Mar 22 - LA VASCA DEI CAPITONI - La politica paesana in continuo movimento sul fondo della vasca

Mar 22 - LA VASCA DEI CAPITONI - La politica paesana in continuo movimento sul fondo della vasca

La vasca dei capitoni

Erano alcuni giorni che stavamo cercando un titolo per un articolo che avevamo in animo di scrivere per raccontare quello che sta avvenendo nella politica nostrana dove, da un pò di tempo a questa parte, si assiste a un tourbillon di spostamenti talmente continuo e talmente irrequieto da mandare in crisi l’occhio di chi vorrebbe capirci qualcosa

Ne abbiamo trovato uno che ci sembra calzi a pennello quando, camminando fra i tendoni e gli ombrelloni di un mercatino, ci siamo soffermati a osservare quello che succedeva nella vasca delle anguille dove una quantità di invertebrati, indistinguibili l’uno dall’altro, strusciavano in moto continuo  e senza meta sul fondo andando inevitabilmente a urtare contro le basse sponde del recipiente per girarsi e cominciare da capo

E’ questo quello che ci sembra stia avvenendo nella politichetta maranese dove si assiste a un brulicare indistinto di gente che si muove come fosse tarantolata, senza una meta precisa, senza mai staccarsi dal fondo e senza nessun anelito di uscire dal ristretto cerchio di una vasca dai bordi bassi, molto bassi; per vedere se i nostri affezionati lettori condividono l’allegoria proviamo a narrare quello che succede

 

La mutazione genetica del quadro politico

Praticamente del quadro politico uscito dalle urne non esiste più traccia, le linee di demarcazione fra maggioranza e opposizione sono saltate, i posizionamenti di partenza sono un lontano ricordo e tutti, proprio tutti, continuano a giurare che si stanno dannando l’anima “nell’interesse della città” con l’unica non proprio insignificante precisazione che dei problemi della città sono rimasti veramente in pochi a preoccuparsi

L’UDC passa all’opposizione. A pochi giorni dalle elezioni finiscono gli amorosi sensi fra la maggioranza e i due consiglieri che in quota UDC erano stati eletti nella lista civica Piazza Pulita e Vincenzo Passariello e Lorenzo Abbatiello accusano di scarsa collegialità i compagni di cordata e passano direttamente all’opposizione

 

 

Nasce il Gruppo Consiliare Forza Italia. A conclusione del primo round dello scontro Di Guida-Liccardo, al quale è stata opportunamente posta la sordina in vista delle elezioni europee, tre dei quattro sostenitori delle posizioni del Consigliere Provinciale (Angela Di Guida, Dino Pellecchia e Raffaele De Biase) costituiscono un nuovo gruppo che porta con sé il marchio nazionale di Forza Italia (e poi vorrebbero convincerci che è pace fatta!...)

 

 

Il Sindaco finisce in una lista civica. Con questa mossa, oltre a sanzionare la frattura, succede che il Sindaco con un piccolo manipolo di fedelissimi  si trova infilato in una lista civica visto che il PDL è sparito dall’orizzonte nazionale

 

 

 

Nasce il partito di Alfano. A Mario Granata, Castrese Alfiero e Concetta Astarita vanno stretti i partiti di appartenenza e costituiscono il Nuovo Centro Destra e questo è successo qualche mese fa

 

 

 

 

 

Alfiero fa marcia indietro. A Castrese Alfiero non piace più la compagnia, raccoglie i suoi bagagli e ritorna nel PDL tutto culo e camicia con il Sindaco lasciando nelle peste Granata e Astarita che prima o poi dovranno accasarsi diversamente

Scoppia il casino fra Liccardo e Di Guida e si frantuma buona parte dell’opposizione dove un buon numero di consiglieri vanno a costituire le truppe di rincalzo pronte a intervenire alla bisogna in soccorso al Sindaco.

 

 

Migliaccio cambia sponda. Decisamente convinto che questa amministrazione debba andare avanti Franco Migliaccio, che pure aveva sposato il programma de L’Altra Marano decisamente antagonista a quello di Liccardo, salta il rivoletto di demarcazione e passa all’altra sponda

 

Tagliaferri taglia con Palladino. Le prime avvisaglie si erano avute quando con la sua provvidenziale assenza salvò la Giaccio da una sfiducia conclamata da parte del Consiglio, ora le posizioni si sono chiarite: Marco Tagliaferri abbandona l’IDV e passa fra le truppe di rincalzo;

 

 

 

Coppola Pasquale approda nel PD. Anche Pasquale Coppola abbandona al suo destino quello che aveva sostenuto come candidato sindaco e migra verso il Partito Democratico dove non si sa con quanto entusiasmo lo stiano accogliendo visto che rischia di andare a fare il terzo incomodo fra due gruppi che sono in lotta fra loro con il coltello fra i denti

 

 

Palladino in mezzo al guado. Persa tutta la truppa Michele Palladino per il momento si è messo in stand by strizzando però l’occhio alla maggioranza in considerazione del fatto che la ricomposizione di un quadro che lo veda in futuro nelle vesti di candidato sindaco risulta quanto mai improbabile

 

 

 

 

 

Ovviamente siamo solo agli inizi, i capitoni, se la cosa va avanti, continueranno certamente a agitarsi sul fondo della vasca

 

 

E’ questa la politica?

Siamo convinti che la politica sia tutta un’altra cosa ma dalle nostre parti dove il voto non si dà a chi ha le idee più chiare e a chi ha il maggiore attaccamento alla città ma si dà a chi ti appartiene per parentela, a chi ti promette di più, a chi ti chiede conto per un favore è chiaro che la preferenza alla elezioni diventa una specie di carta di credito che, senza altri vincoli se non quelli personali,viene messa in mano al candidato di turno che una volta arrivato dove voleva arrivare la può spendere come meglio riterrà. Che poi la città vada a puttane non è proprio un problema….

 

Meno male che c’è L’Altra Marano…

 

dove, a costo di essere presi per anacronistici, continuiamo a tenere in considerazione valori ormai desueti come la coerenza e la correttezza e dove “servire il popolo” non è solo uno slogan.