Mar 28 …E ALLORA DAI, LE COSE GIUSTE TU LE SAI… …E ALLORA DAI, DICCI PERCHE’ TU NON LE FAI Il programma del Centro Sinistra: le parole e i fatti
Giorgio Gaber maranese ante litteram

Lo specchietto per le allodole
Il bandolo di questa matassa che ogni giorno che passa si ingarbuglia sempre più sta in mano a partiti (PD in testa) e soggetti (Morra-Simioli) che dei problemi della città, dei programmi e dei progetti non se ne potrebbero fregar di meno ma che devono comunque dare dei contentini a quelle figure di contorno dalle quali non possono prescindere se vogliono portare a casa il risultato che si sono prefissati e allora imbastiscono quella “carta di intenti” che SEL richiede a gran voce per giustificare (con una buona dose di ipocrisia) la sua adesione a questa insana accozzaglia e la imbastiscono di tutte le parole d’ordine care al partito di Vendola e spianano la strada al ritorno dei transfughi dell’IDV che avevano abbandonato la casa del padre prendendo a pretesto la mancanza di un programma e che, dopo aver provato senza esito a accasarsi presso altre coalizioni (tipo L’Altra Marano), hanno dovuto piegare la libretta e ritornare da dove erano venuti nonostante gli epiteti volgari e grossolani ( “sei una latrina”) con i quali erano stati accompagnati alla loro usci
ta. Chissà poi che tanti buoni propositi non “convincano” anche Italia Popolari a ritornare sui suoi passi e a ripescare l’inutile pattuglia di Marano Nova. Ci sono poi i cittadini che dovranno andare a votare ai quali, comunque, qualche buona intenzione è sempre opportuno ammannirla, chissà che qualcuno non ci creda veramente?

Le parole e i fatti
Che direbbero i nostri affezionati lettori se la celebre Bettina di sotto i tre ponti scrivesse un trattato sui valori della verginità? Noi crediamo che le stesse cose le direbbero se si andassero a leggere questa appassionata carta di intenti sapendo che è a scriverla sono state le stesse persone che hanno governato Marano negli ultimi sei anni e noi, per evitare che si debbano mortificare nel sentirsi presi per scemi andandola a leggere, abbiamo pensato di preparare una sintetica miscellanea di fatti che contraddicono spudoratamente le parole e andiamo di seguito a riportare alcuni elementi, fra i tanti, che ci sono sembrati i più esemplificativi indicando in corsivo i punti presi letteralmente dal programma e richiamando a seguire i fatti che li smentiscono.
I rifiuti. “Puntare al 70% di differenziata.” A oggi, dopo tre anni dal lancio con una campagna di “sensibilizzazione” che è costata centinaia di migliaia di euro con i quali si sono favoriti una quarantina di amici e dopo aver fatto assumere in maniera completamente lottizzata 45 nuovi operatori aumentando di circa 2 milioni all’anno il costo del servizio, la raccolta differenziata a Marano non raggiunge il 15%. Questo è il risultato prodotto da loro in tre anni
“Bonificare le discariche abusive”: la prima discarica abusiva l’ha fatta il sindaco Perrotta che per questo è sotto processo ed è quella che ha dato il pretesto per la mega discarica di Chiaiano. Ci si può fidare?
Ambiente e territorio. “acquisizione del bosco della Salandra” visto che non c’è una lira (siamo al dissesto di fatto) perché non salvaguardare il verde esistente evitando altro consumo del territorio?
“Ridurre drasticamente le cubature nelle zone edificabili del vecchio Piano Regolatore”: con il nuovo Piano Regolatore NON ESISTONO più zone edificabili (vedi Consiglio di Stato)
Lavoro e sviluppo. “valorizzare l’area PIP”: ci sono 32 capannoni industriali realizzati e completi a Via Canonico Migliaccio ma non possono essere messi in funzione perché i casini combinati dalla Giunta Perrotta nell’esecuzione del progetto non consentono di procedere al collaudo: un’occasione storica per creare occupazione persa per l’insipienza del PD e dei suoi alleati.
“Ampliamento delle aree destinate agli insediamenti produttivi”: con la crisi le fabbriche si chiudono, purtroppo, e non si aprono; ma prima vogliamo mandare a regime il PIP?
