E’ una storia assolutamente inedita quella del Consiglio Comunale di Marano che da un mese e mezzo continua a riunirsi e deliberare in forma imperfetta con la sola partecipazione dei Consiglieri di Maggioranza dopo che tutti quelli dell’opposizione hanno deciso di disertare le riunioni e di autosospendersi da tutte la attività istituzionali per denunciare una gestione grossolanamente di parte del massimo organo di governo democratico della città e stigmatizzare gli abusi che con arrogante disprezzo per le regole e i principi della corretta gestione della cosa pubblica vengono compiuti senza alcuna remora e senza alcun pudore
Un terno al lotto?
L’iniziativa che, proprio per la straordinaria gravità della situazione, voleva costituire un eccezionale campanello di allarme sembra invece che, invece di indurre una riflessione e un ripensamento nel Presidente, nel Sindaco e nei gruppi di maggioranza sia stata per loro un autentico terno al lotto, non si sono fatti prendere dagli scrupoli, si sono guardati bene dall’assumere qualche iniziativa che cercasse di ripristinare la giusta conduzione del confronto e, tutt’altro che turbati dalla anomala condizione che si era venuta a creare, ne hanno approfittato per andare diritti come dei treni per la loro strada ben contenti di suonarsela e cantarsela fra di loro senza il fastidio di doversi sciroppare le argomentazioni dei Consiglieri di opposizione destinate comunque a soccombere di fronte alla forza bruta dei numeri
Tocca di nuovo all’opposizione
Di fronte a tanta becera arroganza e alla totale mancanza di senso di responsabilità da parte del Presidente del Consiglio e di tutta la maggioranza, i Consiglieri di opposizione si fanno un’altra volta carico di prendere l’iniziativa per ricostituire il Consiglio Comunale nella sua integrità numerica e per ricondurlo sui binari della corretta gestione democratica offrendo all’assemblea consiliare l’opportunità di riconsiderare il tutto e voltare pagina proponendo e propongono una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio responsabile primo, ma certamente non unico, della deriva antidemocratica nella quale il civico consesso era stato condotto.
La mozione. Martedì 4 novembre, alle ore 17,30 il Consiglio Comunale discuterà e voterà la seguente:
MOZIONE DI SFIDUCIA VERSO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Il Consiglio Comunale di Marano
Visto che da oltre un mese i Consiglieri Comunali di opposizione non partecipano deliberatamente alle sedute di Consiglio Comunale e alle altre attività istituzionali perché ritengono che non sussistano i presupposti per una corretta e democratica gestione del confronto dialettico
Considerato che la cosa, che di per sé è di una gravità straordinaria, non ha indotto il Presidente del Consiglio a ritenere necessario operarsi per sanare il vulnus inferto al massimo consesso democratico della città dimostrando, oltre quanto già successo, una totale mancanza di sensibilità e di rispetto verso le ordinarie regole della democrazia
Avendo atteso inutilmente che nel tempo trascorso il Presidente adottasse sua sponte le iniziative idonee per riparare alla grave situazione che si è venuta a determinare
Visto che le ragioni che hanno costretto i Consiglieri di opposizione a assumere una posizione tanto inusuale e intransigente quanto allarmante restano tutte in piedi e che, anzi, sono da considerarsi aggravate proprio dalla totale indifferenza mostrata dal Presidente
Ricordato che la gestione delle riunioni del Consiglio da parte del Presidente da tempo aveva smesso di essere super partes per determinarsi funzionale agli interessi della amministrazione e della maggioranza anche in considerazione di una intensa e estremamente marcata partecipazione alla attività politica che la induceva a curare in primis gli interessi di parte
Ricordati i gravissimi errori commessi nella conduzione delle attività consiliari assumendo a mero titolo di esempio quello di disporre l’allontanamento dall’aula, manu militari, di un consigliere di opposizione senza che ricorresse nessuno dei presupposti previsti dal regolamento, incorrendo in un plateale abuso di potere nel decidere in proprio una iniziativa che solo l’assemblea era abilitata a assumere senza omettere quello non meno preoccupante di aver accettato che per gli interessi di una parte politica (Forza Italia) venisse disdettata, con un voto arbitrario della conferenza dei capigruppo, la convocazione di un consiglio comunale straordinario richiesta a termini di regolamento e che, sempre a termini di regolamento, doveva essere fatta entro e non oltre 15 giorni dalla richiesta.
Vista la totale inadeguatezza al ruolo, la completa assenza di sensibilità democratica e la grave mancanza di rispetto per il Consiglio Comunale e per il Regolamento che ne determina la conduzione che quanto fin qui elencato ampiamente dimostra
Per tutto quanto fin qui espresso
Il Consiglio Comunale
revoca la fiducia al Presidente del Consiglio Comunale Dott.ssa Angela Di Guida