MAY 19 - CARO AMICO TI SCRIVO, COSI’ TI RACCONTO UN PO’… - Rivela scenari inquietanti la lettera di commiato della Dott.ssa Asfaldo

MAY  19   -   CARO AMICO TI SCRIVO, COSI’ TI RACCONTO UN PO’… - Rivela scenari inquietanti la lettera di commiato della Dott.ssa Asfaldo

 

 

 

 

DA CÀSCINA CON FURORE

Con un gesto inusuale, che conferma la signorilità e la classe che l’hanno fatta apprezzare in questi due anni nei quali ha svolto a Marano il ruolo di Segretario Comunale, la Dottoressa Brunella Asfaldo si accomiata dalla città con una lettera che indirizza agli organi politici, ai collaboratori, alle autorità e ai cittadini per salutare tutti, ringraziare chi con lei ha lavorato fianco a fianco e chiarire anche le ragioni delle sue improvvise e impreviste dimissioni

Si tratta di una lettera che vale senz’altro la pena di leggere per intero (e chi vuole può farlo cliccando qui) soppesando le parole, nessuna delle quali esce per caso dalla penna della Segretaria, e cercando fra le righe quelle verità, nemmeno troppo nascoste nel linguaggio necessariamente formale, che inducono a profonde e inquietanti conclusioni. E’ una lettura che noi abbiamo fatto a beneficio di chi non ha il tempo per approfondire e  condividiamo con i nostri lettori le riflessioni che ne sono scaturite

 

LE DIMISSIONI IMPROVVISE

Con il trasferimento a Cascina, che è un Comune in Provincia di Pisa che conta 48.000 abitanti e si estende per una superficie di circa 70 chilometri quadrati, la carriera della Segretaria fa un notevole balzo in avanti abilitandola all’esercizio della funzione per Comuni capoluoghi di Provincia, ma è questa la ragione principale e unica dell’improvviso distacco da Marano? “Sento il bisogno di precisare - scrive -  che la mia legittima aspettativa di carriera non poteva essere ulteriormente mortificata con la permanenza in un Comune di seconda classe” Impressiona il termine “mortificata” che denota uno stato d’animo che esprime una bella dose di amarezza, ma aiuta a capire quell’ “ulteriormente” che sta a significare che l’opportunità non si è materializzata adesso per la prima volta e che avrebbe potuto essere colta anche più in là come è dato pensare sia successo precedentemente e questo conferma che l’elemento scatenante della decisione non è stato il rischio di perdere un treno che non sarebbe passato mai più ma qualcosa che è successo a livello locale, qualcosa di particolarmente devastante e niente ci sembra tanto devastante quanto l’inqualificabile comportamento tenuto dal Sindaco nell’ultimo Consiglio Comunale (clicca qui)

 

UNA MAGGIORANZA RISSOSA

Nell’elencare le non lievi difficoltà incontrate nell’espletamento del suo lavoro a Marano la Segretaria parla di “difficoltà organizzative, strutturali, finanziarie… conflitti sempre potenzialmente esistenti quando non palesi che non hanno contribuito a rendere semplice il lavoro né facile il conseguimento dei risultati”facendo chiaramente intendere che la continua rissosità degli amministratori e della maggioranza eternamente impegnati in lotte estreme di carattere spartitorio le hanno di fatto complicato la vita e impedito di raggiungere una quantità di risultati

 

UN’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE?

Il rilievo (o l’accusa) più grave e maggiormente preoccupante che la Dottoressa Asfaldo muove nei confronti di Liccardo e soci è nel seguente periodo “ Credo… di aver avuto comportamenti sempre improntati alla massima collaborazione nei confronti del Sindaco e nei confronti della Giunta con cui ho lavorato proficuamente in maniera sempre attenta a comprendere le insidie degli atti e a riportare l’azione amministrativa nell’alveo della legittimità

Un attenta esegesi delle parole sapientemente centellinata dice praticamente che il lavoro più improbo in questi due anni è stato quello di scoprire gli imbrogli nascosti dal Sindaco e dai suoi negli atti che andavano a emanare e nel “riportare” l’azione amministrativa, nata ai limiti o fuori della legittimità, nell’alveo della legalità

Pesa come una montagna un’affermazione di questo tipo che praticamente fotografa impietosamente il modus operandi di una banda di scriteriati dediti all’atto amministrativo con l’idea dell’imbroglio e del saccheggio. E’ chiaro che un’azione continua di controllo e contrasto alla lunga logora e navigare contro corrente sfianca a sfibra anche perché crea necessariamente un ambiente ostile che ti massacra e l’idea di andare  respirare aria pulita si fa necessità

 

OBBIETTIVO RAGGIUNTO

Siamo sempre più convinti che con la presenza di un Segretario particolarmente preparato e convinto del ruolo di custode della legalità le scarpe andavano un po’ strette ai piedi del Sindaco e della Giunta soprattutto per il ruolo di Dirigente interinale dell’Area Tecnica dove gli interessi dei palazzinari (vedi lottizzazione C17), ai quali Angelo Liccardo si era offerto come garante, trovavano ostacoli robusti che potevano essere rimossi solo con l’allontanamento di un soggetto coriaceo come la Asfaldo. Le sue dimissioni, alla fine, sono un importante obbiettivo che l’Amministrazione ha raggiunto e puzzano tanto di sepolcri imbiancati i ringraziamenti e le parole di stima postuma espressi nel comunicato diramato in questi giorni dall’ufficio stampa del Comune

 

ORA A CHI TOCCA?

Immediatamente comprendere le insidie… e riportare nell’alveo della legittimità l’azione amministrativa” tocca al Vice Segretario Dottor Luigi De Biase che le insidie e gli appetiti dei personaggi li conosce già prima che vengano espressi, poi toccherà al nuovo segretario che siamo sicuri il buon Liccardo andrà a scegliere fra i meno preparati e i più accondiscendenti in grado di sostenere e “legalizzare” le mandragole alle quali ora si pensa di poter dare ampio spazio di manovra

 

E’ chiaro che perdere un pilastro come la Dottoressa Asfaldo comporta necessariamente un supplemento di impegno da parte dell’opposizione e uno sguardo in più da parte dei Carabinieri.