Mar 7 PIU EUROPA: ‘A PAZZIELLA MMANO ‘E CREATURE Capìta male e gestita peggio la più grossa occasione mai capitata a Marano

 Mar 7 PIU EUROPA: ‘A PAZZIELLA MMANO ‘E CREATURE Capìta male e gestita peggio la più grossa occasione mai capitata a Marano

Riprendiamo il discorso
Nell’ultimo numero de L’Altra Marano, parlando del programma PIU Europa, abbiamo visto come, per la stupidità, la voracità, l’incapacità e l’inadeguatezza di amministratori e tecnici, dei 29 milioni di euro che l’Europa aveva deciso di dare a Marano in realtà, se tutto va bene, ne riusciamo a spendere solo 12,3 e ne rimandiamo indietro altri 18. Ci eravamo riproposti, inoltre, di tornare sull’argomento per vedere nel dettaglio i singoli progetti ed è quello che ci accingiamo a fare con lo spirito critico di sempre che ci consentirà di cogliere dettagli che ci aiuteranno a capire l’intelligenza con la quale si è amministrato negli ultimi sei anni e in che conto siano stati tenuti presenti i problemi della città
 
Ristrutturazione del Tribunale:
 
Secondo una stima redatta ai tempi in cui fu dichiarata l’inagibilità del tribunale per il recupero statico dell’edificio sarebbero occorsi circa 400.000 euro; fra la somma sborsata dal Comune e i fondi europei sono stati invece appaltati lavori per 3,3 milioni di euro della serie “Vuo' o cuppetto o vuo' o spumone? Chello ca costa 'e cchiù!” Non sappiamo nemmeno se Marano resterà sede di Tribunale; non sarebbe bastato un buon ripristino statico e destinare gli altri 3 milioni a cose più necessarie?
Via Salvatore Nuvoletta:
Si rifanno i marciapiedi e si allarga una strada già larghissima senza aggiungere niente in termini di funzionalità: la strada sarà più bella ma se ne va un milione di euro: era proprio questo quello che mancava?
Caserma dei Carabinieri:
Il Comune ha contratto un mutuo di 3,2 milioni di euro che pagherà con le tasche dei cittadini di Marano per costruire la sede della Compagnia dei Carabinieri ma ci sono due importanti rilievi da fare su questa vicenda
-        Non siamo per niente sicuri che a Marano verrà la Compagnia perché la decisione è legata alla sorte del Tribunale, se non verrà il Tribunale sarà molto difficile che venga la Compagnia: ha senso impegnarsi nell’incertezza con una spesa di 3 milioni?
-        L’edificio viene concesso in proprietà all’Arma; nessuno tifa più di quanto lo facciamo noi per l’arrivo dei Carabinieri, ma non sarebbe bastato concedere alla Compagnia a titolo totalmente gratuito un edificio di proprietà comunale? Visto che spendi i soldi del Comune cerca almeno di aumentare il patrimonio dell’ente anche perché il futuro è nella mente di Dio
Viabilità di raccordo:
L’opera potrebbe migliorare la viabilità complessiva, ma i redattori del progetto non si erano accorti che lungo il tracciato c’era un capannone abusivo salvato dalla acquisizione al patrimonio grazie a una madornale “svista” dell’UTC: bisognerebbe abbatterlo ma non è una cosa che si fa dalla sera alla mattina e probabilmente si va fuori tempo massimo
Restauro del Chiosco di S.Maria degli Angeli:
Spendiamo altri 3 milioni in casa d’altri. Si tratta di un edificio storico molto importante, ma appartiene alla Congregazione dei Francescani e certamente non sarà polo di attrazione per un flusso turistico che difficilmente vedrà Marano nel circuito giusto. Non sono soldi spesi male, ma prima c’erano certamente cose più importanti da fare per migliorare la vita della città.
Parco Urbano:
Il progetto, del costo di 1,8 milioni, aveva come unico ritorno interessante uno svincolo viario che avrebbe alleggerito il caos che verrà a generare la costruzione della sede del Liceo Scientifico (opera inutile nel posto sbagliato); salta tutto perché non ci sono soldi per l’esproprio.
Asse Commerciale:
Prevede la riqualificazione di C.so Umberto, Via Merolla, Corso Europa. Non si sa moltissimo del progetto perché quello definitivo deve essere ancora approvato, ma l’idea di base è un’idea certamente utile soprattutto in riferimento a Corso Umberto: difficile è immaginare come faranno a spendere 2,4 milioni di euro
 
