SEP 1 - MARANO: IL PIANO DELLE ANTENNE - Pronto dal dicembre 2007 e mai adottato

SEP 1 -  MARANO: IL PIANO DELLE ANTENNE - Pronto dal dicembre 2007 e mai adottato

 
La giungla
Il problema delle antenne radio base per la telefonia mobile è riesploso a Marano con l’improvviso proliferare di nuovi impianti che, all’insaputa di tutti, sono cominciati a spuntare come funghi allarmando non poco i cittadini i quali, giustamente preoccupati per quanto di rischio per la salute comporta l’inquinamento elettromagnetico, avrebbero voluto come minimo essere informati di quanto era stato deciso sopra le loro teste, hanno cominciato a mobilitarsi per saperne di più e si sono costituiti in comitato decisi a dare battaglia a tutto campo
Il Sindaco, che il comitato ha incontrato dopo i primi momenti di agitazione, è letteralmente caduto dalle nuvole dando netta la sensazione di non sapere assolutamente niente di quello che stava succedendo, è andato letteralmente in paranoia per il terrore che l’ansia dei cittadini si trasformasse in manifestazioni pubbliche e, nell’agitazione del momento, non ha trovato niente di meglio da fare che chiamare i carabinieri a presidiare la sala consiliare per scoraggiare eventuali movimenti di popolo (per saperne di più clicca qui), ordinare a un frastornato dirigente dell’Area Tecnica di redigere un atto fasullo e del tutto illegittimo di sospensione delle autorizzazioni già concesse per darlo in pasto ai cittadini infuriati e di convocare per il 4 settembre una altrettanto fasulla “conferenza dei servizi”  sempre con l’intenzione di tenere tranquilli i preoccupati abitanti di San Rocco (ne abbiamo parlato diffusamente nel blog del  9 agosto clicca qui).
Al dibattito organizzato nel bocciodromo il Sindaco manda un inutile Gaetano Orlando e il Dirigente dell’Area Tecnica ormai a tempo pieno suo alter ego; i due, dopo l’intervento di pragmatica nel quale sostanzialmente dicono che le cose stanno andando avanti a come capita, si alzano e se ne vanno sottraendosi al dibattito, lasciando ancora più frastornati i già confusi e preoccupati abitanti di San Rocco e confermando il fatto che a Marano i gestori di telefonia mobile fanno quello che vogliono forti di una legge che in pratica dà loro mano libera ma soprattutto garantiti dalla totale assenza di una amministrazione che si interessi del problema
 
L’inquinamento elettromagnetico e i problemi di salute
Che le onde che promanano dalle antenne di telefonia mobile (e non solo) siano nocive per la salute lo attesta il fatto stesso che il legislatore ha sentito la necessità di determinare limiti di compatibilità per le emissioni; che il rispetto dei limiti assicuri la totale immunità dalle modificazioni genetiche non è mai stato dimostrato in maniera apodittica, giusta quindi la preoccupazione dei cittadini costretti a vivere in prossimità degli impianti e altrettanto giusta la pretesa che il Sindaco della città, responsabile per  legge della salute pubblica, si faccia carico di assumere tutte le garanzie del caso prima che venga rilasciata l’autorizzazione per l’installazione di un nuovo impianto
 
La legge
Per quanto attiene l’impatto specificamente urbanistico delle antenne ci pensa la legge 259/03 a rendere quanto più facile possibile il proliferare di nuovi impianti quando dispone che “le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione sono assimilate ad ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria”,quando ammette che passati 60 giorni dalla domanda di autorizzazione vale il silenzio-assenso, quando concede di prescindere dalla destinazione d’uso degli immobili sui quali montare i nuovi mostri.
Quanto invece ai rischi per la salute pubblica la legge stabilisce i limiti di emissione di ogni singolo impianto, non dispone niente in merito alla sommatoria delle emissioni da più impianti più o meno contigui, assegna all’ARPAC (Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania) il compito di verificare la corrispondenza di ogni singolo impianto alle norme e, sempre nell’ottica di favorire il business fregandosene della salute, stabilisce che decorsi i 60 giorni di legge dalla data della richiesta, il parere dell’ARPAC si dà per favorevole
 
