Luglio 15 - MARANO IN CHAMPIONS Liccardo indosserà le penne del pavone?

Luglio 15 - MARANO IN CHAMPIONS Liccardo indosserà le penne del pavone?

La notizia
Nei giorni scorsi gli Amministratori di Marano hanno incontrato una delegazione UEFA arrivata dalle nostre parti per verificare la possibilità di utilizzare il Centro Polisportivo della nostra città come struttura di supporto per gli allenamenti e le attività di finitura delle squadre più prestigiose del calcio europeo che verranno ad affrontare il Napoli allo stadio San Paolo
 
Il Sindaco in grande spolvero, accompagnato dall’Assessore allo Sport Teresa Giaccio a sua volta accompagnata dal marito che, guarda caso, è il Responsabile dell’Ufficio Sport del Comune di Marano (dalle nostre parti le cose si fanno tutte in famiglia) e da tecnici dell’UTC hanno presentato agli illustri ospiti quello che ovunque è conosciuto come uno dei migliori impianti sportivi esistenti in Campania mettendone in evidenza, con il dovuto sussiego, l’assoluta qualità e funzionalità. Sembra che i delegati UEFA siano rimasti favorevolmente impressionati nonostante le condizioni di grave degrado provocate dalla gestione tutta casereccia che ha caratterizzato gli ultimi periodi amministrativi della città e pare che ce le siamo cavati per il rotto della cuffia perché, per l’occasione, era stata smontata in tutta fretta la piscina gonfiabile allestita dalla società che attualmente gestisce lo stadio (amici da sempre di Salvatore Ruggiero responsabile dell’ufficio Sport e marito di Teresa Giaccio assessore allo sport) nel bel mezzo della pista di atletica e che, con l’eleganza di una vasca da bagno piazzata al centro  della camera da pranzo, dà al tutto quel tocco di classe paesana che sembra oggi vada tanto di moda a Marano ma che, soprattutto, serve ai gestori, per racimolare qualche soldo che li aiuti a far quadrare i conti perché sembra (il condizionale è d’obbligo) che i tuffi nell’acqua potabile della piscina attinta dagli impianti comunali abbiano un loro costo, contenuto e popolare, ma pur sempre un costo esentasse e d’altra parte un bel bagno in una piscina a uso pubblico impiantata in un locale pubblico e controllata (è lecito supporre) dal punto di vista igienico-sanitario dal direttore del Distretto Sanitario che, guarda caso, è anche lui Assessore nella Giunta Liccardo val bene qualche spicciolo
L’emozione
Viene riportata con un buon risalto in un comunicato pubblicato da molti giorni sul sito del Comune la soddisfazione del Sindaco che ritiene “ che si tratti di una vetrina di assoluto rilievo per la nostra città” e non è difficile immaginare l’emozione che può provare il primo cittadino al pensiero che in questa vetrina lui, con la sua bella fascia tricolore a tracolla, avrà un ruolo di prim’attore, un’emozione che è anche nostra e di tutti quelli che ci leggono perché l’idea che questa Marano, della quale da un po’ di tempo a questa parte non si dicono grandi cose in giro, possa mostrare alla ribalta nazionale e internazionale per un evento così importante la parte migliore di sé e far vedere, che almeno dal punto di vista strutturale, è al passo con i tempi è un’idea che ci affascina
Le penne del pavone?
Per noi che siamo malpensanti per difetto congenito, vengono però alla mente quei pochi ma significativi momenti di confronto televisivo nelle tribune elettorali dove un Liccardo leggermente farfugliante e notevolmente impacciato ripeteva come un mantra che “non serve a niente aver costruito lo stadio se per fare questo si è dovuto fare un mutuo” con un Palladino che lo spalleggiava invitando la città a riflettere sul fatto che c’erano cose ben più importanti da fare prima dello stadio” : com’è che all’improvviso questa struttura, inutile e bistrattata in periodo elettorale, diventa una vetrina importante per il rilancio della città?
Non è che il problema sta tutto nel fatto che anche lo stadio, come il palazzetto dello sport, come le strutture sportive di quartiere, è stato fatto da quel mai abbastanza vituperato Mauro Bertini nei tredici anni in cui ha cambiato la città e che se oggi l’UEFA si ricorda di Marano il merito è tutto suo? La cosa, si sa, crea degli insopprimibili complessi di inferiorità che, ci dicono, possono portare a veri e propri fenomeno dissociativi
 

Abbiamo provato a parlarne con Mauro il quale ci è sembrato profondamente soddisfatto del fatto che i frutti delle cose che ha prodotto  si protraggano nel tempo e non lo smuove più di tanto l’incoerenza di chi oggi lo sostituisce sullo scanno più alto del comune sapendo che incoerenza fa rima con inconsistenza e ricorda, sornione, la storia del gallinaccio che, per darsi un contegno, aveva indossato le penne della coda di un pavone che però alla prima occasione caddero lasciando scoperto e senza ritegno un culo desolatamente spelacchiato