Dal Vangelo secondo Matteo
Ci capita di frequente di scomodare personaggi illustri per introdurre qualcuno dei nostri articoli, questa volta, però, abbiamo la sensazione di aver osato un po’ troppo perché per la nostra introduzione siamo andati addirittura a scomodare il Vangelo dove Matteo ci suggerisce le parole più adatte per stigmatizzare duramente e senza possibilità di replica il comportamento del Sindaco di Marano e della sua corte dei miracoli nella pantomima inscenata venerdì 21 novembre in Piazza della Pace; se in quel giorno Gesù si fosse trovato a passare per Marano pensiamo che avrebbe ripetuto con sdegno e senza cambiare una virgola quello che disse 2000 anni fa ai suoi discepoli:
“Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati… quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade… quando tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta” (Matteo 6)
Una storia squallida
Per quelli fra i nostri lettori che non hanno avuto modo di conoscere l’episodio raccontiamo per linee brevi quello che è successo
L’Associazione Finanzieri, attiva a Marano già da alcuni anni, chiede e ottiene dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza che alcuni capi di abbigliamento, sequestrati nel corso di un’operazione anti-contraffazione, invece di essere destinati a essere inceneriti come di prassi vengano affidati alla sezione maranese della associazione per essere girati alle strutture di volontariato presenti sul territorio e distribuiti a famiglie in difficoltà
Liccardo e il neo assessore alle elemosine subito si impossessano dell’evento, danno fiato a tutte le trombe che hanno a disposizione (e non sono poche perché, oltre al portavoce ufficiale pagato dai contribuenti, anche molte testate a diffusione locale hanno fatto atto di sudditanza) e fanno passare un’operazione che è stata promossa e portata a buon fine dalla Associazione Finanzieri come un’iniziativa della Amministrazione, dispongono che la distribuzione dei capi, insieme a delle buste con dentro qualche frutto offerto da un consorzio, venga fatta in pubblico, che tutti vedano e tutti sappiano e così quando l’Associazione Zefiro comincia la distribuzione ecco che arrivano in pompa magna il Sindaco, il Vicesindaco, un paio di assessori, una quantità indistinta di lecchini e, con il sussiego e la prosopopea con la quale i “padrini” fanno dono ai “poveri” della loro graziosa generosità, i “poveri” sono invitati a far vedere quanto sono poveri e a venirsi a prendere tutta quella grazia di Dio: gli inchini e i ringraziamenti al Sindaco si sprecano, qualcuno azzarda il baciamano, e il Sindaco risponde dispensando larghi sorrisi e strette di mano con l’aria bonariamente paterna di chi regala qualcosa di suo mentre in realtà sta solo assistendo alla distribuzione di cose con le quali lui c’entra come il cavolo a merenda. Altre penne del pavone.
Colti in flagrante
Chi non ha il discutibile piacere di conoscerli di persona può vedere nella foto che riproponiamo l’Angelo Liccardo e i suoi sodali colti in flagrante mentre dismettono i panni dei pubblici amministratori per indossare quelli di elemosinieri abusivi, mentre in barba agli insegnamenti evangelici suonano le trombe come gli ipocriti farisei per far notare alla povera gente quanto sono buoni e generosi con le cose degli altri, mentre trasformano quello che, impropriamente, potrebbe essere un gesto magari sbagliato di finta solidarietà in una squallida sceneggiata di politica deteriore
Nota bene: si salvano ovviamente dallo squallore generale l'Associazione Zefiro e gli appartenenti alla Associazione Finanzieri che in effetti sono gli unici che hanno qualche merito e che invece nella foto sembrano del tutto fuori luogo.
“…quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti…”