Mar 12 - IL SINDACO CAMBIA IL VESTITO ALLE BAMBOLE? - Non si chiamerà più “addetto stampa” ma “portavoce” il nuovo giullare

Mar 12 - IL SINDACO CAMBIA IL VESTITO ALLE BAMBOLE? - Non si chiamerà più “addetto stampa” ma “portavoce” il nuovo giullare

 
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere
Una delle attività alle quali i bambini, e maggiormente le bambine, si dilettano nei loro giuochi è quella di cambiare il vestito alle bambole che un giorno sono principesse e il giorno dopo diventano cenerentole a seconda della fantasia e dello stato d’animo dei volubili pargoletti; noi non sappiamo come faccia il Sindaco di Marano, con tutti i guai che la città sta passando, a trovare il tempo per giocare ma pare che lo sfizio di cambiar d’abito ai componenti della sua variegata corte ogni tanto se lo faccia passare e così, di punto in bianco, l’ “addetto-stampa” diventa “portavoce” e non ci stupirebbe se domani ci trovassimo l’usciere del Comune vestito da guardia svizzera Raccontiamo i fatti
 
Una bacchetta magica chiamata “delibera”
Con la delibera n° 17 del 13 febbraio 2014 la Giunta Comunale decide di arricchire la corte del re di Spagna con l’acquisizione di un addetto-stampa e ne diamo tempestivamente notizia sul Blog intitolando il post “Un altro giullare alla corte…” e facciamo notare come nell’organico del Comune ci sia già chi quel mestiere lo sa fare e lo ha fatto per molti anni L’idea che fosse inopportuno, in tempi di crisi nera, spendere soldi pubblici per pagare una cambiale elettorale sembra non abbia sfiorato nemmeno di striscio la coscienza del nostro primo cittadino, ma il fatto che la figura che si andava a istituire per lo staff facesse già parte dell’organico dell’ente è venuta alla mente, a scoppio ritardato, anche a qualche funzionario che ha suggerito al primo cittadino l’escamotage per evitare ricorsi e scansare la gogna de L’Altra Marano
Nasce a questo punto la delibera n° 24 con la quale, modificando la 17, si decide che il nuovo giullare non farà più l’addetto-stampa ma farà il portavoce del Sindaco e questo non tanto perché Angelo Liccardo sia diventato improvvisamente afono ma perché pare che qualcuno gli abbia fatto notare che una qualche difficoltà nell’esprimersi effettivamente ogni tanto viene a galla E’ così che al personaggio, al quale toccherà in sorte il privilegio di andare a corte e che ovviamente il Sindaco ha già individuato, viene tolto un vestito e gliene viene fatto indossare un altro più utile alla bisogna e tutto va a posto
 
Cinismo ipocrita
A parte il fatto che la delibera è assunta senza i pareri obbligatori degli uffici (non tutti hanno sempre voglia di giocare) quello che colpisce è il cinismo ipocrita che sottende a questa risibile vicenda, il cinismo di chi non se ne importa se il gesto colpisce allo stomaco una città in grave difficoltà e l’ipocrisia di chi pensa che basta cambiare di nome una cosa e questa da inopportuna e forse illecita diventa opportuna e lecita della serie “tutti vissero felici e contenti”
 

Ma era questo il rinnovamento che Marano si aspettava quando ha scelto il “giovane” per il cambiamento?