo può essere una coincidenza fortuita, arrivare in ritardo più di una volta potrebbe significare una scarsa capacità organizzativa, arrivare abitualmente e sistematicamente in ritardo a ogni tipo di appuntamento significa che ci metti tanto di quel tempo a capire le cose che sei già in ritardo quando parti e se il difetto non si attenua con il tempo ma tende a peggiorare allora può voler dire che il tuo problema non è di carattere meramente organizzativo ma è una vera e propria sindrome e da ritardatario a ritardato il passo è breve
Naturalmente quello che nella vita privata e individuale di una persona può essere un problema serio ma che in fin dei conti riguarda solo lui e non produce danni a terzi diventa un gravissimo fenomeno di degenerazione sociale se si manifesta in chi ha compiti di responsabilità nella amministrazione della città perché trascina nelle sue defaillances una intera comunità che rischia di perdere importanti appuntamenti e di arrivare in ritardo addirittura all’appuntamento con la storia
Da come si sono snodati questi primi 15 mesi di amministrazione Liccardiana di Marano il sospetto che l’esile margine fra l’essere ritardatario e l’essere ritardato sia stato ampiamente superato ha tutte le ragioni di esistere perché non sono ormai nemmeno più catalogabili le volte in cui scelte inderogabili, decisioni di grandissima e sostanziale importanza per la vita della città vengono prese all’ultimo minuto e spesso fuori tempo massimo e, tanto per confermare la tendenza, arrivano con le mutande in mano proprio in questi giorni un’altra quantità di determinazioni che coinvolgono e impattano la città in maniera che potrebbe essere drammatica
Vengono sottoposte alla approvazione del Consiglio Comunale determinazioni in condizione di assoluta emergenza per cui ancora una volta la pletora beghina dei consiglieri di maggioranza si troverà a votare senza nemmeno aver avuto il tempo di leggere atti pesantissimi che avrebbero avuto bisogno di uno studio approfondito e di un confronto molto ponderato mentre pare che per quello più importante si sia addirittura già perso il treno
 

Il piano di risanamento è già out?

          Con una decisione pazzoide e sconsiderata il Consiglio Comunale il 20 giugno, contro ogni logica e contro i più banali suggerimenti del buon senso, ha approvato il rendiconto di gestione evidenziando un disavanzo di oltre 16 milioni di euro (vedi il blog “la frittata è fatta” cliccando qui) e dichiarata immediatamente esecutiva la delibera. Il decreto legislativo 267/2000 al riguardo recita “Il consiglio dell'ente locale, entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di esecutività della delibera di cui al  comma  1, delibera un  piano  di  riequilibrio  finanziario  pluriennale  della durata massima di dieci anni, compreso quello in corso, corredato del parere dell'organo di revisione economico-finanziario”.

               La logica vorrebbe che al momento in cui si porta in Consiglio una delibera come questa che cambia radicalmente, in negativo, la storia di Marano i responsabili della amministrazione avessero almeno una bozza di piano di risanamento pronta nel cassetto ma da noi pare che la cosa non sia andata proprio così. I 60 giorni perentori scadevano il 20 agosto, siamo al 3 settembre e non è ancora stata consegnato ai consiglieri comunali, che dovrebbero approvarlo, lo schema di uno straccio di piano di riequilibrio per cui è ipotizzabile che prima del 30 settembre non succeda proprio niente.

               La domanda  sorge spontanea: siamo ancora in tempo? Se scaduti i tempi (il margine perentorio lo farebbe pensare) il piano di riequilibrio non può più essere presentato, dopo aver conclamato lo stato di deficitarietà dell’ente, non è che si va diritti diritti alla dichiarazione del dissesto? Non sappiamo se questo sarà l’esito della dabbenaggine di Liccardo e dei suoi avventurosi lacché, ma certamente è ancora vigente la disposizione di legge che prevede che, fino alla approvazione del piano, il Comune non può effettuare spese se non quelle strettamente previste per legge.

 

I regolamenti IUC

          Pur non essendo degli esperti abbiamo pubblicato sul blog il 20 luglio lo schema di regolamento IUC (clicca qui), il Comune invece ha avuto bisogno di tempi maggiori e la proposta di regolamento arriva in Consiglio Comunale lunedì 8 settembre ed è tassativo approvarlo in tempo utile per trasmetterlo al Ministero il giorno 10. Ancora una atto essenziale last minute: si tratta di un regolamento che contiene al suo interno altri tre regolamenti fra i quali quello complicatissimo della TARI; sono complessivamente 69 articoli più vari allegati, ci sono dentro errori e imbrogli che richiederebbero una discussione molto ampia e approfondita anche perché scaricano sui cittadini una quantità iniqua di balzelli eppure ogni gruppo consiliare ha a disposizione 5 giorni per studiarlo, discutere, confrontarsi e tutto dovrà essere deciso nella serata di lunedì. Se non siamo alla paranoia ditecelo voi.

 

Le aliquote

          Una volta approvato il regolamento il Consiglio Comunale dovrà approvare le aliquote IMU e TASI, obbligatoriamente da trasmettere al Ministero entro il 10, e anche questa decisione, che sancirà definitivamente il ruolo di gabelliere spietato a un Sindaco che aveva fatto tutta la campagna elettorale sulla promessa fasulla di abbassare le tasse e che scaricherà sui cittadini le aliquote più alte d’Italia, dovrà essere liquidata nella serata di lunedì 8 settembre.

               Ritardati o cazzimmosi? Nei prossimi giorni entreremo nei dettagli del regolamento (intanto andatevi a rivedere il blog del 27 agosto cliccando qui) e delle aliquote ma intanto ci sorge tremendo un dubbio: arrivano tardi perché sono ritardati o perché invece sono troppo cazzimmosi?

 
Meditate gente, meditate…..