Questo sarà il nostro "slogan" durante questi giorni che ci separano dal ballottaggio a cui sono chiamati gli elettori di Marano per scegliere, tra Bertini e Liccardo, il Sindaco della città. Con questo slogan, voglio rivolgermi a quei circa 18.000 elettori che lo scorso 26 e 27 maggio hanno deciso di non votare perché la cattiva politica, nazionale e locale, degli ultimi anni li hanno portati a pensare che "tanto sono tutti uguali..."
A queste persone rivolgo il mio accorato appello: credetemi, NON SIAMO TUTTI UGUALI!
Il sig. Liccardo, ad esempio, è espressione di un partito che ha deliberatamente distrutto la scuola, la cultura, la ricerca. Il partito del sig. Liccardo, durante gli anni del suo governo, prima e dopo la crisi, ha sistematicamente tolto fondi alla scuola pubblica per destinarli alla scuola privata. Oggi, in Italia ci sono edifici scolastici fatiscenti e pericolosi; insegnanti sottopagati e demotivati, materiale scolastico assolutamente inadeguato, unitamente al totale impoverimento dei fondi destinati alla cultura e alla ricerca. Questa è la linea politica del partito al quale Liccardo, "coerentemente" , dovrà adeguarsi
BERTINI, in materia, ha già dimostrato la sua sensibilità durante gli anni in cui ha governato la città: 4 scuole costruite; ristrutturazione e ampliamento di altre 10 scuole; un intero edificio destinato alla cultura.
Anche solo per questo merita la fiducia dei cittadini che dovranno decidere quali saranno le scelte che qualificheranno il nostro territorio ed il futuro, anche nel martoriato campo della cultura
Noi siamo per una scuola pubblica efficiente, non classista e di qualità. Anche per questo motivo, rivolgendomi a quei 18.000 astenuti, dico:
NON SIAMO TUTTI UGUALI!