OCT 6 - A CHI CONVIENE LA FALZARANO? - Altri 3 milioni alla ditta che “collabora” con l’Amministrazione

OCT  6   -  A CHI CONVIENE LA FALZARANO? - Altri 3 milioni alla ditta che “collabora” con l’Amministrazione

Trenta milioni di appalto per chiamata diretta

Eravamo stati facili profeti quando, senza investigar la zingara, abbiamo previsto che nel servizio di igiene urbana per il Comune di Marano ci sarebbe stata un’altra proroga e infatti con la determina n° 558 del 26 settembre 2014 il Dirigente dell’Area Tecnica assegna alla ditta FALZARANO  altri sei mesi di lavoro e la gratifica con altri 3.200.000 euro di appalto; salgono così a 48 i mesi che la vedono impegnata a svolgere l’importante servizio nella nostra città e assomma a  ben 30 milioni di euro l’importo di un appalto che la ditta, scovata nel cilindro delle meraviglie dall’allora dirigente tuttofare Bruno Gagliardi, ha vinto senza mai partecipare a una gara vera

 

Il mistero di un appalto che non decolla

E’ una delle storie più inverosimili anche per un Comune come quello di Marano dove ci siamo abituati a vederne di tutti i colori e la raccontiamo a beneficio di chi fra i nostri lettori è ancora capace di meravigliarsi

Il 30 ottobre 2013 viene decisa una gara d’appalto di durata quinquennale (uguale a quello in essere con la FALZARANO) per un importo complessivo di 32.554.000 (inferiore a quello della FALZARANO quando vincerà fra sei mesi la gara a trattativa privata di cui parliamo fra poche righe); la durata e gli importi esigono che il bando abbia la dimensione europea (solo la FALZARANO può lavorare per un identico periodo e per un importo superiore per chiamata diretta) e ne viene affidata la gestione alla SUAP (ne parliamo fra un po’); il 21 gennaio 2014 la SUAP chiede integrazioni documentali; il 9 maggio 2014 al protocollo del Comune arriva una lettera con la quale la Stazione Unica Appaltante propone modifiche e integrazioni: la lettera per arrivare dal protocollo all’Ufficio Tecnico ci mette esattamente un mese (6 giugno 2014); il 23 luglio 2014 la Giunta con la delibera 90 approva gli indirizzi dell’Amministrazione in merito alla gestione del servizio integrato dei rifiuti e questo succede a 9 mesi dalla determina di indizione della gara; il 5 agosto 2014 (tre mesi dopo la richiesta della SUAP) il Dirigente dell’Area Tecnica approva gli atti che modificano il capitolato secondo le indicazioni ricevute e, visto che non è citata nella determina di proroga la data nella quale gli atti modificati vengono restituiti alla Stazione Appaltante, si presume ragionevolmente che giacciano ancora nei cassetti dell’UTC. Oggi siamo al 6 ottobre 2014 e a un anno esatto dalla decisione di indire la gara la gara non è ancora partita

 

Intanto si prevede un’altra proroga truccata da gara a procedura negoziata

Facendo già capire quale si presume sia l’andazzo, l’Amministrazione ha compulsato la SUAP per sapere cosa ne pensa di cominciare a predisporre gli atti per indire una gara intermedia a trattativa privata per assegnare i lavori dalla fine della proroga appena concessa  fino alla conclusione della gara; la SUAP che già sa che a fine marzo 2015 le cose saranno ancora in alto mare ha dato parere favorevole e già si è spianata la strada per far proseguire i lavori alla FALZARANO fino all’espletamento della gara comunitaria. Ovviamente nessuno si presenterà alla gara oltre la ditta di Airola o qualche ditta complice che verrà esclusa per irregolarità documentali e le trastole fra il Comune e la FALZARANO andranno ancora avanti a lungo nella più perfetta regolarità formale

 

L’inutile costosa SUAP

La Stazione Unica Appaltante è una struttura sovracomunale che fa fondamentalmente capo al Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania e provvede, per conto dei Comuni aderenti, alla gestione della gare all’insegna di una presunta trasparenza che comunque nessuno può garantire più di tanto visto che non sono pochi i Provveditori che sono finiti nel mirino della Magistratura o addirittura in galera.

E’ inutile perché la struttura tecnica del Comune di Marano è ampiamente capace di gestire una gara di queste dimensioni e, con una amministrazione capace e motivata alle spalle, potrebbe farlo almeno con la stessa trasparenza che si attribuisce alla SUAP

E’ costosa perché per questa gara che l’Ufficio Tecnico avrebbe gestito a costo zero la SUAP riceve dal Comune l’iperbolica somma di 220.000 euro

E’ ferraginosa. Un anno solo per studiare le carte ci sembra davvero uno spreco di tempo e non escludiamo l’ipotesi che i tempi lunghi siano uno dei motivi per cui agli amministratori di Marano sta bene la SUAP

Perché abbiamo aderito? Visto che non apporta competenze aggiuntive perché quelle che abbiamo bastano e avanzano, visto che si muove su tempi biblici, visto che costa una caterva di soldi viene spontaneo domandarsi perché Marano ha aderito. Siamo convinti che il motivo primario è che  Liccardo, ossessionato dal fatto che sa di essere nel mirino per le parentele inquietanti di cui è infarcita la sua Giunta, fa di tutto per distogliere l’attenzione e abbassare gli allarmi e questo pensa sia un buon sistema.

 

A chi interessa la Falzarano?

Non riusciamo a trovare una logica nel comportamento di uno che per fingere trasparenza affida la gara alla SUAP e poi si tiene in casa un bubbone purulento come quello della FALZARANO che è pieno zeppo di cose che non filano a parte il servizio decisamente scadente che viene offerto alla città; la cosa comunque sta così e se la ditta di Airola si sente tanto sicura di sé da rifiutarsi di accogliere la richiesta del Comune di una riduzione del 5% su un appalto che le fa guadagnare soldi a palate vuol dire che si sente assolutamente in una botte di ferro.

Non vogliamo togliere ai nostri lettori la possibilità di sbrigliare la fantasia e farsi una propria idea su chi abbia interesse a perpetuare una situazione tanto scabrosa… certo una ditta che si adatta alle esigenze dell’amministrazione fino al punto di sottostare alla pantomima del sorteggio per gli stagionali non è facile trovarla e pensiamo che non sia nemmeno facile trovarne una che accetta di svolgere incarichi aggiuntivi al posto della mancata accettazione della richiesta di riduzione scoprendo la necessità di prendere altro personale che l’amministrazione gli indicherà e che la città pagherà.

 

Un altro mistero alla maranese.