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NOV 19 - ANTENNE DI RADIOFREQUENZA: UN CONSIGLIO PER NON DECIDERE - Liccardo sulle orme di Fabio Massimo il temporeggiatore
Fabio “Massimo” e Angelo “Minimo”
Fabio Massimo Verrucoso, dittatore romano del terzo secolo avanti Cristo, è diventato famoso nella storia con il soprannome di “Temporeggiatore” per l’incredibile capacità che aveva di non affrontare mai i problemi, di non ingaggiare mai una battaglia ma di girarci continuamente intorno dando sempre l’impressione di essere lì lì per prendere una decisione e risolvere le questioni, tanto abile in questo genere di strategia da far dire a Cicerone che “fu capace di snervare la guerra punica” Emulo di Fabio Massimo il Temporeggiatore a Marano è Angelo Minimo il Cazzeggiatore, che non passerà mai alla storia per la dimensione minima del personaggio, ma che verrà sicuramente ricordato per l’incredibile capacità di portare a sperdere le questioni più spinose dando sempre la sensazione che le sta risolvendo, e cazzeggiando cazzeggiando sono passati due anni senza che abbia affrontato e risolto uno solo fra i tanti problemi che angosciano la città
Un esempio particolarmente lampante di questa sua capacità di fare morire le cose prendendo tempo e disperdendole in mille rivoli che non portano mai al mare ci viene offerto dalla storia delle antenne di radiofrequenza che ripercorriamo in estrema sintesi a beneficio di chi non ha avuto modo di seguirla nel suo dipanarsi
I mille rivoli
Nel mese di luglio gli abitanti di San Rocco si allarmano per una particolarmente frenetica attività sul territorio dove cominciano a venir fuori suolo antenne di radiofrequenza della cui localizzazione in zona nessuno aveva avuto sentore
Allarmarsi, incazzarsi e organizzarsi è una cosa che succede in un battibaleno; il Sindaco si rende conto che la gente della frazione sta facendo sul serio, fa blindare il Consiglio Comunale, riunito per altri motivo, dai Carabinieri e mette subito in campo le prime azioni di depistaggio tutte tese a allentare la tensione e allontanare il problema: ordina al Dirigente di emanare un’ordinanza fasulla con la quale sospende per sessanta giorni “l’efficacia” delle autorizzazioni già concesse, dispone che si cominci a lavorare alla stesura di un regolamento e organizza per il 4 settembre una falsa conferenza dei servizi
Il primo agosto i consiglieri Abbatiello, Bertini, Garofalo, Passariello e Recupido decidono di portare il problema nel Consiglio Comunale e ne chiedono la convocazione urgente.
ll 4 settembre si tiene la cosiddetta conferenza dei servizi che va poco oltre la sceneggiata: il Dirigente dell’Area Tecnica dice chiaro e tondo che non ha nessuna intenzione di confermare la sospensione oltre i 60 giorni previsti perché non intende reiterare un atto illecito per cui si decide che entro settembre va approvato il regolamento e va fa fatto il piano delle antenne. I rappresentanti dei gestori della telefonia dimostrano la massima disponibilità ma ci tengono a chiarire che un eventuale regolamento impegnerebbe il Comune ma non loro.
Il Consiglio Comunale, che a termini di regolamento deve obbligatoriamente essere convocato entro 15 giorni, viene rimandato a data da destinarsi con un atto proditorio e arrogante della presidenza del Consiglio su richiesta della maggioranza che teme di essere impallinata
Passano i giorni e non viene cavato un ragno dal buco per cui la gente torna a incazzarsi e occupa Via Merolla bloccando il traffico, chiede e ottiene che il Sindaco scenda a parlare e ancora una volta il bambinone acqua e sapone riesce a convincere che tutto va per il verso giusto.
I più motivati fra i manifestanti capiscono che è tutta una presa per i fondelli ma buona parte pensa più comodamente che convenga aspettare e vedere quello che succederà e si spacca (come Liccardo voleva) il fronte della contestazione.
Intanto il Sindaco prende ulteriormente tempo chiedendo il contributo alla stesura del regolamento sia dei gestori della telefonia mobile sia dei comitati e tutti si buttano a studiare, elaborare, proporre. E’ così che passano i 60 giorni, che la sospensione decade e che si arriva a metà novembre quando viene convocato un Consiglio Comunale monotematico
Il Consiglio che non decide e non conclude
Il Presidente convoca un “Consiglio Straordinario e Urgente” per il giorno 20 novembre con il seguente ordine del giorno: “Regolamento Comunale per l’istallazione e l’esercizio di impianti di telefonia mobile. Approvazione stesura finale”. In realtà la proposta di delibera che il Sindaco sottopone alla approvazione del Consiglio è la seguente:
- Approvare lo schema di regolamento ecc.
- Approvare le osservazioni, modifiche e integrazioni… secondo quanto indicato nelle schede tecniche elaborate dall’area tecnica
- Dare mandato all’area tecnica di redigere il testo coordinato mediante le integrazioni e le modifiche ecc.
Dopo aver preso atto che il 20 novembre viene dichiarato “urgente” un Consiglio sull’argomento antenne dopo aver annullato la convocazione già approvata per il 9 settembre, non è difficile notare quale e quanta sia la confusione che alberga nella testa dei nostri amministratori, infatti
- Non viene approvato un regolamento ma “lo schema di un regolamento”
- Si discuteranno e si voteranno alcune decine di integrazioni con risultati tutti da verificare
- Si rimanda il tutto all’Ufficio Tecnico per “redigere il testo coordinato” ma siccome non è l’Ufficio Tecnico che può approvare un regolamento ma il Consiglio Comunale è chiaro che il “testo coordinato” dovrà ritornare in Consiglio che ne approverà la stesura finale.
Ecco come la riunione di Consiglio, che alla fine non delibererà un bel nulla, si trasforma in una chiacchierata-dibattito che poteva tranquillamente essere fatta ai primi di settembre.
Ma intanto Angelo Minimo il Cazzeggiatore ha preso altro tempo mentre i gestori di telefonia mobile continuano a farsi gli affari loro senza alcuna considerazione dei problemi per la salute della gente.