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MAR 23 - CON IL TRUCCO E CON L’INGANNO e le antenne spuntano come funghi
LICCARDO NON SARÀ UN PO’ CODARDO?
Vale la pena ripercorrere la storia delle antenne di radiofrequenza a Marano perché è la storia che più di tante altre racconta di un Sindaco pavido, incapace di prendere di petto i problemi, di sostenere a viso aperto il confronto con la sua gente e tanto ma tanto meschino e infingardo da raggirare con mille trucchi e mille inganni chi si stava organizzando per il problema casa, chi per il problema lavoro, chi per le fogne della Collina portando regolarmente tutti a sperdere per vicoli e rigagnoli senza mai dire un “no” e senza mai dare una soluzione ma semplicemente affidando al tempo il compito di sedare i tumulti e sciogliere le adunate…sediziose
UN STORIA LUNGA UN ANNO CON SFOTTÒ FINALE
Chi vuole conoscere nel dettaglio lo svilupparsi di questa incredibile telenovela può andarsi a rileggere il blog del 19 novembre (clicca qui), chi invece si contenta della sintesi deve solo continuare a leggere.
Era luglio 2014 quando gli abitanti della zona di San Rocco videro spuntare dal nulla una quantità di antenne gigantesche, si organizzarono in molti e decisero di lottare, con l’atteggiamento bonario di chi ti dà ragione ma pensa di prenderti per il culo il Sindaco “ordinò” al Dirigente dell’Area Tecnica di emettere una ordinanza fasulla con la quale si sospendeva per 60 giorni (eravamo nel periodo delle ferie estive) e fissò per 4 settembre una sceneggiata che chiamò “conferenza dei servizi” nella quale si stabilì che senza nessuna possibilità di defezione entro settembre si sarebbe approvato il regolamento comunale delle antenne, nell’attesa si calmarono i bollenti spirito; il primo agosto i Consiglieri Abbatiello, Bertini, Garofalo, Passariello e Recupido chiesero la convocazione straordinaria e urgente del Consiglio Comunale per discutere entro 15 giorni dell’argomento; con un colpo di mano orchestrato dai Consiglieri di Forza Italia con la complicità del Presidente del Consiglio la seduta del civico consesso, contro ogni legge e ogni regolamento, fu rimandata a data da destinarsi. Segue una manifestazione popolare che si conclude con un incontro con il Sindaco il quale riesce ad ammansire la folla assicurando che tutto il problema si sarebbe risolto con l’elaborazione del fatidico regolamento alla cui stesura sarebbero stati chiamati a collaborare proprio i rappresentanti dei comitati.
Investiti da un compito tanto importante i più agguerriti fra i manifestanti si buttano a pesce a studiare leggi, norme, codici e codicilli per preparare il regolamento più innovativo del mondo e si lasciano prendere talmente la mano dal gioco che quando il 20 novembre si riunisce il Consiglio per approvare il regolamento sono proprio i rappresentanti dei Comitati a chiedere un rinvio per perfezionare lo studio e la decisione di rinviare il tutto è stato l’ultimo momento in cui a Marano si è parlato di antenne.
In questi giorni però con la velocità del fulmine e nel silenzio di tutti sono spuntate d’incanto ben quattro antenne delle quali tre proprio nella zona di San Rocco che è quella che si era ribellata con maggior vigore e con la più accesa determinazione ma pare che ancora una volta la via lunga se la siano mangiata i serpi: nessuno si è fatto vedere, nessuno si è fatto sentire, tutto tace e le antenne sorgono: che stiano ancora studiando il regolamento o hanno funzionato i contatti sotto banco, gli ammiccamenti bonari, i ricordi di favori fatti e il fatidico “poi, se hai bisogno, cumpariè, a disposizione”?
IL REGOLAMENTO COME SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE
In realtà il “Regolamento Comunale per l’installazione e l’esercizio di impianti di telefonia mobile “ è un atto unilaterale di cui il Comune si dota ma che di fatto non ha alcun effetto impositivo nei confronti dei gestori di telefonia che sono ampiamente abilitati a fare quello che vogliono da una legge nazionale, ma nel caso specifico di Marano è stato utilissimo al Sindaco per allentare la tensione, allungare oltre misura i tempi e per sfaldare la compattezza dei gruppi contestatori che si sa che troppo spesso non reggono al logoramento del tempo e della sostanziale inefficacia del tanto decantato regolamento è dimostrazione evidente il fatto che il regolamento non è più nemmeno stato portato in Consiglio Comunale e le antenne invece hanno ripreso a proliferare indisturbate.
IL SISTEMA-LICCARDO
Sfuggendo ogni volta al confronto e spostando sempre il problema più avanti, dimostrando una benevola disponibilità e accondiscendenza in tutte le circostanze, senza mai risolvere nulla, alla fine si è venuto a instaurare un vero e proprio “sistema-Liccardo”, un sistema che in parte mutua dal suo atteggiamento spontaneamente ambiguo che gli consente di sembrare quello che sta con te mentre in realtà ti prepara il bidone, in parte riesuma un vecchio metodo che era quello di far arrivare gli avvertimenti opportuni, nella maniera opportuna, a chi si agitava più degli altri e infine recupera il comportamento rigorosamente doroteo che è quello di fare diventare ogni diritto un favore per cui pesa molto nel disfacimento di ogni velleità rivendicativa il fatto che prima o poi potresti averne bisogno del Sindaco, meglio tenerselo amico.
E così quelli che si stavano organizzando per l’emergenza-casa hanno avuto un bando per l’assegnazione di alloggi che non ci sono ma l’aver presentato la domanda già disinnesca la rabbia rivoluzionaria, così è successo che quando un nutrito gruppo di disoccupati ha cominciato a organizzarsi per il problema del lavoroe sul tema è stato organizzato un Consiglio Comunale monotematico il Sindaco, pochi giorni prima del Consiglio, ha offerto lavoro nel cantiere di Santa Maria degli Angeli ai più facinorosi e la protesta si è sfaldata, così agli abitanti esasperati di Torre Caracciolo è stato dimostrato il massimo interessamento per il problema della fogne assicurando finanziamenti che non ci sono e che non si stanno nemmeno cercando; è il sistema di chi non ha le palle per affrontare e risolvere i problemi ma ha la faccia come il culo e riesce comunque a ingannare sfacciatamente e spregiudicatamente il suo popolo offendendone anche l’intelligenza.
IL CONSIGLIO LO CONVOCA L’OPPOSIZIONE
Se non altro per restituire la dignità al Consiglio Comunale e per mettere in evidenza la pochezza e la cialtroneria di chi ci amministra i Consiglieri di Opposizione hanno convocato una seduta straordinaria e urgente per approvare comunque il Regolamento Comunale, la seduta si terrà giovedì 26 alle 18,30 effettive e così avrà fine la squallida pantomima