Il dinamismo e la velocità di voler fare le cose degli abitanti di Torre Caracciolo non trovano il giusto riscontro nell'immobilismo del Sindaco e della sua amministrazione; i cittadini della frazione della collina avevano suggerito alcune cose da fare per migliorare le condizioni di vita della gente della collina, ma sono rimasti delusi di fronte alla incapacità di questa amministrazione che ha dimostrato solo di saper dispensare caramelle a Natale e organizzare feste di Carnevale a febbraio; mentre i problemi sono annosi e rimangono irrisolti. La giovane età del Sindaco Liccardo aveva illuso la gente e l’aveva convinta a votarlo con la speranza di una svolta innovativa alla nostra città; ma così non è stato e la delusione è stata grande. I consiglieri dell'Altra Marano impegnati a Torre Caracciolo hanno tentato di dare una scossa all'amministrazione proponendo incontri e suggerendo soluzioni ai vari problemi della frazione sia per il problema fognario, sia per il dissesto stradale, sia e per la riapertura di alcune strade chiuse perché a rischio; avevano proposto una semplice segnaletica all'incrocio con il ristorante La Collina per meglio disciplinare il traffico e nemmeno questa è stata presa in considerazione, hanno suggerito di destinare più soldi per le famiglie in difficoltà e più risorse per riparare le strade; ma purtroppo è prevalsa la loro solita presunzione e di non voler accettare i consigli sacrosanti avanzati dai consiglieri dell'opposizione e dai cittadini e questo rappresenta il vero male incurabile dei rappresentanti della maggioranza che pur di dire no alle proposte di Mauro Bertini, bocciano iniziative giuste e ragionevoli tese solo a migliorare le condizioni della città; è squallido vedere in consiglio comunale tutte quelle alzate di mano a comando e senza nemmeno una parvenza di motivazione logica che si susseguono contro le proposte giuste e razionali presentate dai rappresentanti dell'Altra Marano per il solo fatto che vengono dall'opposizione. Quindi inviterei tutti i Consiglieri a ragionare con la propria testa per il bene comune e soprattutto per un senso di dignità che forse si è dimenticato.

Danilo Esposito