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SEP 20 - SOCCORSO ROSSO - Completamente allo sbando Liccardo si affida alle idee de L’Altra Marano
Liccardo sorpreso a rovistare in casa d’altri
C’è chi giura che la prima cosa che fa il Sindaco Liccardo, subito dopo essersi fatta la croce al risveglio, è prendersi una doppia camomilla per ridurre gli spasmi che la cosa gli procura e tuffarsi a capofitto a leggere quello che scrive “L’Altra Marano” sul proprio Blog nella speranza che, rovistando fra un’accusa di inefficienza, qualche irritante presa di giro e non poche contumelie, riesca a racimolare qualche idea, qualche suggerimento più o meno involontario o qualche intuizione che provochi un sussulto anche minimo all’encefalogramma piatto della sua disastrata amministrazione
Ovviamente ci sarà fra chi ci legge chi penserà all’ennesimo sfottò e chi invece ci accuserà di presunzione, la realtà però sta nei fatti e i fatti dicono chiaramente che, completamente a corto di idee, allo stralunato Sindaco di Marano non resta che andare a rovistare in casa d’altri per trovare lì quello che non alberga nella propria, riciclarlo, farlo imbellettare dal “portavoce” pagato per dare sostanza al nulla e rivenderlo come produzione del proprio asfittico ingegno nella speranza di non fare la fine del gallinaccio che si era piazzato sul culo le penne del pavone
Ripresi per i capelli
Soltanto l’altro ieri, con l’articolo intitolato “seduti su una bomba” (per rileggerlo clicca QUI), raccontavamo come i nostri eroi, Sindaco e il mitico Longoni in testa, finiti completamente in bambola, si fossero dimenticati di produrre gli atti consequenziali alla dichiarazione del disavanzo e come questo costituisse un viatico garantito verso lo scioglimento per quello che in maniera un po’ grossolana avevamo definito “falso in bilancio”
La cosa nei giorni precedenti era stata confidata dal consigliere Bertini al Segretario Generale la quale, dopo essersi allarmata per conto suo, ha provveduto a allarmare anche il resto della banda dei beati dormienti sui “letti della sapienza” scatenando un vero e proprio panico e, con le brache in mano, si è tentato di correre ai ripari mettendo al 4° punto dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale, convocato per il 25 settembre, una raffazzonata delibera con all’oggetto il “ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale”; la cosa non risolve per niente il problema ma se non altro sta a significare che qualcosa si è mosso: il rischio scioglimento resta in piedi ma se non fosse stato per L’Altra Marano starebbero ancora a dormire il sonno dei giusti
L’emendamento rubato
In occasione della riunione di Consiglio Comunale dell’ 8 settembre nella quale si parlava di regolamento IUC e di approvazione delle aliquote il gruppo consiliare de L’Altra Marano aveva depositato alcuni emendamenti deciso a dare battaglia per farli approvare anche se nella certezza matematica che sarebbe stati bocciati per il semplice fatto di essere stati presentati da una parte dell’opposizione; dopo l’uscita dei consiglieri di minoranza dall’aula per la pretestuosa e illegittima espulsione di Bertini il Sindaco ha preso quello che chiedeva che la riduzione sulla TARI fosse estesa all’intera tariffa e non solo alla parte variabile (per saperne di più clicca QUI) e l’ha presentato come suo, ovviamente la maggioranza l’ha approvato e così si è fatta giustizia per mero colpo di mazzo
La proposta scippata
Uno degli emendamenti proposti da L’Altra Marano recitava “Articolo 40 punto 2. Per consentire ai contribuenti di poter usufruire del diritto alle riduzioni per l’anno in corso ed evitare di dover presentare due diverse istanze (una per il 2014 e una per il 2015) si propone di aggiungere al periodo il contribuente è tenuto a produrre istanza ogni anno dal giorno 20.9 al giorno 20.10 dell’anno precedente a quello di imposta(di fatto impedendo la applicazione delle riduzioni al 2014) la frase per l’anno 2014 l’istanza dovrà essere prodotta dal giorno 30.9 al giorno 30.10 e tale istanza avrà valore anche per l’anno 2015”
Per quelli che hanno già avuto in visione il modulo per la presentazione della domanda di riduzione sarà facile notare come anche questa proposta sia stata fatta propria dall’amministrazione e sia stata direttamente messa in pratica e la cosa non può, ovviamente, che farci un enorme piacere
La mozione bocciata diventa proposta del Sindaco
Sapendo che prima o poi l’emergenza sfratti sarebbe esplosa con grave pregiudizio per la tenuta del connettivo sociale, il gruppo consiliare de L’Altra Marano presentò a suo tempo una mozione al Consiglio chiedendo che tutte le case confiscate alla criminalità o acquisite al patrimonio comunale fossero destinate a case parcheggio per una sistemazione provvisoria delle famiglie rimaste senza un tetto; naturalmente la maggioranza compatta bocciò la proposta semplicemente perché avanzata da L’Altra Marano ma ora che gli sfrattati assediano il Comune un giorno si e l’altro pure il Sindaco si accorge che il dramma può travolgerlo ed ecco allora che ti inventa l’innovativa idea di destinare a sistemazione provvisoria degli sfrattati le abitazioni confiscate o acquisite al patrimonio comunale. Se avesse, insieme alla sua inutile e arrogante maggioranza, approvato la mozione si sarebbero risparmiati tanti drammi alle famiglie di Marano
Ci fermiamo qua
Pensiamo che quel poco che abbiamo narrato basti a far capire con quanta stupidità e quanta incoscienza Liccardo e suoi stiano continuando a mimare l’amministrazione di una città e di quanta nullità siano depositari
Che dire di un Sindaco che butta via con arroganza e supponenza quello che gli viene offerto e poi va a frugare fra gli scarti per vedere di recuperarlo?