Via G. Pepe:
La spesa prevista è di 2,4 milioni, anche in questo caso assolutamente ridondante e in una buona misura non necessaria. L’opera già appaltata è oggetto di un contenzioso giudiziario fra le imprese che hanno partecipato alla gara.
Area Via San Rocco – Corso Mediterraneo:
Doveva essere un’operazione di puro abbellimento e sarebbe costata 1,2 milioni di euro; non se ne farà di niente perché mancano i soldi per l’esproprio.
Piazzale Dalla Chiesa:
E’ il lavoro che ha fatto venire Striscia la Notizia a Marano: spendiamo la cifra pazzesca di 1.080.000 per la sistemazione esterna di una scuola che non c’è e che se si farà costerà meno di 600.000 euro
Assi stradali del Centro Storico:
Un’altra operazione di puro restyling che sarebbe costata la bellezza di 3 milioni; non succederà niente perché la Regione ha stralciato il progetto
Struttura polifunzionale sull’area del Mercato Ortofrutticolo:
Un’operazione che non si sarebbe mai potuta fare perché bisognava prima spostare il Mercato,cosa assolutamente non realizzabile nei tempi brevi e per la quale, oltre a non sapere ancora dove sarebbe stata trasferita la nuova sede non si sapeva nemmeno chi avrebbe potuto sostenere la spesa; un’idea bislacca messa in campo giusto per impegnare una somma esagerata e che di concreto aveva solo i circa 500.000 euro che si sono portati a casa i progettisti e i tecnici comunali. Giustamente la Regione ha rifiutato il finanziamento.
Via Casalanno e dintorni:
Pura opera di abbellimento che sarebbe costata 1,3 milioni e che non è andata in porto per il taglio operato dalla Regione.
L’improvvisazione e l’infantilismo al potere
Scorrendo l’elenco delle opere progettate, approfittando della manna piovuta dal cielo con i fondi dell’Europa, si hanno due sgradevoli sensazioni: la prima è che ci sia dati alla pazza gioia spendendo a tutto spiano senza ritegno e senza un minimo di criterio nella convinzione piuttosto idiota che si trattasse di soldi trovati per terra e che ci si potessero far passare i migliori sfizi, la seconda è che gli amministratori dell’epoca, con la regia dell’allora assessore al ramo tal Matteo Morra, invece di individuare i punti nodali per un possibile rilancio della città in termini di progresso, efficienza e vivibilità, si siano guardati la punta del naso puntando alle ciliegine da mettere su una torta tutta ancora da impastare; entrambe le sensazioni danno la dimensione di una improvvisazione che sa di infantile e che, purtroppo, ha determinato il destino di Marano per troppo tempo creando danni inconcepibili e, come nel caso di PIU Europa, buttando letteralmente alle ortiche opportunità storiche.
Un’idea per tutte: non sarebbe stato intelligente approfittare dell’occasione per realizzare un’opera della quale non si può più fare a meno come la costruzione di una vera e propria casa comunale nella quale si accentrino tutti gli uffici, tutte le funzioni amministrative e le attività istituzionali.
Attenti a scegliere il capo stazione
Passerà mai più per Marano un treno carico di euro come quello del PIU Europa dal quale fare scaricare dalle nostri parti il pacchetto di milioni occorrenti perché anche Marano abbia una Casa Comune?

Caso mai passasse facciamo molta attenzione che non ci siano a scaricarlo capi stazione del tipo Perrotta- Morra per non rischiare di fare le stessa miserevole fine.

Mauro Bertini