Mar 15 Verso una città sostenibile:Dal programma elettorale

Mar 15  Verso una città sostenibile:Dal programma elettorale

8. il lavoro e l’occupazione

9. La casa

11. Il territorio e l’ambiente

 

Il Lavoro e l’occupazione

In tempi di crisi accennare alla parole lavoro assume quasi un aspetto grottesco.

Eppure un’amministrazione comunale che si rispetti, ha il dovere di impegnare tutte le proprie risorse affinché garantisca quello sviluppo occupazionale in grado di sostenere le fasce più deboli della popolazioni e quella larga parte costituita dai giovani che, oggi più che mai, rappresentano un’importante forza-lavoro sul quale fare affidamento per il futuro.

Una città come la nostra, nella quale il tasso di disoccupazione aumenta esponenzialmente raggiungendo cifre per nulla edificanti, è una città che è palesemente sofferente dal punto di vista occupazionale.

Basti pensare che su 100 giovani, circa 70 risultano essere disoccupati; tutto ciò a grave danno dell’intero tessuto sociale cittadino che rischia di sfaldarsi ulteriormente. Tra le altre cose E’ risaputo come alla carenza di lavoro corrisponda un rinvigorimento delle forze delinquenziali che si alimentano del malessere generale e si servono proprio dei più giovani disoccupati.

E’ necessario iniziare un percorso che conduca all’instaurazione di un meccanismo che sia di aiuto ai giovani in cerca di lavoro; bisogna porsi a fianco di costoro ed aiutarli costantemente, coinvolgendo anche coloro i quali potrebbero essere un importante risorsa per la costituzione di una nuova realtà cittadina.

A fronte di ciò, riteniamo che debba essere compito precipuo della futura amministrazione, riconsiderare e riorganizzare la gestione del Polo Produttivo, o PIP che dir si voglia

La Casa

Associato al problema del lavoro, altro argomento sensibile è inerente al problema della casa.

Ancora una volta dobbiamo registrare come a causa della crisi si siano moltiplicati gli avvisi di sfratto, causando la gravissima situazione con la quale molte persone si sono dovute confrontare: perdere, improvvisamente, la possibilità di avere una casa in cui poter vivere.

E’ un dramma che sta divenendo sempre più diffuso ed un’amministrazione consapevole, responsabile ed attenta a ciò che quotidianamente accade, non può rimanere statica nei confronti di chi ha l’impellente bisogno di trovare un tetto sotto cui vivere.

E pertanto improrogabile che l’amministrazione futura della nostra città, si impegni a dare soluzioni immediate proprio alle famiglie più bisognose, quelle che per intenderci, vivono il profondo disagio della perdita della propria casa.

Tra le diverse soluzioni individuiamo la possibilità di realizzare complessi abitativi a tipologia popolare, che possano garantire, grazie a fitti ridotti, una casa anche per chi ne è rimasto privo.

Oltre a questo ragionato metodo di edificazione, potrebbe essere anche possibile recuperare ulteriori unità abitative attraverso una riorganizzazione generale del centro storico.

Il territorio e l’ambiente

Ciò non vuol di certo dire stringere la mano con quella forma di abusivismo edilizio che moltiplicandosi in maniera evidente negli ultimi anni, ha deturpato il nostro territorio in termini urbanistici e di assetto idrogeologico.

Ciò che ci preme sottolineare è che qualora fossimo chiamati ad amministrare questa città, uno dei primi obiettivi sarà quello di istituire un nuovo Piano Urbanistico Comunale volto al ripristino dell’equilibrio fra l’uomo e l’ambiente, col fine  di recuperare un corretto rapporto fra l’uomo e la realtà circostante, e fra gli spazi occupati dall’edificazione legale e/o abusiva e gli spazi verdi necessari per un vivere armonico.