LOCULI : IL RIFIUTO DEL COMMISSARIO

Il nostro consiglio: sospendiamo i pagamenti

La farsa

La farsa di una disponibilità risultata poi solo di facciata ci aveva fatto sperare che ci sarebbe stato un incontro con il capo dell’Amministrazione Comunale che avrebbe finalmente fornito le risposte alle domande che gli acquirenti dei loculi pongono senza riscontro da maggio 2012

Non è andata così: con l’arroganza di sempre la Commissaria si è rimangiata la promessa  e ha rimandato ogni risposta a un comunicato che il custode giudiziario (perché non lei?) ha pubblicato sul sito del Comune

 

Avevamo chiesto al Commissario

-        di sapere come e in che misura erano stati impegnati i soldi già versati

-        di sapere con quali soldi si pensa di continuare i lavori

-        di conoscere i dettagli del progetto

 

Risponde invece il Custode Giudiziale con un comunicato che dice:

“Va tutto bene…il cantiere è aperto…i lavori proseguono…la fideiussione non c’è ma non preoccupatevi perché siamo persone serie…abbiamo speso solo 453.609 euro e non vi diciamo come…facciamo tutto nella massima trasparenza anche se non vi facciamo sapere niente…portate i soldi se volete i loculi…FATE ATTENZIONE A QUELLO CHE DITE PERCHE’ VI DENUNCIAMO!!!”

 

Non ci piace

Non ci piace un Commissario che si rimangia gli impegni e non si assume in proprio la responsabilità delle risposte, non ci piace che ci vengano date risposte che niente hanno a che vedere con le richieste che abbiamo fatto, non ci piace che ci minaccino di denunce e querele solo perché vogliamo sapere

 

Un’ altra importante considerazione.

Fra poco più di due mesi Marano avrà finalmente un nuovo Sindaco che potrebbe avere un’idea migliore per portare avanti i lavori, un Sindaco con il quale sarà possibile parlare e confrontarsi e che potrebbe rimettere in discussione tutte le clausole vessatorie di un bando fatto tutto a vantaggio dell’impresa: perché non rimandare ogni decisione alla nuova amministrazione?

 

 

Il Commissario ci denuncerà per questo manifesto?

 

                                                                                         L’Altra Marano

Marano, 4 marzo 2013