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SEP 27 - UN GESTO IGNOBILE - Liccardo sfratta gli orti sociali per fare un favore allo zio prete
Ci sono atti e gesti per i quali non è agevole trovare la definizione che li qualifichi in maniera compiuta e definire “ignobile” quello che Liccardo e la sua squallida giunta hanno deciso con la delibera 104 del 18 settembre 2014, per quanto possa sembrare forte, non esprime se non in minima parte il senso di ribrezzo e di autentico schifo che ha provocato in noi quando l’abbiamo letta e che crediamo non manchi di provocare in chi attraverso questo articolo ne apprende la notizia
Sfrattati gli anziani dagli orti sociali
Con l’apporto dell’assessore alle politiche sociali, quella Teresa Giaccio che è mentalmente e moralmente incompatibile con il ruolo per il cinismo che la caratterizza in tutti i suoi atti e con l‘esplicita complicità di Eliodoro Belmare, D’Ambra Domenico, Orlando Gaetano (ormai ex assessore), Pennino Giuseppina chiamata in causa a sua insaputa a giustificare la scelta scellerata e Ruggiero Gennaro, l’ingenuo, il bravo, il buon Angelo Liccardo si arma di autorità e con la forza che non riesce a trovare in altre circostanze e con la furia del giustiziere senza macchia e senza paura va a sfrattare una ventina di anziani, gente da sempre vissuta nella nostra cultura contadina, che avevano trovato un impegno gradevole e, forse, una ragione di vita nel coltivare i piccoli appezzamenti messi a loro disposizione dal Comune (con un altro tipo di Sindaco in verità) Li caccia a pedate nel culo senza alcun ritegno e senza il minimo scrupolo, costringendoli ad una vita deprivata di quegli impegni che riempivano la loro quotidianità
La ragione e le fesserie
La ragione vera di questo raptus sta nel fatto che allo zio prete, che per quanto repentinamente allontanato continua a essere il dominus della parrocchia di San Castrese, serve quel pezzo di terra per “sistemarlo a parcheggio” e per far contento chi gli ha procurato una valanga di voti, il sindaco “travicello” non esita a sbattere fuori gli anziani che avevano ormai un legame esistenziale con quel piccolo appezzamento né può soffermarsi a pensare quale dramma per molti di loro può rappresentare questa inaspettata e impensabile violenza operata nei loro confronti
Ovviamente, nell’ipocrisia che è il terreno di coltura di questa parvenza di amministrazione, si accampano motivazioni assolutamente futili come il fatto che “andava ripristinata la legalità” perché l’area era destinata “a verde” e non a orti (da notare il sottile distinguo), per il fatto che non sono stati pagati i 100 euro previsti nel regolamento degli orti sociali (bastava chiederne il pagamento), perché è scaduto il contratto… tutte banalità che danno il segno della bassezza umana e morale di chi ha preso la decisione e di chi l’ha sostenuta con il proprio voto
Forte con i deboli e debole (e colluso) con i forti
Non ci vuole un grande coraggio a sfrattare delle persone anziane e buttarle nell’angoscia; un po’ di più ce ne vorrebbe per “ripristinare la legalità” dove l’hanno vilipesa persone più importanti: c’è un altro appezzamento destinato ugualmente a orti sociali dove però gli orti sociali non si sono mai potuti realizzare perché qualcuno aveva pensato bene di appropriarsene e realizzarci un ampio parcheggio privato; è a pochi passi dall’area che il Sindaco ha deciso di sgombrare, perché non prova a fare lo sceriffo anche lì?