Il Consiglio Comunale del 14 novembre ha approvato alla unanimità la proposta dell’amministrazione che, utilizzando una recentissima disposizione governativa che dà ai Comuni che non siano già passati alla TARES la possibilità di conservare per l’anno 2013 il regime esistente, ritiene che per l’anno che va a chiudersi la spazzatura debba essere pagata con l’ancora vigente criterio della TARSU con un aumento del 2% oltre l’aggiunta dei trenta centesimi per mq. che lo Stato vuole per sé
E’ una buona notizia che evita ai contribuenti maranesi un salasso micidiale che in alcuni casi avrebbe visto punte di aumento anche del 300% e subito si è levato al cielo il peana di un’ amministrazione “saggia e vicina agli interessi dei cittadini” intonato dal Sindaco e da qualche pasionario della maggioranza; noi che siamo costituzionalmente malpensanti sappiamo però che a questa conclusione si è arrivati non in forza della grande sensibilità sociale che Liccardo si vuole accreditare ma per il ritardo che si è registrato nella predisposizione del regolamento TARES e per la seria preoccupazione di una possibile sollevazione popolare per cui, al momento, l’unico effettivo danno prodotto da questa tassa, morta prima di nascere, sono i 5.000 euro spesi per l’acquisto di un software che non verrà mai utilizzato mentre la sopravvivenza in extremis del regolamento TARSU consente per l’ultima volta l’applicazione delle riduzioni (e in questi giorni dovrebbe essere pubblicato l’apposito manifesto) senza il ribaltamento del gravame economico sugli altri contribuenti; sarà poi abilità dell’Assessore Longoni trovare in qualche altra maniera i 400.000 euro a carico del bilancio che servono allo scopo. Intanto portiamo a casa quello che di buono ne viene alla città ivi inclusi i quattro e dispari mesi che vengono consentiti alle famiglie per saldare il tutto
E ancora una volta ci soccorre la saggezza degli antichi che hanno coniato quello strano aforisma incomprensibile per chi non ha mai vissuto in campagna e per il quale “ cade una siepe e si aggiusta una via”.