Mar 31 TUTTA UN’ALTRA STORIA… - I tredici anni che avevano cambiato Marano
Premessa
La storia di Marano non è solo storia di malavita ma anche storia di vita, storia di un riscatto avviato, storia di una città che ha avuto l’occasione di mettere in campo potenzialità insospettate, è riuscita a recuperare ritardi abissali, a portarsi all’altezza dei tempi e proiettarsi verso un futuro di eccellenza. E’ storia vera, trascorsa in un quotidiano che, nel suo scorrere normale, non ha consentito a chi l’ha vissuta di percepirne la portata ma che prende forma e si delinea in tutta la sua concretezza se si ripercorre a distanza di tempo e, partendo da quello che eravamo, si riscopre quello che eravamo stati capaci di diventare e si riesce anche a capire quello che abbiamo perduto da quando questo percorso si è interrotto con il ritorno a quella “paesanità” che è la madre di tutti i mali (clicca qui se vuoi saperne di più sul termine “paesanità”).
Continuiamo a raccontare la storia di quell’ altra Marano riproponendo in varie puntate il resoconto alla città fatto alla fine dei tredici anni di amministrazione Bertini e consegnato a tutte le famiglie in un libretto denso di cose.
Due importanti precisazioni: la storia fotografa lo stato dei fatti a marzo 2006 e ovviamente non tiene in conto il fatto che dopo sono passati Perrotta, Cavallo e qualche commissario.
Per facilitare la lettura in termini storici, ogni puntata è divisa in due parti, una intitolata “Come era” che viene scritta in corsivo , l’altra che si intitola “Come è oggi” e racconta come stavano le cose a marzo 2006.
LA MACCHINA COMUNALE – Continua
“Per cogliere nel dettaglio le innovazioni andiamo a descrivere lo stato di partenza e quello attuale dei singoli comparti.
- Area Dirigenziale per gli Affari Generali
COME ERA
Si trattava di una delle poche ripartizioni affidate a una delle tre VIII qualifiche di cui disponeva l’Ente con funzioni fondamentalmente di Ufficio di Segreteria e gestione del personale, sopravvedeva fra l’altro all’ufficio Gare e Contratti.
COME E’ OGGI
Oggi l’Area Amministrazione Generale è un’area gestionale di grande respiro cui presiede un Dirigente e alle quale afferiscono quattro settori o ripartizioni ognuna delle quali ha una sua storia e una sua evoluzione
- Settore Affari Generali
Al capo settore fanno riferimento uffici di vario tipo quali l’Ufficio protocollo, l’Ufficio Personale, l’Ufficio per le Attività economiche ecc.
- Settore Legale
COME ERA
Si tratta di un settore che non esisteva assolutamente, i carteggi venivano raccolti da dipendenti senza nessuna qualifica specifica e spesso se ne perdeva miseramente ogni traccia . Il Comune si avvaleva di alcuni consulenti esterni non molto interessati al risultato favorevole per l’Ente; i Commissari straordinari portarono con loro un insigne avvocato (l’Avv. Zampaglione) per il quale ci siamo trovati parcelle da pagare per 1,500 milioni di lire
COME E’ OGGI
Attualmente l’Ufficio Legale è un vero e proprio settore presieduto da un avvocato, collaborato da un consulente interno e da personale amministrativo; il Comune si costituisce con proprio personale legale nella maggior parte delle cause civili e si avvale, per la cause di carattere amministrativo, della consulenza dello studio Marone (al quale si deve, fra l’altro, unitamente al Prof. Abbamonte, la vittoria al TAR nella causa contro lo scioglimento del Consiglio Comunale).
Al Settore Legale fa capo l’Ufficio Gare e Contratti
- Settore Servizi Sociali
COME ERA
Era costituito da due assistenti sociali e esauriva il suo lavoro nel disbrigo delle pratiche burocratiche e nell’assegnare contributi alle famiglie indigenti per importi che complessivamente non superavano la somma di 150 milioni di lire all’anno.
COME E’ OGGI
Oggi è un settore importante, assegnato a un caposettore e articolato in tre uffici; ha un organico interno di 16 unità e usufruisce della collaborazione continuativa di almeno altre 20 unità per il segretariato sociale, l’assistenza scolastica e il tutoraggio.
E’ un settore che risponde in pieno sia alle attese programmatiche della Amministrazione che alle esigenze espresse dalla città; se n e parlerà più diffusamente in seguito
- Settore demografico
COME ERA
La gestione del tutto manuale degli incartamenti, una certa abitudine alle raccomandazioni davano come tempo medio di attesa per un certificato un periodo di almeno sei giorni dalla richiesta.
