Nov 4 - REFEZIONE SCOLASTICA: SOSPETTI E PREOCCUPAZIONI - Le troppe cose strane di una gara che non convince
Abbiamo già avuto modo di condividere con chi ci legge i nostri dubbi in merito a quella strana manovra con la quale è stata inopinatamente e pretestuosamente annullata la gara biennale per l’affidamento del servizio di refezione scolastica per dare corso a una procedura ristretta limitata a una fornitura di tre mesi prorogabile, ovviamente, per almeno un paio di volte e, da come sono andate le cose, quelle che inizialmente erano solo ipotesi malevole, si stanno trasformando in sospetti sempre più concreti che, alla luce di quanto andiamo a raccontare, assumono anche contorni inquietanti considerando alcuni eventi che scatenano non pochi dubbi in merito alla affidabilità della ditta che si è aggiudicata l’appalto
Troppe coincidenze
Quando in una determinata storia le coincidenze diventano troppe il dubbio che non sia il caso a determinare gli eventi nasce spontaneo e nella gara di cui stiamo parlando di coincidenze strane se ne presenta una quantità industriale che a nostro parere legittima ampiamente i sospetti

L’affidamento trimestrale prorogabile Entrare di secco per poi mettersi di chiatto è un classico della cultura delle nostre parti, entrare per tre mesi con la possibilità di rinnovare anche due volte l’affidamento per un uguale periodo in pratica significa aggiudicare la fornitura per un intero anno scolastico che va da ottobre a maggio; naturalmente la proroga è legata ai tempi della nuova gara biennale per la quale ci risulta si stia ancora predisponendo il capitolato definitivo che verrà affidato alla Stazione Unica Appaltante per una procedura che ha tempi biblici con il rischio che il Comune debba, fra l’altro, corrispondere due volte il contributo previsto per la SUA con il conseguente danno patrimoniale
Il recupero Fra le ditte che partecipavano alla gara ce ne era una che era stata esclusa perché nel presentare l’offerta aveva dichiarato di ricorrere all’istituto dell’avvalimento che non era stato previsto nel bando, arriva a tempi di record il ricorso e altrettanto velocemente arriva la riammissione perché qualcuno suggerisce che il fatto che una cosa non fosse prevista non significava di per sé che si dovesse considerare esclusa: il ribasso offerto è il più elevato e si aggiudica la gara la SISTESI che ha la sede legale in provincia di Cuneo ma ha la sede operativa a Napoli alla Via Camaldolilli e questo è un altro elemento che fa pensare
L’avvalimento E’ un istituto che consente a qualcuno che non ha in proprio i requisiti richiesti di “avvalersi” di quelli di un terzo chiamato in concorso ma la cosa lascia chiaramente dubitare nei confronti della qualità e dell’esperienza di una ditta che vi fa ricorso per una gara dal contenuto economico e temporale estremamente ridotto
Le cose che inquietano
Oltre alle coincidenze, che alla fine potrebbero anche essere tali, intervengono nella faccenda altri elementi che sollevano inquietanti interrogativi
SISTESI o PULIEDIL? Non disponendo di un proprio centro di cottura la ditta aggiudicataria si avvale, con un fitto di azienda, della struttura operativa della PULIEDIL e, andando a spulciare su Internet, scopriamo che le due aziende, pur avendo una ragione sociale distinta, in realtà hanno molte cose in comune: a parte la sede a Via Camaldolilli che appartiene a entrambe, a parte il telefono che è lo stesso per tutte e due, troviamo che i fratelli Summa (Simone, Stefano e Silvio) sono presenti nei ruoli di soci, direttore tecnico e responsabili sia nell’una che nell’altra impresa, difficile immaginare una SISTESI diversa da PULIEDIL e siccome è di questa seconda che la prima si avvale abbiamo cercato di saperne di più e ci siamo imbattuti in storie che non lasciano del tutto tranquilli

Problemi giudiziari Nel mese di luglio 2013 i giornali danno con buon risalto la notizia di una importante intervento della magistratura che coinvolge la PULIEDIL disponendo misure restrittive nei confronti di tutti i titolari (che sono anche i titolari della SISTESI) con l’accusa di concussione e corruzione proprio nell’ambito della gestione delle mense; il tribunale del riesame annulla poi le misure cautelari ma al momento non ci risulta sia arrivato il proscioglimento; la cosa, ovviamente, non significa niente e non ci riguarda più di tanto sul piano penale anche perché la presunzione di innocenza vale per tutti e prima di tutto, però visto che l’Assessore D’Ambra oltre a avere la delega per la Pubblica Istruzione è stranamente e molto impropriamente delegato anche alla legalità e alla trasparenza, ci meraviglia che non si sia preoccupato di dare un’occhiata ai carichi pendenti e, senza voler chiamare in causa la regolarità della gara, cosa che ha un valore meramente formale, ci chiediamo e lo chiediamo anche al Sindaco se si sia scelto proprio il meglio per i nostri bambini e se, vista la delicatezza dei soggetti fruitori del servizio, non sia il caso di far valere il principio di precauzione
Altre coincidenze? Se poi il Sindaco volesse dare un’occhiata anche all’elenco di tutti i 54 indagati potrebbe dirimere qualcuno, e forse il più importante, fra i dubbi che ci fanno propendere per l’idea che le coincidenze non siano poi proprio coincidenze casuali
La pulce nell’orecchio
Non ci sfugge il fatto che l’allarme che hanno manifestato già dai primi momenti molte mamme che, stranamente, hanno da subito collegato la SISTESI alla PULIEDIL, possa essere stato ingenerato a bella posta da qualcuna delle ditte concorrenti che sono risultate escluse, è già successo nel passato e potrebbe succedere anche oggi, questo però non leva e non mette in riferimento alla oggettività di quello che ci siamo detti fin qui e che affidiamo alla riflessione dei nostri appassionati lettori e non solo.