Nov 29 - UN COMUNE…SBILANCIATO - Ancora in alto mare il bilancio di previsione 2013

Nov 29 - UN COMUNE…SBILANCIATO - Ancora in alto mare il bilancio di previsione 2013

 
L’oroscopo per il 2013
Se a qualcuno venisse in mente di interrogare la zingara per sapere quello che succederà nell’anno di grazia 2013 sarebbe normale pensare che si tratti di qualcuno che  ha qualche rotella che non gira a dovere o che è rimasto indietro di un anno perché ormai quello che doveva succedere nel 2013 è successo e quello che potrebbe essere rimasto da prevedere è tutto quello che potrebbe succedere in questi ultimi quindici giorni di un anno ormai agli sgoccioli, eppure se in questi giorni ti capita per avventura di passare per il Comune di Marano rimarrai sicuramente colpito da uno strano e frenetico attivismo che vede coinvolti sindaco, assessori, dirigenti, uscieri e anche gli staffisti ancora abusivi, tutti quanti impegnati a produrre montagne di carte per redigere il bilancio di previsione dell’anno 2013 perché le cose, per quanto inverosimili, stanno veramente così: nella seconda metà del mese di dicembre il Consiglio Comunale di Marano dovrà approvare il programma economico e gestionale dell’ente per l’anno che si chiuderà fra pochi giorni e nel 2014 verrà prodotto il PEG che indicherà ai dirigenti e ai responsabili di settore gli obbiettivi da raggiungere nell’anno ormai passato per poter distribuire un’indennità per i risultati che non sono stati programmati
Le ragioni di un incredibile paradosso
Le ragioni di questo incredibile paradosso sono molte e imputabili a più soggetti che non risparmiano l’attuale amministrazione comunale anche se non sarebbe corretto né veritiero addossare al pavido e incapace Liccardo la colpa di tutto
L’inconsistenza di un governo senza idee - Alla continua ricerca di equilibri interni tutti di natura politica il governo centrale, manovrato da un Presidente della Repubblica al quale la senescenza avanzata ha prodotto deliri di onnipotenza, ha passato il suo tempo a rimandare ogni tipo di decisione spostando balzelli, creandone di nuovi che non sono nemmeno arrivati a decollare, cancellando oggi quello che aveva deciso ieri per cui, della serie del pesce che puzza dalla testa, è proprio il governo che non riuscendo a capire quello che avrebbe fatto da grande ha deciso alla fine che gli enti locali potevano approvare il bilancio di previsione 2013 al 30 novembre dell’anno in corso

L’insostenibile leggerezza del Commissario - Impegnata a dare lustro a una autorevolezza che aveva nell’arroganza la sua più  elevata espressione la dottoressa Tramonti non ha trovato il tempo per produrre nei primi sei mesi dell’anno un bilancio che, per quanto provvisorio e ampiamente suscettibile di ulteriori variazioni, avrebbe costituito un indispensabile strumento di governo per lei, (che però non aveva certo il problema di governare Marano fra quelli che le stavano più a cuore) e per l’Amministrazione che l’avrebbe sostituita  e che, con le debite correzioni, avrebbe potuto operare disponendo di un impianto economico che dava un minimo di agibilità
Lo stupore di Alice nel Paese delle Meraviglie. Solo dopo essere diventato Sindaco il candido Liccardo ha scoperto le folli condizioni economiche in cui versa il Comune, lo sfascio organizzativo dell’apparato e tutte quelle cose che a ogni piè sospinto chiama a giustificazione della sua totale inerzia e, collaborato da uno stuolo di parvenus che ne sanno meno di lui, non ha nemmeno pensato di imbastire nei primi 60 giorni una specie di bilancio preventivo che gli consentisse di operare da subito con le scarse disponibilità lasciate dal disastro Perrotta-Cavallo senza dover procedere in dodicesimi per il secondo semestre dell’anno né poteva, nella circostanza, essergli di particolare aiuto l’esperienza dell’assessore Longoni, che per la prima volta metteva piede al Comune di Marano, per cui l’idea sconclusionata del governo di spostare il tutto a fine anno è stata presa come un’opportunità per giustificare il vuoto totale di questo primo periodo amministrativo
Un amministrazione last minute
In questi primi mesi dell’era Liccardo abbiamo fatto un po’ il callo alle decisioni prese all’ultimo momento quando le cose stanno per andare a schifio, è così che il Consiglio Comunale approva senza poterne discutere la bellezza di 12 regolamenti in un colpo solo per evitare di perdere i finanziamenti del Piano Sociale di Zona, lo stesso Piano Sociale viene portato in Consiglio l’ultimo giorno utile impedendo di fatto ai consiglieri di poter dare il contributo di una riflessione e con questa idea fissa di arrivare all’ultimo istante sono stati consumati tutti i giorni di novembre e il bilancio non è ancora stato approvato nonostante non si possa certamente parlare di un’operazione complessa e particolarmente laboriosa perché da prevedere non c’è niente e più di un bilancio previsionale si tratta di un vero e proprio consuntivo dove basta mettere in fila le cose che sono già successe.
La figura barbina della diffida e il rischio scioglimento
Sforato il fatidico ultimo termine del 30 novembre  si potrà ancora discutere di bilancio nel mese di dicembre in forza di una diffida che il Prefetto manderà, riconoscendo e ufficializzando l’incapacità dell’amministrazione alla quale non sono bastati 6 mesi, concedendo altri 20 giorni trascorsi i quali arriverà un Commissario ad Acta per formalizzare l’atto e si decreterà lo scioglimento del Consiglio Comunale.
E’ chiaro che da parte di un sindaco inesperto verranno addotti a giustificazione tutti i ritardi del governo centrale e questa è anche una giustificazione che una sua sostanza ce l’ha ma resta il fatto  che un amministratore più esperto e più capace avrebbe capito da subito come porre rimedio e avrebbe, con tutti i limiti del caso, cominciato a governare dal primo momento. Intanto succede che i revisori dei conti non hanno ancora rimesso il loro parere che è obbligatorio e pare che, oltre all’incognita sul tipo di parere che verrà reso, richiedano almeno una decina di giorni per poterlo far arrivare al protocollo del Comune e a qualcuno comincia a venire un po’ di strizza perché la convocazione del consiglio i suoi 10 giorni se li prende tutti e vuoi vedere che, ridendo e scherzando, si arriva sotto con il patema d’animo di non farcela in tempo?
 
Non si può proprio dire che, quanto a problemi e casini, a Marano ci facciamo mancare qualcosa