Come promesso torniamo a parlare del Consiglio Comunale del 25 giugno per gli approfondimenti che ci eravamo ripromessi di dare e per vedere di trovare il bandolo di un matassa particolarmente ingarbugliata
Il punto sul quale vogliamo fissare la nostra attenzione oggi è quella dellascomposizione dei ruoli classici maggioranza-opposizione in una trasversalità che vede alcuni Consiglieri di maggioranza schierarsi con parte dell’opposizione apertamente contro la proposta di delibera presentata dal Sindaco ed alcuni Consiglieri di opposizione che invece votano a favore insieme a una parte di consiglieri di maggioranza
Ricordiamo, a vantaggio di chi non ha seguito fin qui l’evolversi della vicenda, che il Consiglio Comunale era chiamato a decidere se concedere o meno la fideiussione richiesta dal Credito Sportivo per erogare il mutuo necessario al Concessionario per la realizzazione delle strutture sportive e non solo sportive afferenti il progetto denominato “Giardino dei Ciliegi” e per chi vuole una ripassata più accurata dell’argomento consigliamo di cliccare qui e qui.
Le ragioni a favore
Sono molto diverse le ragioni che muovono il voto a favore della proposta e anche quelle che inducono al “si” i Consiglieri di maggioranza non sono univoche; proviamo a descriverle
Il Sindaco, che tutto ama fare meno che trovarsi a prendere una decisione, è praticamente costretto in forza del ruolo che ricopre a presentare al Consiglio la proposta in nome di una richiamata “continuità amministrativa” (ricordiamo che esiste già un contratto con il Concessionario che impegna il Comune a prestare la fideiussione); ovviamente Liccardo non può votare contro una proposta che lui stesso ha fatto anche se è logico immaginare che condivida in pieno le aspettative della Compagnia del Mattone tanto che nell’esporre la sua posizione chiarisce che suo interesse non è tanto che il progetto abbia il suo normale seguito ma che si disinneschi la mina della rivalsa giudiziaria da parte del Concessionario, poi ci sarà sempre un modo per bloccare tutto
Il “si” politico. Il gruppuscolo sempre più minuto che sostiene il Sindaco contro tutto e contro tutti e lo applaude anche quando sbadiglia non poteva fargli mancare l’apporto di una solidarietà convinta e ha votato a favore in tutta tranquillità perché la motivazione politica è una sufficiente giustificazione nei confronti della Compagnia del mattone della quale anche questi fautori del “si” sono sudditi fedeli
Il “si” della paura (e del buon senso). Opportunamente erudito dal suocero, l’Avv. Nando Scotto, che in fatto di leggi è decisamente una autorità, il Consigliere Marra spiega all’inclito e al volgo che il rifiuto a concedere la fideiussione costituisce di fatto una palese inadempienza contrattuale da parte del Comune che si è ufficialmente obbligato a farlo sottoscrivendo la convenzione e che la cosa costituirebbe per il Concessionario un’ottima occasione per chiedere un risarcimento danni che fra “danno insorgente e lucro cessante” potrebbe superare il milione e mezzo di euro con evidente danno erariale per il Comune e la conseguente richiesta di restituzione da parte della Corte dei Conti nei confronti dei Consiglieri che avessero concorso alla sua formazione
Lo scenario proposto colpisce duramente la platea dei Consiglieri che cominciano ad agitarsi, a scambiarsi occhiate preoccupate, parole sussurrate nell’orecchio del vicino e qualcuno comincia vistosamente a asciugarsi la fronte matida di sudore
Aggrava il quadro l’intervento del Consigliere Bertini il quale fa notare che un altro significativo danno derivante dall’abbandono dell’idea di realizzare il centro polifunzionale verrebbe dalla necessità di restituire alla Regione la somma di 1,2milioni di euro sborsati dall’ente di Santa Lucia nell’ambito di un Piano di Riqualificazione Urbana di cui il Giardino dei Ciliegi è parte integrante e che decadrebbe se venisse a mancarne la realizzazione
Il volto già pallido di molti Consiglieri finisce di sbiancare quando il solito Bertini comunica al Consiglio che buona parte degli espropri sono già stati liquidati e pagati per cui si porrebbe la necessità di andare a chiedere la restituzione agli incolpevoli ex proprietari. Scoppia un autentico casino e c’è una fuga in massa di Consiglieri che corrono fra i banchi del pubblico (per i motivi di cui parleremo domani) a chiedere lumi e conforto.
E’ per queste ragioni, non propriamente nobili ma molto pratiche, che votano “si” i Consiglieri Marra, Astarita, Baiano, De Biase, Di Marino
Il “si” al progetto. Non poteva che sostenere un progetto da lui avviato il Consigliere Mauro Bertini e con altrettanta convinzione ha votato a favore la Consigliera Garofalo sia per la bontà del programma in sé e nella sua intrinseca potenzialità di riqualificazione urbana sia per la necessità di mantenere intatto alla città l’ultimo polmone di verde rimasto al centro
Ecco come per ragioni molto diverse fra loro sono andati a convergere sulla proposta dell’Amministrazione voti che hanno le giustificazioni più disparate e che provengono da posizioni politiche, etiche e morali assolutamente antitetiche e inconciliabili
Le ragioni contrarie
Chiarito ulteriormente il fatto che la ragione vera che sottende il voto contrario è da cercarsi negli interessi dei palazzinari locali e nella posizione di sudditanza più o meno convinta dei Consiglieri che lo hanno espresso, è facile immaginare come le ragioni ufficiali addotte in sede di dibattimento consiliare non sono se non la facciata formale e poco credibile di una decisione già assunta e non modificabile, in pratica una nuova espressione del voto coatto che coinvolge buona parte dei Consiglieri di Maggioranza afferenti l’area che fa capo a Di Guida palazzinaro per antonomasia (Tagliaferri, Catuogno, Di Guida, Pellecchia) e praticamente tutti quelli di opposizione con l’unica eccezione del gruppo de L’Altra Marano
La più gettonata delle motivazioni è stata quella dello “anacronismo” (non sappiamo chi abbia messo in bocca a certa gente un termine tanto inusuale) del progetto seguita a ruota dalla cantilena sui documenti incompleti; giustificazioni facilmente smontabili perché assolutamente prive di contenuto
E’ così che la scomposizione si concretizza e perfeziona e siamo convinti che in questo caso non si tratti di un evento che nasce e finisce lì ma avrà risvolti politici anche in tempi brevi
Per oggi ci fermiamo qui per la più volte richiamata volontà di non tediare oltre il limite i nostri amabili lettori, ma domani ritorniamo sul tema per raccontare come si sia frantumata l’opposizione, per parlare della cabina di regia che collocata fra il pubblico distribuiva a piene mani ordini, consigli, pareri e tanta enterogermina a quelli che dovevano votare con la strizza, per parlare delle lepri che sono schizzate fuoriun attimo primo del voto e delle lepri di ritorno che prese per le orecchie sono state ricondotte in aula per votare… parleremo anche di coerenza, di uomini, ominicchi e quaquaraqua.