Ottobre 8 - IL POKER A PERDERE DEL PARTITO DEMOCRATICO - La poco onorevole fine di quattro mozioni consiliari

Ottobre 8 - IL POKER A PERDERE DEL PARTITO DEMOCRATICO - La poco onorevole fine di quattro mozioni consiliari

La politica d’alto profilo
In una recente assemblea degli iscritti sembra che il Partito Democratico di Marano abbia tracciato le linee guida della strategia politica di alto profilo alla quale deve attenersi il gruppo consiliare nella sua attività istituzionale stabilendo che l’imperativo categorico è “contrastare sempre, ovunque e comunque le iniziative di Mauro Bertini” e, in perfetto ossequio a quanto stabilito, il duo Paragliola-Sorrentino ha rabberciato alla meno peggio quattro mozioni consiliari e si è precipitato a protocollarle prima che ne arrivasse qualcuna da parte de L’Altra Marano. Noi sappiamo che la fretta è una cattiva consigliera, che la gatta cecata fece i gattini ciechi e che improvvisarsi in un ruolo nuovo e completamente inedito può dare luogo a qualche inconveniente, loro però, forti del mandato ricevuto, hanno voluto provarci e sono andati, arditi e sprezzanti del rischio, incontro a una delle figure più barbine che la storia del Consiglio Comunale di Marano ricordi
Abortisce la prima mozione
La mozione protocollata con il n° 13875 che aveva per oggetto “il diritto di superficie per le cooperative PEEP” non arriva nemmeno alla discussione in aula perché, per quanto protocollata  il 5 settembre, è stata ritirata il 20 dello stesso mese “necessitando di maggiore approfondimento”
Stravolta la seconda
Con la seconda mozione si intendeva impegnare l’amministrazione a operare per il recupero di alcuni progetti che potevano essere finanziati con risorse POR FESR 2007-2012 per un importo di circa 8,5 milioni di euro ai sensi della delibera regionale 148/2013; solo dopo aver presentato la mozione (farina del sacco di tal Matteo Morra che funge da improbabile mentore del gruppo consiliare in perfetta combutta con tal Eduardo Simioli) Paragliola e Sorrentino, che l’avevano firmata in coppia, si accorgono che si tratta di fondi destinati a città con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti per cui salta tutto l’impianto; arriva fortunatamente la ciambella di salvataggio lanciata dal Consigliere Palladino che propone un emendamento che trasforma la proposta di delibera in un invito a “fare tutto il possibile per trovare il modo di attingere finanziamenti regionali” e la mozione, svuotata di fatto di ogni contenuto concreto, passa alla unanimità
Ritirata la terza
Con la terza mozione, visti tutti i guai che affliggono Marano in merito ai problemi di ordine pubblico, di ingerenze della camorra, scippi, rapine,furti ecc., Sorrentino e Paragliola impegnano l’amministrazione a darsi da fare, a assumere i cosiddetti “vigilini”, a far fare i turni di notte ai Vigili Urbani e a far affiancare al Comando della P.M. la Protezione Civile e le associazioni di volontariato. Emerge subito che non ci sono fondi per i vigilini, che la Protezione Civile non può svolgere azioni di supporto alla P.M. e tanto meno le Associazioni di volontariato, che per i turni di notte non ci sono né uomini né risorse finanziarie e che praticamente non si può fare niente di tutto quanto si voleva fare: a questo punto ai due sprovveduti Consiglieri del PD non resta che ritirare la mozione
Ritirata anche la quarta
La mozione n° 13880 intendeva impegnare l’amministrazione a contenere i costi della TARES ai livelli della TARSU ma anche questa si è rivelata del tutto priva di sostanza, è stata smontata punto per punto dall’intervento del Sindaco e dei Consiglieri e ha avuto la stessa sorte della precedente con un laconico ritiro da parte dei due firmatari
I pifferi di montagna
La storia dei pifferi di montagna che andarono per suonare e se ne tornarono suonati si attaglia alla perfezione alla situazione che abbiamo appena descritto e l’intenzione di scimmiottare il lavoro serio che da anni L’Altra Marano porta avanti impegnando il Consiglio Comunale a trattare argomenti e problemi che riguardano da vicino le ansie di una città dimenticata ha rivelato tutta l’inconsistenza non solo dei due estensori delle mozioni (si è esposto solo Paragliola come capogruppo ma è giusto non dimenticare Sorrentino che dopo averle firmate si è guardato bene dall’intervenire) chiamati a gesti che non appartengono al loro modo di pensare la politica ma soprattutto la povertà di idee e di motivazioni di un partito ancora tutto ripiegato sui suoi livori, sulle sue beghe interne e soprattutto ancora ostaggio di personaggi che interpretano nel peggiore e nel più coriaceo dei modi quella paesanità vieta e ancestrale che costituisce il fil rouge di ogni trasversalità
PD ostacolo all’unità della sinistra
 

E’ con questi personaggi e soprattutto con quelli che li manovrano dal di fuori del Consiglio Comunale e quelli che ha imbarcato recentemente andandoli a prendere all’orizzonte (concreto?) che il Partito Democratico costituisce l’unico vero ostacolo alla tanto auspicata unità delle sinistre.