COME E’ OGGI
Si tratta oggi di un vero e proprio settore presieduto da un caposettore e articolato in vari uffici. Le modifiche legislative e i miracoli dell’informatica consentono una risposta in tempo reale e assolutamente priva di errori.
Marano è inserita fra i Comuni di sperimentazione per la carta di identità elettronica
- Area Dirigenziale Economica e Finanziaria
COME ERA
Era affidata alla competenza, alla buona volontà e allo spirito di servizio di una quinta qualifica ( il mitico ragioniere Vittorio Napoli) sulle cui spalle gravava ogni responsabilità; collaboravano con lui tre ragionieri e tre applicati; tutti dovevano destreggiarsi con un inaffidabile sistema manuale in un mare di numeri.
COME E’ OGGI
Oggi è una vera e propria Area Dirigenziale alla quale è preposto un Dirigente e alla quale afferiscono il SEF (Servizio Economico e Finanziario) e l’Ufficio Tributi.
Il SEF è retto da un caposettore collaborato da due istruttori amministrativi , tre ragionieri e vari applicati; è un settore che, per quanto ormai affidabile anche grazie ai sistemi informatici, è ancora sottonumerario.
Al Settore Tributi, retto da un caposettore, afferiscono l’Ufficio ICI, l’Ufficio Tarsu e l’Ufficio Acquedotto e dispone di un organico di 22 unità.
- Area Dirigenziale Tecnica
COME ERA
Tutto il comparto tecnico era costituito da tre geometri a uno dei quali era conferita la responsabilità dell’Ufficio: collaborati da cinque amministrativi, 5 operai fontanieri e una squadretta di operai per le manutenzioni; dovevano curare i lavori pubblici, le manutenzioni e l’urbanistica; quest’ultimo settore lavorava in media con un ritardo di circa due anni le pratiche di concessione edilizia.
COME E’ OGGI
Il comparto tecnico è quello che ha avuto l’evoluzione più consistente.
Al vertice c’è un Dirigente al quale afferiscono due distinti settori
- Lavori pubblici: l’Ingegnere caposettore ha a disposizione 36 persone articolate in due distinti uffici (Lavori Pubblici e Manutenzioni) con sei geometri, 5 amministrativi, 24 fra capi-operai, operai e fontanieri, Nel periodo amministrativo del quale ci stiamo occupando l’Ufficio Tecnico ha gestito più di 150 opere pubbliche
- Urbanistica: all’Architetto caposettore si riferiscono gli uffici Urbanistica e Igiene Urbana nei quali sono distribuite le 20 persone afferenti al settore di cui 7 fra architetti, ingegneri e geometri: le pratiche attinenti le autorizzazioni a costruire oggi si completano in 60 giorni.
Per completare l’assetto dell’UTC occorrerebbe strutturare un terzo settore dedicato all’assetto del territorio interamente dedicato alla salvaguardia dell’igiene, della salute e del verde.
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Area dirigenziale Vigilanza
COME ERA
Il Corpo della Polizia Municipale (croce e delizia di ogni amministrazione) era complessivamente composto da 26 agenti oltre il Comandante senza quadri intermedi: ci si muoveva con mezzi di fortuna e senza poter disporre nemmeno della radio
COME E’ OGGI
Sono stati assunti con un solo concorso 27 Vigili Urbani che hanno seguito un corso di addestramento presso la scuola di Polizia Municipale di Benevento portando a 54 unità l’organico complessivo; sono stati inseriti tre ufficiali mentre per uno nuovo è in corso il bando di mobilità. Con i corsi concorsi per le progressioni verticali 7 agenti verranno promossi ufficiali creando così la catena di comando che fino a oggi è mancata. Il comando è fornito dei mezzi più moderni in numero assolutamente sufficiente: dispone infatti di 8 automobili, un Ufficio Mobile, 8 motociclette di cilindrata 750 e 6 scooter oltre un furgone; è stato ripristinato il sistema radio con 20 radio-portatili, due strumenti Autovelox per il rilevamento della velocità degli autoveicoli.
La nuova sede di Corso Europa è stata progettata e costruita per la massima efficienza del comparto.
Le due sedi distaccate di Torre Caracciolo e San Rocco invece non hanno raggiunto lo scopo per il quale sono state istituite così come non si è riusciti a istituire il Vigile di Quartiere.
- L’Ufficio di Protezione Civile
COME ERA
Le funzioni di Protezione Civile erano demandate in maniera del tutto impropria e improvvida a un gruppo di giovanotti e ragazze in divisa paramilitare guidati da ufficiali autonominati che svolgevano fondamentalmente il ruolo di contorno nelle cerimonie ufficiali; nel Nucleo Comunale di Protezione Civile in pratica si esauriva tutta la capacità di intervento del Comune nel campo della protezione civile; funzione per la quale non era mai stati costituito un Ufficio Comunale.