Mar 1 - IL CONSIGLIO COMUNALE CONGELATO - Lo scazzo Liccardo-Di Guida paralizza l’amministrazione

Mar 1 - IL CONSIGLIO COMUNALE CONGELATO - Lo scazzo Liccardo-Di Guida paralizza l’amministrazione

Prossimi alla morte cerebrale

Non è che fino a oggi l’amministrazione di Marano brillasse per il suo attivismo frenetico, al contrario, la sensazione che ormai si è diffusa è quella di una stagnazione generale che rasenta sempre più da vicino la morte cerebrale della città, ma da quando si è formalizzato lo scontro fra Liccardo e Di Guida anche quei flebili segnali che se non altro indicavano la persistenza del minimo vitale si stanno inesorabilmente spegnendo

I due contendenti, l’un contro l’altro armato, hanno abbandonato ogni pur velleitaria intenzione di occuparsi dei problemi della città e dedicano tutto il loro tempo, la loro non proprio strabiliante fantasia e le loro non particolarmente vivaci energie unicamente ai loro scazzi  nel tentativo ostinato di farsi reciprocamente fuori

Non è nostra intenzione entrare nel merito delle ragioni di questa guerra che si fa ogni giorno più cruenta perché di questo abbiamo ampiamente riferito in precedenti occasioni (chi ne ha l’intenzione può recuperarle cliccando qui e qui) ma vogliamo vedere quanto sta pagando la città in termini di disservizi e di mancanza di progettualità e quanti morti e feriti verranno lasciati sul terreno

 
Il coma indotto
Uno dei problemi che assillano i nostri duellanti è che ognuno vorrebbe far capitolare l’altro ma senza arrivare alla rottura definitiva o senza prendersene l’eventuale responsabilità e in questo psicodramma pare che la cosa che va bene a entrambi sia “il coma indotto”, cioè limitare al massimo ogni tipo di attività per evitare che sugli atti e sui fatti si vengano a creare occasioni di scontro che, prendendo la mano ai protagonisti, potrebbero condurre alle conclusioni estreme
E’ ovvio che in queste condizioni di voluto stand-by vanno abbondantemente a puttane tutti i problemi della città che muore ogni giorno di più per le buche stradali alle quali nessuno provvede, per l’illuminazione che non funziona, per gli sfratti che ogni giorno travolgono un numero sempre più elevato di famiglie, per la disoccupazione che mette a dura prova la resistenza di tanti, per tutto quello che costituisce il minimo vitale di una città e che a noi è negato non tanto e non solo perché abbiamo scelto degli incapaci ma anche perché questi oltre a essere incapaci sono anche incoscienti e invece di vedere come fare per mantenere in linea di galleggiamento una barca che fa acqua da tutte le parti pensano a farsi la guerra. Sembra, fra l’altro, che questo stato di cose sia quello che avrebbe suggerito l’intellighenzia di Forza Italia la quale, in considerazione del fatto che fra pochi giorni si apre la campagna elettorale per le europee non vuole presentarsi all’appuntamento con un partito che a Marano è spaccato in una maniera così vistosa: meglio che muoia la città
 
Il Consiglio Comunale congelato
L’ultimo Consiglio che è stato convocato è quello del 30 gennaio dove si è praticamente consumato lo strappo, dopodiché calma piatta sul fronte dell’attività progettuale del Comune, non è stato convocata più nessuna riunione della massima assise democratica della città e anche il Consiglio Straordinario e urgente, per discutere del problema del lavoro, richiesto dai consiglieri de L’Altra Marano e dai Consiglieri Passariello e Abbatiello e che il regolamento prevede tassativamente che venga convocato entro 15 giorni dalla presentazione della richiesta, è stato ripetutamente procrastinato con vari pretesti e non si sa ancora se fra il presidente, il segretario e qualche altro funzionario non si accamperanno nuove  osservazioni rimandando sine die anche questo importantissimo momento di confronto

E’ proprio il “confronto” che in questo momento vogliono evitare l’amministrazione, la maggioranza e quella parte della minoranza che ha già preparato i bagagli per passare sull’altra sponda; non lo vuole la maggioranza perché le differenze dovranno essere marcate sempre e comunque e il gioco, nella polemica della discussione, potrebbe spingersi oltre quei limiti  che nessuno vuole varcare e non lo vuole nemmeno una parte dell’opposizione perché non vuole scoprire ancora le carte per tenersi la più ampia libertà di manovra


E’ per questo che non si convocano Consigli Comunali, è per questo che non si prendono decisioni, è per questo che la città muore