Mar 16 - SI SCOPRON LE TOMBE, SI LEVANO I MORTI…L’aria delle elezioni fa miracoli

Mar 16 - SI SCOPRON LE TOMBE, SI LEVANO I MORTI…L’aria delle elezioni fa miracoli

Il risveglio della primavera. La primavera è il momento magico per antonomasia, il momento in cui la natura si risveglia, la vita sopita  si apre ai raggi del sole e l’aria si riempie di colori, di odori e di suoni in un’armonia che avvolge tutto e tutti in un incanto che non finisce mai di stupire…

Il risveglio della politica. Anche la politica ha il suo momento magico ed è quello che si verifica in prossimità delle elezioni; è quello il momento in cui si riscoprono amicizie e parentele che si erano perse nelle notte dei tempi, in cui il cinico diventa cordiale, il cattivo diventa buono, il prepotente  si fa agnello, l’egoista diventa generoso…ma il fenomeno più straordinario, che si verifica solo in questa circostanza, è la resurrezione dei morti, persone che erano sparite dalla circolazione, che non si erano più fatte vedere in giro e per le quali in molti stavano valutando l’ipotesi di rivolgersi a “Chi l’ha visto?” all’improvviso riprendono a circolare per le strade, riacquistano la voce che avevano perduto, riprendono colore e l’unico serio indizio della loro condizione di redivivi è quell’irriducibile amnesia per la quale non ricordano più le promesse fatte e non mantenute, i danni provocati nelle  precedenti esperienze amministrative, il significato reale di parole come coerenza, dignità, ritegno e decenza semprechè queste ultime abbiano mai trovato  spazio nel loro vissuto.

Un risveglio dagli effetti opposti. In entrambi i casi il risveglio suscita forti e intense emozioni che però sono di segno diametralmente opposto; mentre il risveglio della natura a primavera suscita gioia, serenità, poesia,voglia di vivere, il risveglio dei politici dormienti provoca lo stesso piacere di un pugno violento sferrato sulla bocca dello stomaco.

I redivivi a Marano. L’aria di elezioni aleggia ormai da molti mesi, ma con l’avvicinarsi del giorno del rinnovo del Consiglio Comunale gli effetti del risveglio si stanno manifestando in tutta la loro virulenza e in giro sono riapparsi gli zombies; persone e partiti che erano letteralmente scomparsi dallo scenario maranese dal giorno delle dimissioni di Cavallo, che non hanno dato un cenno di vita in questi otto mesi nei quali la città, abbandonata a sè stessa, ha passato tutti i guai possibili con il commissariamento più devastante della sua storia,  ricompaiono puntuali come quelli dell’Apocalisse mossi dal sacro fuoco di un amore ritrovato per Marano.

Ne dà il non entusiasmante annuncio Internapoli che pubblica un comunicato emesso da una Coalizione che si è data il nome accattivante di “Marano Bene Comune” ma che in realtà ripropone un manipolo di redivivi che si firmano con simboli e nomi che richiamano con immediata crudezza il peggior periodo amministrativo vissuto dalla città negli ultimi venti anni; scopriamo così che sotto quel nome, che è un cavallo di battaglia usato e abusato per giustificare ogni tipo di compromesso, c’è di nuovo il PD che è stato il responsabile principale dello sconquasso prodotto dalle amministrazioni Perrotta-Cavallo e firma per il partito quel Matteo Morra che non avrebbe nessun titolo per farlo a meno che non si voglia ufficializzare ante litteram la sua candidatura a sindaco e che è stato Assessore con Perrotta e impavido consigliere di maggioranza con Cavallo, c’è quella nuova lista civica dal nome improbabile di “Orizzonte Concreto” creata a uso e consumo di quell’Eduardo Simioli, tesserato UDC, che è stato consigliere di maggioranza in entrambe le consiliature e che è un fervente sostenitore dell’idea che la politica debba essere a servizio dell’impresa (la sua); incontriamo l’ex estabilishement dell’IDV migrato armi e bagagli nel Centro Democratico che ha sostenuto, dopo un acrobatico salto della quaglia, tutti gli impicchi dell’amministrazione Cavallo; scopriamo che si continua a considerare come se esistesse l’inconsistente partito dei Verdi che conta un solo tesserato (G.Schiattarella) e che vende a prezzi altissimi un simbolo pieno di niente;c’è anche SEL a cui crediamo di non dover rimproverare nient’altro se non il fatto di aver accettato di stare in una compagnia che,in piena coscienza e deliberato consenso, sanno essere di pessima qualità e di riuscire a accettarne tutte le nefandezze turandosi il naso con fazzolettini imbevuti di nobili parole e esaltanti parole d’ordine, a fronte della promessa di qualche incarico di prestigio.

L’amnesia degli zombies. Il comunicato pubblicato da Internapoli, oltre a certificarne il ritorno, dà anche conferma della loro effettiva condizione di redivivi facendo risaltare quell’irrecuperabile amnesia che è il dato peculiare di tutti i fenomeni di questo tipo. E’ patetico il fatto che si prendano la briga di spiegare al Commissario cosa dovrebbe fare per una buona manutenzione delle strade perché vuol dire che non si ricordano più, i meschini, che sono stati loro a massacrare le finanze comunali lasciando la città senza il becco di un quattrino e che il loro tecnico preferito, l’ing. Pitocchi, ha speso la bellezza di 1,8 milioni di euro con due gare per la manutenzione delle strade per produrre gli effetti che oggi stanno sotto gli occhi di tutti. Potrebbe addirittura sembrare ridicolo, se non intervenisse la pietas per chi ha perduto la memoria, il fatto che si straccino le vesti registrando i risultati miserevoli della raccolta differenziata e del mancato effetto della sensibilizzazione il che fa chiaramente capire che i poveretti non hanno più il ricordo di quanti parenti, amici e conoscenti hanno fatto assumere all’Enerambiente per la differenziata e quanti soldi hanno dispensato ai loro clienti con la scusa della sensibilizzazione. Tocca il cuore fino alla commiserazione il fatto che oggi si scandalizzino perché non è stata ancora attivata l’isola ecologica e che addirittura “non è mai stato approvato il progetto preliminare”: è chiaro che a loro sfugge il dettaglio non irrilevante che c’erano proprio loro al governo di Marano quando si doveva approvare il progetto e attrezzare a isola ecologica l’area che era stata confiscata alla malavita organizzata e la nostra incorreggibile  malignità ci suggerisce addirittura il sospetto che sia stata proprio questa circostanza la ragione per la quale, quando potevano e li sosteneva la memoria, si sono guardati bene dal mettere mano.

Ci fanno ci sono? Gira voce, e noi ci limitiamo a registrarla, che con ogni probabilità non sia l’amnesia da resurrezione la ragione di questo strano comportamento e che invece si tratti più semplicemente della trasposizione in chiave politica del furbesco atteggiamento di chi fa lo scemo per non andare alla guerra. A noi che loro siano scemi o lo facciano a bella posta interessa ben poco, ma ci sorge un dubbio decisamente sgradevole: non è che invece sono proprio loro a pensare che sono scemi quelli che il 26 maggio andranno a votare?