Mar 15 - CIMITERO E LOCULI: FERMI TUTTI - Pagare in queste condizioni sarebbe un errore
L’ultimo bidone. Il Commissario Straordinario al Comune di Marano ha tirato l’ultimo bidone alla città: dopo aver assicurato che avrebbe chiarito la sua posizione in merito al problema-loculi prima della scadenza della seconda rata ha rifiutato l’incontro che aveva promesso rimandando chi voleva saperne di più a un comunicato pubblicato sul sito istituzionale dal curatore giudiziale della ditta. A parte il fatto che un comunicato della ditta non ha alcun valore istituzionale e non si capisce com’è che viene recepito ufficialmente sul sito del Comune, a parte il fatto che non fornisce risposta a nessuna delle domande poste dagli acquirenti dei loculi e anche se la fornisse non potrebbe mai essere assunta come la risposta del Comune se la Commissaria non dichiara esplicitamente di condividerla e farla sua, a parte il tono pacchiano e tracotante che viene colpevolmente consentito e condiviso da chi ne ha autorizzata la pubblicazione inclusiva dell’incredibile minaccia di denuncia, a parte tutto questo resta il fatto che la città ha tutto il diritto di avere un chiarimento ufficiale da parte del Capo dell’Amministrazione e il fatto che il Capo dell’Amministrazione si rifiuti di darlo, oltre a costituire un’ imperdonabile mancanza di rispetto verso la città e verso i principi della democrazia e segnalare una sostanziale indecisione e debolezza, non lo esime dalle responsabilità che sono e restano tutte sue.
I dubbi confermati. Allo stato dei fatti tutti i dubbi che esistono da sempre in merito alla fattibilità del progetto restano perfettamente in piedi e sono dubbi sacrosanti che non vertono sulla onestà, sulla correttezza e sulla credibilità morale di chi opera a qualunque titolo sull’argomento, ma esclusivamente sulla possibilità che il progetto possa reggersi sul piano tecnico-operativo, sul piano finanziario, e sul piano temporale e con questi dubbi che nessuno ostinatamente ha voluto chiarire sarebbe quanto meno imprudente versare altri soldi quando non si sa ancora se, insieme a quelli già anticipati, diventeranno mai loculi.
Il fatto nuovo. C’è però un fatto nuovo che può aiutare a capire come muoversi in questa intricata matassa ed è il fatto che fra poco più di due mesi Marano avrà di nuovo un Sindaco, che il nuovo Sindaco vorrà vedere come stanno le cose, che potrà riconsiderare tutta la vicenda e magari scegliere strade diverse che portino prima e con maggiore certezza ai risultati sperati, che faccia chiarezza sull’utilizzo dei soldi già versati cercando di recuperarli a vantaggio dei prenotatori, che annulli quella incredibile clausola che prevede che chi non versa la seconda rata perda la prima, che comunque parli a tu per tu con la città e si confronti con i cittadini.
La nostra certezza. In questo senso siamo in grado di assicurare che il Sindaco che L’Altra Marano propone ha al primo posto degli impegni che intende assumere quello di completare il cimitero, di farlo in tempi rapidi e di rimettere al centro del problema gli interessi e i diritti dei cittadini; sappiamo anche che ha idee chiare e programmi precisi; basta aspettare ancora qualche giorno.
Versare altri soldi sarebbe un errore. In questo momento i soldi versati (per la parte non ancora impegnata) e tutti quelli che si verseranno sono o andranno nelle mani, comunque sicure, del magistrato o del curatore giudiziale; il problema saranno le formalità da espletare per recuperarli a un eventuale e probabile progetto alternativo qualora questo garantisca esiti certi e tempi più rapidi. Quand’anche la nuova amministrazione intendesse confermare l’incarico alla ditta Mastrominico nelle vesti del custode giudiziale non succederebbe niente se venissero versati con due mesi di ritardo: per il momento i lavori di costruzione dei loculi non sono ancora iniziati e non sappiamo se entro questi due mesi si riuscirà a vedere qualche mattone in piedi.
E’ chiaro che il nuovo Sindaco avrà bisogno di soldi spendibili subito se vuole essere operativo da subito; teneteli a disposizione.