Un disastro senza precedenti
Il programma PIU Europa, con i suoi 30 milioni di euro piovuti come manna dal cielo su una città dove non si trova un centesimo nemmeno a piangere, doveva essere una grande opportunità per Marano (e in effetti è stata una grande opportunità per i dipendenti dell’Ufficio Tecnico, per i progettisti e per gli “spicciafaccende”) ma alla fine si è trasformata in un disastro le cui dimensioni non sono ancora state apprezzate ma che superano certamente di gran lunga la più orrorifica fantasia come superano i confini del credibile gli errori pacchiani compiuti da tecnici, amministratori e amministrativi che hanno provocato lo sfacelo
Un massacro senza colpevoli
Praticamente dei fondi europei destinati a ridisegnare il volto di Marano se ne riusciranno a spendere meno di dieci rispedendo a Bruxelles i restanti venti, ma tutto continua come se niente fosse successo, tecnici e dirigenti che hanno massacrato la speranza sono ancora tutti al loro posto e continuano a fare manbassa della decenza, della correttezza e della linearità negli atti che producono nell’incredibile convinzione di un’impunità garantita dalla partecipazione al saccheggio di amministratori e politici che a tutto hanno interesse meno a che si venga a scoperchiare la pentola
Una mozione per fare chiarezza
Il Consiglio Comunale che si è appena formato e l’intera città che continua a pagare caro e amaro l’errore di non aver saputo scegliere i suoi amministratori hanno il diritto di sapere come stanno le cose e il nuovo Sindaco, che è anche Assessore ai Lavori Pubblici, ha il dovere, oltre a quello di cercare di limitare i danni, di fare chiarezza e assumere decisioni che facciano giustizia se non vuole farsi complice di una vera e propria malversazione ai danni della gente di Marano
Per questo motivo il gruppo consiliare de L’Altra Marano ha presentato la mozione che di seguito riportiamo chiamando il Consiglio Comunale e il Sindaco a farsi direttamente carico del problema
Al Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Marano
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Marano, 22 luglio 2013
Rep. 13/12
Oggetto: mozione di indirizzo in merito a PIU Europa
Con la presente sono a chiedere ai sensi dell’art. 53 del Regolamento del Consiglio Comunale che all’ordine del giorno della prima riunione utile del Consiglio Comunale venga posta la seguente
MOZIONE DI INDIRIZZO
Il Consiglio Comunale di Marano
Premesso
- che sono stati concessi al Comune di Marano finanziamenti per un importo iniziale superiore ai 30 milioni di euro per opere e progetti di riqualificazione urbana
Visto
- che la maggior parte degli stessi è stata perduta o è a rischio di andare perduta per una maldestra gestione del programma da parte dei tecnici comunali
- che sull’intera operazione gravano dubbi di varia natura e che nessuno fra i consiglieri comunali e i cittadini di Marano sa esattamente come siano andate nel cose e quale sia ad oggi lo stato dell’arte
Considerato
- che sull’intera vicenda, oltre a madornali errori di impostazione e di indirizzo imputabili alla parte politica dell’Amministrazione, sono evidenti e gravi gli errori, le leggerezze, le incompetenze da parte dei tecnici che, con diversi gradi di responsabilità, sono stati incaricati della gestione del programma
- che non sono esenti da errori nemmeno i tecnici incaricati delle progettazioni
- che si impone per la giusta trasparenza e per la doverosa informazione che i fatti siano resi noti ai Consiglieri Comunali per la funzione di controllo sull’attività amministrativa che loro compete e all’intera città che ha il diritto di sapere chi deve ringraziare per aver perduto l’occasione più ricca che le sia mai capitata
IL CONSIGLIO COMUNALE
Impegna il Sindaco a riferire quanto prima in maniera diretta e personale al Consiglio Comunale in merito all’intera vicenda del programma PIU Europa relazionando dettagliatamente sui singoli progetti e a far conoscere all’assemblea consiliare quali procedimenti intenda attivare nei confronti del personale dell’Ufficio Tecnico Comunale che si è reso responsabile a vario titolo e in diversa misura dei danni incalcolabili che ne sono derivati alla città precisando se intenda o meno chiedere nel merito l’intervento della Corte dei Conti non tralasciando gli errori e le responsabilità anche di natura patrimoniale imputabili ai tecnici incaricati della progettazione.
Mauro Bertini
Consigliere Comunale