Mar. 4 MARANO COME BAGDAD Camel Trophy fra le buche delle strade colabrodo

 Mar. 4 MARANO COME BAGDAD Camel Trophy fra le buche delle strade colabrodo

Impercorribili
La vita dei cittadini di Marano, già complicata per i mille e passa problemi che giorno dopo giorno si devono affrontare per la crisi che morde di brutto le famiglie e che viene significativamente aggravata per la quasi totale mancanza di servizi, per il fatto che il Comune da ormai 10 mesi è amministrato da un commissario straordinario che dei problemi della gente non se ne potrebbe fregar di meno e che si preoccupa solo di quelle cose che possano arricchire il  suo palmarès, è diventata una vera e propria angoscia per l’incredibile stato di dissesto delle strade che si sono trasformate in un autentico tormento per i malcapitati che, costretti a muoversi con la macchina, non riescono, e non possono riuscirci, a scansare le innumerevoli e insidiose buche che hanno trasformato le strade cittadine, e ancor più quelle di periferia, in un vero e proprio colabrodo Una autentica manna per gommisti e meccanici che finalmente rivedono un po’ di lavoro ma un pericoloso salasso per gli automobilisti che devono mettere mano al portafoglio quasi quotidianamente quando non possono fare a mano di usare l’automobile.
Non ci sono soldi
E’ una canzone che è diventata la colonna sonora di quel film brutto e scalcinato dal titolo “Vivere a Marano ai tempi del Commissario” che i cittadini stanno ormai sciroppandosi da troppo tempo e a forza di sentirsela suonare e cantare sono a quasi arrivati a convincersi che, siccome senza soldi non si cantano messe, è inutile dannarsi l’anima più di tanto perché se questa è la croce vediamo di portarcela dietro arrancando alla meglio
Non ci sono soldi per pagare l’assicurazione che potrebbe manlevare il Comune dall’obbligo di rimborsare i danni, non c’è un’assicurazione disponibile a farsi carico del rischio perché le condizioni delle strade lo rendono praticamente insostenibile, non c’è nemmeno la possibilità per tutti di fare causa al Comune sia perché i giudizi costano sia perché anche vincendo in giudizio non c’è modo di costringere a pagare un ente che non può nemmeno essere pignorato per il rosso fisso dei suoi conti bancari.
Che fine hanno fatto gli 8,9 milioni di euro incassati con l’IMU?
Un fiume di soldi è arrivato del tutto inaspettato nelle casse del Comune ma pare che sia stato prosciugato senza che la città se ne rendesse nemmeno conto. Il fatto che al governo di Marano ci sia un Commissario integerrimo ci risparmia i dubbi che ci sarebbero venuti se invece avessimo avuto un sindaco del tipo degli ultimi due che ci siamo scelti ma anche i commissari devono rendersi conto che non basta far quadrare i bilanci, che la città deve sopravvivere anche dopo di loro e che non sarebbe male spendere qualche spicciolo per migliorare la vita dei cittadini che, in fin dei conti, sono la ragione per la quale esistono le istituzioni
Rassegnarsi è un delitto
Il fatto che fino a oggi gli sfortunati automobilisti di Marano non siano andati oltre a qualche stizzosa imprecazione non depone bene nei confronti di una cittadinanza che, se ha fatto lo sbaglio di scegliere amministratori incapaci, non è detto che debba rassegnarsi a pagarlo a qualunque prezzo e a tempi infiniti: ci sono diritti sacrosanti che vanno difesi con temperamento e decisione perché “chi pecora si fa il lupo se lo mangia” e quando la pecora si rassegna a fare la pecora anche un topolino riesce a fare lupo.
Mobilitiamoci
Abbiamo deciso di offrire a tutti la possibilità di tirare fuori gli attributi e di farsi sentire per pretendere che le strade siano almeno percorribili e stiamo organizzando una manifestazione cittadina che costringa il Commissario a mettere mano alla tasca e decidersi a sistemare la viabilità cittadina con urgenza e con criterio.
Noi ci stiamo attrezzando ma per ottenere il risultato occorre il concorso di tanti: se hai letto questo articolo, se hai una macchina che bene o male riesce ancora e camminare e se, soprattutto, non ti va di subire soprusi seguici nei prossimi giorni e fai PASSAPAROLA
.Mauro Bertini