Luglio 25 - L’ASSESSORE ABUSIVO Il Dott. G. Orlando non può fare l’assessore

Luglio  25 -  L’ASSESSORE ABUSIVO Il Dott. G. Orlando non può fare l’assessore

 
Il Consiglio Comunale abusivo
Nella serata di ieri si è consumata nel piazzale retrostante il palazzo municipale una orripilante pantomima che il Sindaco, il Presidente, i Consiglieri di maggioranza e il consigliere Paragliola si sono ostinati a voler chiamare “Consiglio Comunale” nonostante siano stati ampiamente illustrati i motivi (difetti di convocazione, mancanza di atti da deliberare, trattazione di argomenti non ricompresi nell’ordine del giorno e di esclusiva competenza del Sindaco, interventi di terzi non legittimati) per i quali quello che stava succedendo tutto poteva essere meno che un Consiglio Comunale
In uno scenario che aveva tutte le sembianze di un dejavu, in un clima di bassissimo livello che ha riportato alla memoria di chi ha qualche anno in più situazioni che sembrano aver cristallizzato il tempo a 30 anni fa, si è consumato un brutale ritorno all’antico quando le regole, le leggi e i riferimenti normativi erano considerati degli optionals e si faceva quello che si voleva in forza della ragione dei numeri e sostenuti dalla più becera delle claques; in questo quadro si è arrivati all’assurdo di chiedere e ottenere il voto su un atto deliberativo che non c’era con una maggioranza che alza la mano a comando ignorando spesso perché lo fa e con un presidente che, ostaggio di una situazione che, anche volendo, non è in grado di controllare, attacca il ciuccio dove dice il padrone
Sfrontatezza e sicumera
E’ in questo desolante contesto di complessiva sfrontatezza e sicumera che si inquadra un po’ tutta l’azione della amministrazione Liccardo dove il ritegno è bandito e dove anche il buon senso sembra essere stato definitivamente accantonato
Se ne erano avute già significative avvisaglie nelle ore immediatamente successive al voto e inconfutabili conferme erano venute a sostegno già nella prima riunione del Consiglio Comunale dove il Sindaco ha presentato una giunta nella quale risultano evidenti le determinanti intromissioni di interessi non rigorosamente “politici”. Nella discussione che era seguita alla mera elencazione di deleghe e delegati alcuni consiglieri di opposizione avevano insistito nel chiedere conferma formale e ufficiale della compatibilità degli assessori, l’insistenza avrebbe dovuto far pensare che qualche dubbio ci fosse e che magari fosse anche sostanziato da elementi in mano a chi insisteva nel porre il problema, ma dopo una imbarazzatissimo intervento del Vice segretario che, chiamato in causa,  se ne usciva per la comune riferendosi alla autodichiarazione di compatibilità fatta dagli interessati, si è pensato bene di passare oltre con la faccia disturbata di chi ti fa capire che stai rompendo abbastanza e che sarebbe bene che ti facessi di più i fatti tuoi
In realtà l’insistenza da parte dei consiglieri di opposizione, considerato a parte il caso eclatante dell’Arch. Pennino, era riferita a due precise posizioni: quella del Dott. D’Ambra del quale di sapeva esistessero “pendenze” con il Comune e quella del Dott. Orlando la cui funzione di Direttore del Distretto Sanitario risultava incompatibile con la carica di assessore ai sensi della legge 39/13
L’Assessore “inopportuno”


Per quanto attiene il primo dei due la situazione in effetti è stata derubricata dai fatti da un problema di compatibilità a un problema di opportunità perché si è poi chiarito che le supposte “pendenze” in realtà consistono in un rinvio a giudizio per una sbancamento abusivo e la cosa, se sul piano meramente formale non è motivo di incompatibilità, su quello della logica, del buon senso e della opportunità è certamente controindicata se al personaggio viene assegnata la delega alla legalità e quella che a prima vista può sembrare una presa di giro, in realtà sta pericolosamente a indicare che cosa si intende per “legalità” in casa Liccardo
 
L’Assessore abusivo
Risulta invece esplicitamente incompatibile la funzione di Direttore di Distretto Sanitario del Dott. Gaetano Orlando con la carica di Assessore al Comune di Marano e la cosa non fa parte delle supposizioni più o meno antagoniste di chi, come chi scrive, è dichiaratamente schierato contro il “sistema Liccardo”, ma risulta nero su bianco nella delibera n° 58 del 15 luglio 2013 della CIVIT che interviene esplicitamente sull’applicazione del DLGS n° 39/2013 e afferma senza mezzi termini che  “i dirigenti di distretto sanitario, i direttori di dipartimento e di presidio e, in generale, i direttori di strutture complesse rientrano sicuramente nel campo di applicazione della disciplina in esame” (quella della incompatibilità) e siccome la CIVIT è laCommissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche costituita dal Governo per dirimere questioni di questo tipo sembra proprio che non  si debba investigare oltre per arrivare ad affermare in maniera categorica che le due funzioni sono decisamente incompatibili fra loro e che pertanto nell’arco massimo di 10 giorni dalla nomina il Dott. Orlando avrebbe dovuto optare per una delle due, e siccome tutto ciò non è avvenuto allo stato dei fatti risulta che occupa abusivamente la carica di Assessore
Adesso che succede?
Nella stessa giornata in cui, per dovere di informazione mettiamo questo articolo sul BLOG, da parte del Consigliere Comunale Mauro Bertini viene protocollata una lettera per il Sindaco con la quale si porta alla sua conoscenza la notizia (ma siamo convinti la conoscesse già e che l’abbia volutamente ignorata) allegando copia della delibera CIVIT e dovrà essere il primo cittadino a dipanare la matassa
 
Ovviamente non mancherà chi ancora una volta imputerà al consigliere de L’Altra Marano l’intenzione di voler a tutti i costi mettere i bastoni fra le ruote di un’amministrazione che stenta a decollare o penserà a una sua personale antipatia verso il Dott. Orlando: in realtà le cose non stanno così: se c’è una responsabilità per i casini che la faccenda potrà creare questa è tutta da addebitare alla sprovvedutezza di chi si è proposto al governo della città circondandosi magari di amici e consulenti altrettanto sprovveduti. Non è colpa di chi sta dicendo che piove se le persone senza ombrello si bagnano: bastava guardare il bollettino meteo o procurarsi un ombrello