Gira sui social una lettera dei Comitati contro la proliferazione delle antenne della quale condividiamo in pieno spirito e contenuto, sono i cittadini che hanno manifestato lunedì scorso per le strade di Marano costringendo il Sindaco a uscire dalla tana e scendere al confronto e che ora gli fanno capire chiaro e tondo che le chiacchiere con le quali pensava di averli imboniti non hanno fatto effetto. Ci piace cogliere questo ulteriore segnale di una rivoluzione civile sta progressivamente prendendo piede e che vede i cittadini riappropriarsi dei diritti che l’Amministrazione non difende.
CARO SINDACO NOI NON VOGLIAMO LE ANTENNE A SAN ROCCO
E Lei, Sindaco, a questa richiesta, continua a non rispondere, nonostante la manifestazione di lunedì 22 settembre in cui abbiamo occupato le strade di Marano e in cui lei è stato costretto a scendere giù in strada per incontrare tutti noi:
Caro Sindaco, impedirà le installazioni previste sul territorio di San Rocco?
Caro Sindaco queste antenne, regolamento o non regolamento, le farà realizzare, si o no?
In sostanza, Le chiediamo di prendere una posizione “vera” e dare una risposta netta e incontrovertibile alla nostra richiesta. Le chiediamo di schierarsi apertamente con la comunità di San Rocco ed elaborare soluzioni alternative agli errori commessi fino ad oggi dalla sua amministrazione e che impediscano tassativamente l’installazione delle antenne la dove sono state autorizzate.
Ci sembra a dir poco scandaloso che lei chieda a noi, comunissimi cittadini, di trovare qualunque “cavillo tecnico-amministrativo” per annullare i procedimenti di autorizzazione in atto. Se la sua reale intenzione è procedere all’annullamento, caro sindaco, lei ha tutte le carte e tutte le competenze necessarie per far questo: ha un’intera amministrazione a disposizione! oltre al dovere morale nei confronti di quei tanti cittadini di San Rocco che l’hanno anche sostenuta.
Così come non accettiamo che lei, pur di non prendere una posizione netta si nasconda dietro il comodo paravento di ciò che le leggi prescrivono. Lei si pone tanti problemi “adesso”, fa attenzione a non violare le leggi che disciplinano il rapporto con le società
di telecomunicazioni e con i privati, quando, “prima” le facciamo notare, lei, le leggi le ha già violate, e proprio quelle leggi che invece servono a tutelare la collettività e precisamente la legge n. 36 del 22 febbraio 2001 che la obbliga ad informare con tutti i mezzi possibili la cittadinanza per l’installazione sul territorio di strutture potenzialmente dannose per la salute. In sostanza non capiamo se lei è il sindaco delle società di telecomunicazioni o è il sindaco che difende la salute dei propri cittadini.
Caro sindaco, pretendiamo da lei una risposta da amministratore politico e non da amministratore tecnico, nel qual caso potevamo tenerci il commissario prefettizio, ricordandole che la sospensione, da noi richiesta e avallata da lei, scadrà tra pochi giorni e la protesta sicuramente continuerà con un livello di coinvolgimento sociale sempre più ampio.
Marano, 24.9.2014