Nov 19 - GLI ABUSIVI AL COMUNE - La gestione casereccia del Comune di Marano

Nov 19 - GLI ABUSIVI AL COMUNE - La gestione casereccia del Comune di Marano

Personaggi in cerca d’autore
Si chiamano Lino Catuogno, Fabio Sardo e Michele Napolano i tre personaggi in cerca di autore che da alcuni mesi stazionano in pianta stabile negli uffici comunali dove ormai fanno parte integrante dell’arredo, a loro recentemente si è aggiunta la quarta figura di un certo avvocato Anna Sorrentino approdata a Marano da quel di Portici e tutti si sono assegnati un ruolo preciso calandosi nella parte con la serietà e la convinzione di consumati travets
Lino Catuogno si è assunto il compito, congeniale alla sua formazione beghino-parrocchiale, di consolatore delle anime in pena e spacciandosi per delegato del sindaco si piazza dietro alla scrivania della sala-giunta e riceve con aria paterna e autentica partecipazione quanti, avendo seri problemi di sopravvivenza, salgono le scale del Comune  sperando in un aiuto sempre più improbabile e raccontano, a un ragazzotto a cui piace fare la parte del buon samaritano, le loro autentiche angosce convinti che stanno parlando con “uno del Comune” e magari se ne vanno con il cuore aperto allo speranza ignari completamente del fatto che hanno parlato con uno che con il Comune non c’entra proprio niente
Fabio Sardo, che da sempre cerca di sbarcare il lunario con i cascami della politica,  si è invece assegnato il compito che aveva già svolto con Cavallo che poi lo aveva bruscamente scaricato e si finge portavoce del Sindaco del quale riferisce i desiderata e non si perita dal rabberciare ogni tanto dei comunicati che qualche testata giornalistica pubblica pensando che si tratti veramente di comunicati della Amministrazione
Più di rango invece la funzione che ha scelto per sé Michele Napolano che si è ritagliato il ruolo di capo di uno staff che non c’è e si muove con autorevolezza e sussiego da un ufficio all’altro dando disposizioni, millantando un incarico che non ha mai ricevuto e ricevendone in ritorno un rispetto e una deferenza che fanno tanto bene alla salute
Anna Sorrentino, l’avvocatina di fresca iscrizione all’albo che viene da Portici, ama invece fare la consulente legale, si legge con fare serioso le carte, anche quelle più impegnative, fotocopia fascicoli, esprime pareri, si muove come un autentico principe del foro ma anche lei sostiene una parte che non le è mai stata assegnata
Il Sindaco fa lo gnorri
In occasione dell’ultimo Consiglio Comunale è stata chiesta al Sindaco una spiegazione di queste strane frequentazioni e il nostro primo cittadino ha chiarito che lui non ha mai affidato un incarico a nessuno, che si tratta di cittadini che transitano occasionalmente al Comune che, si sa, è aperto a tutti e ha precisato che a lui non risulta che qualcuno di loro metta le mani nelle carte dell’ente e tanto meno che ci sia chi riceve il pubblico in sua vece e se una cosa del genere la dice un Sindaco nella solennità formale di un Consiglio Comunale non ci resta che credergli sulla parola a meno che anche lui non reciti una parte in commedia. Intanto però la cosa sta andando avanti nella più completa illegittimità e nella più aberrante irregolarità sotto gli occhi di un Segretario Generale che sembra un membro aggiunto alla terna delle scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano.
Lo staff in pectore
In realtà noi sappiamo e tutti sanno che si tratta di personaggi ai quali il Sindaco, non appena approvato il bilancio nel quale inserire la spesa di circa 200.000 euro annui pari a circa 1 milione di euro nel quinquennio, intende affidare le funzioni di staff pagando con i soldi pubblici le cambiali elettorali; tutti sanno che con l’assunzione di Catuogno si compensa lo sforzo profuso dal parroco di San Castrese nel promuovere una campagna elettorale senza quartiere per il nipote candidato a Sindaco (con buona pace delle migliori intenzioni di Papa Francesco); quelli che praticano la politica sanno che Napolano, fedelissimo di Antonio Di Guida, viene messo lì giusto per garantire a quest’ultimo il controllo sull’attività del Sindaco del quale non è che si fidi poi tanto; gli addetti ai lavori sanno che Sardo è un fedelissimo di E. Simioli e la sua assunzione è la cerniera di una trasversalità mai negata; nessuno sa invece come sia capitata a Marano (dove di avvocati in cerca di una lavoro ce ne sono a centinaia) la dottoressa Sorrentino ma è facile immaginare (vedendo come sono arrivati da noi l’assessore Ruggiero e la Segretaria Generale) che si tratti di un favore fatto a qualche personaggio politico in grado di favorire la carriera di un arrembante Liccardo e tutto a spese dei contribuenti di Marano.
A pasta e fagioli
 

Ci riserviamo di discutere abbondantemente dello staff non appena verrà costituito ma non potevamo non segnalare ai nostri accaniti lettori, intanto, l’aberrazione di un Comune in mano a dei parvenus senza arte né parte che fanno strazio delle leggi e delle regole, ivi incluse quelle del buon senso comune, e che si muovono nell’ottica, tutta pesantemente paesana, che prevede che possano fare tutto e possano farlo a modo loro perché Marano è “cosa nostra”.