Sedici pagine piene di nulla
Ci è capitato fra le mani un opuscoletto che il candidato sindaco del Centrodestra, Angelo Liccardo, ha fatto circolare per Marano per far conoscere quello che, a suo parere, è un programma di governo assolutamente innovativo e che, nelle intenzioni, dovrebbe essere l’espressione più alta di quel “ricambio generazionale della classe dirigente che la città richiede a gran voce”. La curiosità che ci è congeniale ci ha spinto a sfogliare le 16 paginette nelle quali sono elencate le prime otto priorità alle quali il sindaco in pectore della variopinta coalizione garantisce che darà la precedenza nei suoi impegni qualora i cittadini maranesi avessero la dabbenaggine di mandarlo a amministrare, terzo fra cotanto senno, dopo le esperienze tragicomiche (in verità più tragiche che comiche) di Perrotta e di Cavallo
Confessiamo subito ai nostri lettori di aver derivato dalla lettura un frustrante senso di sgomento per il vuoto assoluto che diventa “programma di governo” e, soprattutto, per il fatto che hanno trovato conferma tutti i nostri peggiori dubbi, quelli che in parte abbiamo già espresso in precedenti articoli e in varie circostanze e quelli che ci eravamo tenuti per noi ritenendoli tanto assurdi da non poterne fare parola per non sembrare dei visionari
Se prima avevamo dei dubbi
Avevamo il dubbio che le ragioni vere della candidatura fossero da cercare in interessi che niente avevano a che vedere con quelli della città e un programma così manifestamente avulso dai problemi della gente sa chiaramente di una mera formalità che viene espletata per dovere d’ufficio; pensavamo che l’idea del ricambio generazionale fosse solo una copertura accattivante per riproporre in salsa manageriale appetiti vecchi come il mondo e mai sopiti e la totale scollatura con la Marano che vive che si legge in questa pantomima di programma ce ne dà ampia conferma; ritenevamo che nel variegato mondo di un centrodestra che raccoglie tutto il vecchio ciarpame che rappresenta la parte più retriva della città non dovevano essere gli argomenti del programma a muovere il consenso perché questo lavoro viene egregiamente svolto dalle centinaia di “facilitatori della persuasione” che, con motivi che non toccano il programma nemmeno di striscio, riescono a convincere anche i più riottosi e la complessiva vacuità delle sedici pagine, delle quali si è curata più la veste grafica che la sostanza, ce ne dà la piena contezza
Siccome siamo abituati a rendere ragione di quanto andiamo affermando abbiamo pensato di offrire ai nostri affezionati e pazienti lettori la possibilità di giudicare in proprio riproponendo letteralmente i punti basilari richiamati nell’opuscoletto in questione con l’aggiunta di qualche nostra chiosa e qualche osservazione; corriamo il rischio di andare un po’ per le lunghe, ma siamo convinti che il gioco valga la candela; procediamo riportando in grassetto il testo integrale del programma e in corsivo le nostre osservazioni
PUNTO PRIMO: + SICUREZZA – ILLEGALITÀ (diffondiamo la cultura della legalità) – Combattiamo la camorra in tutte le sue forme
Su questo argomento stendiamo un velo pietoso, Marano non è un villaggio di baluba, sa tutto di tutti e le parole non convincono più dei fatti; più che alla predica si fa attenzione al pulpito
PUNTO SECONDO: + WI-FI – autoblu: (tagliamo gli sprechi) – Garantiremo il WI-FI in tutte le maggiori piazze di Marano. Basta con le consulenze, i privilegi e i clientelismi
Siamo sicuri che sia proprio il WI-FI la prima fra le angosce dei giovani di Marano? Non sarà per caso la precarietà, la mancanza di lavoro, l’incertezza per il futuro, l’assenza di prospettive? Ve ne uscite con le perline colorate?
Quanto alle auto blu è un ritornello antico: a Marano non ci sono auto blu; se poi veramente pensate di togliere privilegi e clientelismo (punto di forza di Cavallo e dei cavalliani) come pensate di far recuperare le spese folli della campagna elettorale? Ci spiegate come avete convinto 200 persone a candidarsi?