“il piccolo commercio va favorito e sostenuto”: sono loro che hanno tentato di appezzottare il SIAD per consentire l’insediamento di nuove strutture per la grande distribuzione, fortunatamente bloccati in Consiglio Comunale
Trasporti e reti di comunicazione. “dobbiamo migliorare i collegamenti esistenti”: i lavori per il Micrometrò (tram rapido Villaricca-Piscinola) erano già stati messi a gara; l’amministrazione Perrotta HA PERSO IL FINANZIAMENTO già assegnato di 28 milioni e ora pare abbiano definitivamente abbandonato anche l’idea, però ogni tanto parlano di funivia.
“favorire le esigenze di lavoratori e studenti pendolari”: però non hanno mosso un dito quando il commissario ha annullato l’abbonamento agevolato
“rendere disponibile un WI-Fi pubblico”. Hanno dimenticato che sono stati spesi 50.000 euro per le tessere gratuite che non sono mai state distribuite?
Tributi e finanze. “Acqua pubblica”: anche noi vogliamo che l’acqua sia pubblica, ma vorremmo anche che gli utenti fossero tutti uguali: perché si sono rifiutati in Consiglio Comunale di rivedere la banche dati dove ci sono 2.500 famiglie che pagano meno di 10 euro all’anno?
“Il bilancio Comunale sarà l’espressione più alta di questi (?) principi”: tutto qua? Non una parola su come hanno fatto a dilapidare tutte le risorse comunali; non una parola di come pensano di risanare il deficit; non una parola su IRPEF, IMU ecc.
“istituiremo spazi e ruoli di effettivo controllo” C’è stato per tutto il periodo Perrotta il black out più assoluto su tutti gli atti amministrativi, Pitocchi e Gagliardi non hanno mai pubblicato una determina sull’albo pretorio e il Dirigente dell’Area Tecnica aveva istituito un albo pretorio parallelo: se riuscivi a avere una notizia partiva la caccia alla “talpa”
“Cureremo l’integrazione sociale fra italiani e persone di origine straniera” Con Perrotta si è riscoperto che “‘o paese è ‘do paesano” e chi non è maranese di almeno 10 generazioni è “immigrato”, con Cavallo se non eri di Piazza Pergola non avevi diritto di cittadinanza
“Adotteremo i 10 punti su legalità e partecipazione”: tutte le gare bandite nell’epoca Perrotta sono state regolarmente assegnate a trattativa privata e pilotate; ci sono stati consiglieri comunali che oggi sono punti di riferimento della coalizione di centro sinistra che hanno vinto appalti comunali con banali prestanome, si sono fatti assumere parenti, amici e conoscenti nella Teleservizi, nell’Enerambiente, nelle ditte di manutenzione…si sono lottizzati tutti gli incarichi di PIU Europa …si sono istituiti albi comunali pubblicandone il bando il venerdì e dichiarandolo chiuso il lunedì successivo …sono quelli che hanno fatto tutto questo che oggi firmano la carta di intenti.
Legalità e rappresentanza. “chiediamo non siano candidate persone rinviate a giudizio”: a chi lo chiedete? E se non sono rinviate a giudizio ma sono emeriti imbroglioni come tanti consiglieri che si sono fatti i fatti loro e ora si ricandidano con voi? Ci spiegherete prima o poi perché non si è fatta la scuola di Largo Dalla Chiesa? Perché non si è provveduto all’abbattimento degli abusi che hanno invaso l’area del Convento di S. Maria degli Angeli e per i quali si perdono altri 3 milioni di finanziamenti PIU Europa…?
Noi ci fermiamo qui
Perché l’articolo si è fatto troppo lungo e perché ci sembra ci siano elementi più che sufficienti per giudicare questa tanto decantata “carta di intenti” come una bufala senza costrutto che potrà servire a soggetti e partiti che vogliono sembrare duri e puri per nascondersi dietro al dito del pezzo di carta ma che non può certamente avere la pretesa di essere presa sul serio da chi sa, e la maggior parte dei cittadini lo sa, come stanno effettivamente le cose.
Taglia e incolla
Noi abitiamo a Marano di Napoli, ma in Italia città e paesi che si chiamano Marano ce ne sono altri sette; vedendo quanti “taglia e incolla” (li evitiamo per brevità) si incontrano scorrendo lo scritto si ha netta la sensazione che chi ha redatto il documento abbia sbagliato Marano, se non è così si tratta certamente di qualcuno che ha una considerazione davvero miserevole dell’intelligenza degli abitanti della nostra città.
Mauro Bertini