Nel defatigante braccio di ferro impegnato con il Sindaco per strappare deleghe, favori e affari in vista del bilancio di previsione 2014 le hanno provate di tutte per convincere il primo cittadino che loro facevano sul serio; per dare maggiore peso alle loro richieste tutti i consiglieri antagonisti si erano riuniti in un cartello agguerritissimo al motto di “tutti per uno e uno per tutti” e per far capire che erano decisissimi ad andarsene e mandare tutti a casa qualora le loro brame non fossero state esaudite, erano arrivati a sceneggiare il festeggiamento anticipato per la cacciata del tiranno imbandendo un pantagruelico banchetto e facendosi beffardamente fotografare con i calici al cielo per mettere poi in circolazione l’effigie dell’ultima cena con il significativo titolo GAME OVER: i giochi sono fatti, tutti a casa
LA SCENEGGIATA ATTO SECONDO: AULA DESERTA
Come nelle migliori tradizioni in uso ovunque si pratichi la politica all’insegna degli intrighi e degli affari la seduta del Consiglio che avrebbe dovuto approvare il bilancio è andata miserevolmente deserta: fuori i consiglieri di opposizione che continuano la loro lotta per il ripristino di una decente gestione democratica del Consiglio Comunale, dei quindici consiglieri di maggioranza ne erano presenti solo sei, brillava per la sua assenza il Sindaco impegnato nelle ultime schermaglie con i dissidenti
SCENEGGIATA ATTO TERZO: IL GIOCO DELLE PARTI
Gira ancora sui social network la recente intervista della “guida” spirituale del cartello dei contestatori che consegna al mondo le motivazioni ideali e reali della contestazione:
“Il sindaco Liccardo ha fallito su tutta la linea… Il primo cittadino si comporta come un bambino viziato e col suo comportamento porterà Marano alla distruzione…. La mia, la nostra non è mai stata e tanto meno lo è adesso una questione di poltrone… il problema risiede nella non capacità amministrativa di Liccardo, Cosa dovrebbe fare il sindaco? Soltanto dimettersi per il bene della città. Questo non è solo il mio pensiero, bensì quello della maggioranza dei maranesi”.
Sono giudizi netti, precisi, circostanziati che servono ancora una volta a far capire al Sindaco che non c’è trippa per gatti ma sono anche giudizi che rendono un po’ difficile il voto che diguidiani e NCD non possono far mancare al Sindaco se non vogliono andare a casa e allora cosa tirano fuori dalla manica i nostri volpacchiotti? La separazione delle idee: Di Guida (che è il deus ex machina di tutto l’ambaradan) parla a titolo personale…i consiglieri sono un’altra cosa: il vecchio sistema da sempre in uso nelle trastole a forte connotazione locale “io acciacco e tu ammierichi”
SCENEGGIATA: LE COMICHE FINALI
La quarta parte della sceneggiata la pubblicheremo domani quando in un’aula nella quale i banchi della maggioranza saranno interamente occupati fotograferemo quelli che al banchetto del “game over” alzano i calici per festeggiare la cacciata di Liccardo alzeranno convinti le mani per votare uniti e compatti il bilancio e augurare con l’applauso che ne seguirà lunga vita al Re.
A questo punto lasciateci scomodare per un attimo il divino poeta al quale chiediamo scusa dell’atto che può sembrare sacrilego riferendo a Marano quello che lui nel Purgatorio riferisce dell’Italia