PUNTO TERZO: + VERDE – MENO CEMENTO: (costruiamo nel rispetto delle regole) – approviamo il PUC – regolamentiamo le attività edilizie – attiviamo lo sportello unico edilizio – fitti – controlli antiabusi edilizi – stop alle speculazioni
Strane incongruenze fra quello che si dice e quello che si scrive: nei comizi e in TV parlate di “vani zero” ma nel programma scrivete che bisogna costruire secondo le regole e regolamentare le attività edilizie. E se con voi le regole le fanno i palazzinari che oggi sostengono in massa il Centrodestra? Si potrebbe seppellire Marano sotto una colata di cemento nel pieno rispetto delle regole…
PUNTO QUARTO: + SERVIZI – MENO TASSE (rendiamo efficiente il nostro comune) – Abbassiamo l’MU – Rotazione dei dirigenti e funzionari
Perché non provate a farci capire come pensate di risanare le finanze del Comune e non cercate di spiegarci come fate a abbassare l’IMU? Pensate di risolvere tutto con la rotazione?
PUNTO QUINTO: + DIFFERENZIATA – RIFIUTI (miglioriamo la raccolta differenziata) – Bonifica integrale del territorio – incrementiamo la differenziata
Se non ci spiegate dove trovate i soldi per la bonifica e non ci dite come procederete per la differenziata siete ancora a livello di slogan
PUNTO SESTO: + TRASPORTI – TRAFFICO: (istituiamo la navetta per la metro) – Rivediamo i collegamenti della nostra città tramite le nostre sinergie con la CTP – istituiamo la navetta per la metro collinare
Non si può basare tutto il programma dei trasporti di una città come Marano “sulle nostre sinergie in CTP”: per quanto tempo ancora Nando Scotto sarà presidente della CTP?
PUNTO SETTIMO: + FAMIGLIA – DISAGI (una città più vivibile) Costruiremo l’asilo nido comunale – strisce rosa per le donne incinte
Conoscete così bene la città che vorreste governare da pensare che l’unico problema delle famiglie sia l’asilo nido (che serve solo quando lavorano entrambi i genitori)? E credete che migliorerà la vivibilità di Marano se fate le strisce rosa per le donne incinte? Avete sbagliato città o pensate di giocare in maniera atroce con i problemi veri della gente?
PUNTO OTTAVO: + ENERGIA PULITA – INQUINAMENTO (la politica del risparmio energetico) – incentivi per acquisto di pannelli fotovoltaici – valorizziamo i parchi urbani, le piazze e le ville comunali
Pensate di incentivare i pannelli fotovoltaici con soldi del Comune? Dove li prendete? Che ritorno avrebbe il Comune?
Quello che manca
Non è difficile notare che mancano temi importanti come il risanamento delle finanze del Comune, il lavoro che non c’è, la riorganizzazione dell’apparato, le frazioni, le infrastrutture essenziali… sarà che non sono considerate priorità o se ne sono dimenticati del tutto?
Sindaco o controfigura?
Una domanda sorge spontanea: ma questo Angelo Liccardo, con queste quattro idee bislacche, dove crede di avviarsi? Sembra impossibile che una persona intelligente come lui pensi davvero che i cittadini di Marano possano prendere sul serio quello che ha scritto e diffuso con l’opuscolo di cui abbiamo appena riprodotto fedelmente il contenuto; non sarà che hanno ragione quelli che credono che sia semplicemente la faccia pulita di un progetto antico che vuole che i soliti noti decidano ancora una volta il destino della città e di settantamila cittadini?
Noi ci limitiamo come sempre a riferire per mero dovere di cronaca lasciando il giudizio a chi ha avuto la bontà di leggerci e che ora dispone di significativi elementi di valutazione per farsi un’idea tutta propria e comportarsi di conseguenza.
Un confronto che può aiutare
Potrebbe aiutare chi vuole approfondire l’argomento un confronto con il programma elettorale de l’Altra Marano che può essere recuperato andando sul sito www.laltramarano.webnode.it e che potrebbe servire a distinguere la lana dalla seta.


