L’Assessore all’asilo

Alcune mamme ci hanno raccontato di fresco che il Dott D’Ambra, assessore alla Pubblica Istruzione al Comune di Marano, nella giornata di ieri si è presentato all’ora di pranzo presso una scuola materna e, insieme ai bambini e ad alcuni genitori, ha assaggiato, con fare complice e paterno, quel famigerato pasto che la PULIEDIL per conto della SISTESI fornisce alle scuole della nostra città e del quale si dice tanto male in giro Sembra che dalle smorfie che deturpavano il viso dell’assessore via via che si avventurava nella prova e dalle evidenti difficoltà che aveva nella deglutizione le mamme avessero già capito che non si trattasse proprio di un
"babbà" e infatti, sospendendo in gran fretta l’insano tentativo, arriva fatidica la sentenza che la salsa era acidula, che la pasta era scotta, che i bambini di Marano non sono uguali a quelli della Norvegia e che quindi non possono andare avanti mangiando tutti i giorni i bastoncini di pesce e che, in stringata sintesi, il tutto faceva un po’ schifo
L’eroica decisione

Non sappiamo che cosa avreste fatto voi a questo punto ma sappiamo quello che ha fatto l’assessore D’Ambra il quale, prendendosi tutte le responsabilità del ruolo e vestendosi dei panni dell’autorità costituita, prende carta, penna e calamaio e, fra la curiosità dei presenti, stila di proprio pugno un verbale nel quale dichiara senza mezzi termini che il cibo è immangiabile e che la cosa non può andare avanti così, per cui avrebbe immediatamente provveduto a mandare una risentita lettera alla ditta per dirle che così non si fa e per far sapere a chi di dovere che, se la cosa dovesse continuare in questo modo, si vedrebbe costretto a riferire tutto ai NAS i quali, si sa, quando si muovono fanno male Pare che la coraggiosa iniziativa del rappresentante della Amministrazione Comunale sia stata accolta da un timido applauso ma non ci è dato sapere se era di condivisione, di incoraggiamento o di scherno
Voi pensate che il buon D’Ambra tornerebbe a fare la spesa, dopo avergli fatto una ramanzina, dal salumiere da cui si è visto rifilare dei prodotti immangiabili?
Cosa avrebbe fatto un assessore vero
Non vogliamo prendercela più di tanto con questi assessori neofiti che il neofita sindaco si è messo intorno però abbiamo provato a pensare che cosa avrebbe fatto nella circostanza un assessore vero, uno di quelli che sa di avere una responsabilità e che sa, al momento opportuno, prendere decisioni immediate e risolutive sapendo di avere l’autorità per farlo; secondo noi questo assessore avrebbe ipso facto sospeso la fornitura, avrebbe diffidato formalmente la ditta valutando, avendo fra le mani la prova provata della inadempienza contrattuale, l’opportunità di procedere alla rescissione contrattuale con il conseguente incameramento della fideiussione per provvedere poi diversamente alla ripresa del servizio e, d’altra parte, trattandosi di bambini molto piccoli, l’indecisione non è consentita e non è consentito il minimo rischio
I soliti maligni
Ovviamente c’è qualcuno che malignamente si domanda perché una ditta tanto chiacchierata sia capitata proprio a Marano, perché è stata ripescata dopo che era stata esclusa e perché la si tratta con tanto riguardo; noi, che siamo costituzionalmente buoni di cuore continuiamo a pensare che l’unico problema è che a Marano c’è un Sindaco che si ostina a fare il Sindaco senza saperlo fare e ci sono degli assessori che portano la delega attaccata al petto come un medaglia ma non hanno ancora capito che cosa voglia dire amministrare una città. Questo è tutto