Gli strumenti
Alla Amministrazione Comunale è assegnato solo uno strumento programmatorio nel senso che il Comune, sentite le necessità di espansione dei gestori, predispone il Piano per le Antenne con il quale, nel rispetto delle esigenze tecniche espresse dai richiedenti, si individuano i siti per la installazione di nuove antenne cercando di evitare sovrapposizioni
Lo strumento più efficace rimane il potere ordinativo del Sindaco che può emanare ordinanze contingibili e urgenti quando si tratta di tutela la salute pubblica da rischi gravi e imminenti
 
Lo stato dell’arte
Oggi la situazione a Marano si presenta così:
-        Fra quelle installate, quelle in via di installazione e quelle per le quali giace domanda di autorizzazionele antenne che gravano sul territorio di Marano sono 30 con concentrazioni assolutamente anomale in alcune zone come Via Sconditi e la zona di San Rocco-Castelbelvedere
-        Per nessuna di queste antenne è arrivato mai il parere dell’ARPAC che ha sempre lasciato decorrere i 60 giorni dopo i quali è scattato il silenzio-assenso anche perché l’ARPAC non dispone degli strumenti per la misurazione delle emissioni
-        Il Comune di Marano non si è mai dotato del Piano delle Antenne
-        Per quanto attiene le emissioni gli unici dati di cui si dispone sono le dichiarazioni dei gestori relative alle singole antenne e riferite al tempo della installazione
 
Il Piano dimenticato
In previsione dell’incontro previsto per il 4 settembre il Consigliere Bertini ha chiesto copia di tutta la documentazione esistente; è stato un lavoraccio per i pochi addetti dell’area tecnica rimasti al lavoro nel periodo di agosto recuperare carte abbandonate dalle notte dei tempi ma la sorpresa è stata quella di ritrovare il Piano delle Antenne predisposto nel 2006 dalla Amministrazione Bertini e ci piace partecipare la sorpresa ai nostri lettori
-        Sapendo che a breve la nuova tecnologia UMTS avrebbe portato a Marano un profluvio di nuove antenne, nel 2005 fu emanato un bando per reperire una ditta specializzata per la predisposizione del Piano delle Antenne
-        A gennaio 2006 l’incarico venne affidato alla TEK UP di Casalecchio sul Reno (Bo) che provvide al rilevamento puntuale di tutte le fonti di emissione presenti sul territorio, interpellò i veri gestori per conoscere quali fossero i piani di sviluppo, a dicembre 2007 consegnò alla Amministrazione di Marano un piano completo caratterizzato dai seguenti punti
o  Individuazione dei siti per le nuove installazioni evitando accuratamente che le emissioni totali superassero i limiti di legge (>6 - <7 o:p="">
o  Privilegiare siti di proprietà comunale in maniera tale che il ricavato finisse nelle casse del Comune e che consentisse, con tali introiti, di installare una rete di monitoraggio a costo zero per l’ente
o  Creazione di una rete di monitoraggio automatico distribuita in 6 stazioni sparse sul territorio e possibilità di controllo popolare consentendo a ogni cittadino di leggere direttamente le rilevazioni sul sito del Comune
Si tratta di un piano assolutamente avveniristico, costato una bella somma, ma mai adottato dalle varie amministrazioni che si sono succedute; ovviamente a 7 anni di distanza la situazione è radicalmente mutata, le antenne sono andate a finire dove ognuno ha voluto, i rilevamenti effettuati non hanno più valore, si deve cominciare tutto da capo e prendere mestamente atto che i soldi spesi sono stati irresponsabilmente buttati via e che il territorio è stato ulteriormente stuprato senza ritegno.
Capita anche questo quando si mette una città in mano agli incoscienti e agli incapaci.
 
Un Consiglio Straordinario

Per consentire alla città come minimo di essere informata i Consiglieri Comunali Abbatiello L., Bertini M., Garofalo A., Passariello V., Recupido A. hanno chiesto la convocazione urgente di un Consiglio Monotematico sul problema delle antenne.