Avevamo dato notizia della delibera emanata dal Commissario prefettizio con la quale si dice nero su bianco che i loculi, così come sono previsti nella convenzione, non si faranno e abbiamo pubblicato la lettera inviata al Sindaco dal Gruppo Consiliare de L’Altra Marano che chiede che nella commissione che si dovrà costituire per la elaborazione di una nuova convenzione facciano parte i rappresentanti dei cittadini che hanno prenotato i loculi; adesso entriamo più diffusamente sull’argomento che riveste un interesse assolutamente non secondario. e del quale pochi sanno poco e tutti vorrebbero sapere tutto e anticipiamo un articolo che sarà pubblicato su L’Altra Marano che va in edicola sabato 29 giugno
A volte non ci fa piacere avere ragione
La lotta de L’Altra Marano per la difesa dei cittadini che si sono trovati coinvolti nel pasticciaccio brutto dei loculi cimiteriali risale al lontano novembre 2011 quando con un manifesto si annunciavano “GUAI GROSSI PER IL NUOVO CIMITERO” e si dava notizia dell’arresto dei titolari dell’impresa concessionaria dei lavori invitando chi, su sollecitazione del Comune di Marano, si era affrettato a prenotare a soprassedere alla anticipazione di somme che non si sapeva che fine avrebbero fatto
La storia si è poi protratta per quasi due anni nei quali si è provato in tutti i modi di impedire che la vicenda finisse con l’ingarbugliarsi sempre di più trascinando i malcapitati cittadini in una avventura kafkiana che stava assumendo sempre più nitidamente i contorni di una vera e propria truffa; abbiamo cercato di scuotere il senso di responsabilità del sindaco Cavallo per il tempo che è rimasto al governo con l’unico risultato di trovare affisso in città un manifesto a firma del primo cittadino con il quale si assicuravano coloro che avevano versato somme di anticipo che non c’era di che preoccuparsi perché “la ditta ha prestato garanzia con polizza fideiussoria che copre ampiamente quanto già versato dai cittadini” (salvo lo scoprire poi che la fantomatica polizza fideiussoria non era MAI stata accesa); si è posto tempestivamente il problema all’attenzione del Commissario Prefettizio insediatosi dopo le dimissioni di Cavallo che già a pochi giorni dopo il suo arrivo riceveva una richiesta di incontro da parte del Comitato Cittadino di Autodifesa, che nel frattempo si era costituito presso la sede de L’Altra Marano, ma l’unica risposta fu un rifiuto netto, maleducato e arrogante, atteggiamento che non è mutato nel tempo e che ha prodotto l’identico risultato ogni volta che i prenotatari hanno provato a esporre le loro ragioni

Adesso, con una resipiscenza postuma, la dottoressa Tramonti ritorna sull’argomento e emette la delibera n° 84 del 7 giugno 2013 con la quale accoglie integralmente tutte le ragioni che avevamo ripetutamente esposto, ferma le bocce e decide di rivedere integralmente il progetto per la realizzazione dei loculi e la cosa ci fa ancora più rabbia perché nel contempo i soldi versati da chi aveva prenotato sono stati spesi e nessuno sa se sono stati impiegati nell’ottica del nuovo progetto o si sono invece buttati in un lavoro che potrebbe non servire. Onestamente non ci fa piacere sentirci dire solo ora che avevamo ragione.
Il succo della delibera
La ristrettezza degli spazi non ci consente una esposizione completa del contenuto della delibera la quale però si sintetizza nei seguenti elementi.
- per risolvere i problemi del cimitero non occorrono i 6.827 loculi previsti nella convenzione rivisitata ma solo i 3.721 previsti nella convenzione originaria e pertanto la spesa non sarà più di 18 milioni di euro ma di “soli” 8 milioni
- dagli atti adottati e approvati emergono irregolarità riferibili alle modifiche sostanziali apportate all’originario projet financing
- lo status della ditta sequestrata non consente di poter garantire nei termini contrattuali la realizzazione dell’intera opera.
- con l’utilizzo di capitali propri del gruppo, smobilizzo di titoli a portafoglio e disponibilità presenti nei conti la ditta aggiudicataria garantisce la realizzazione di almeno 3.721 loculi entro fine 2015
- si costituisce una commissione che “possa individuare i documenti giuridici e finanziari nonché tecnici per la modifica dell’atto convenzionale”
Uno sprazzo di luce e ancora tante ombre
Con la delibera adottata dal Commissario qualcosa si comincia a capire ma sono ancora troppe le ombre che restano e dovrà essere la commissione che il Sindaco andrà a costituire a fare luce piena sull’intera vicenda sempreché, visto il coinvolgimento nella faccenda di alcuni consiglieri della sua maggioranza e probabilmente anche di qualche assessore della sua giunta, il nostro nuovo primo cittadino voglia veramente mettere in chiaro i fatti e le responsabilità e sempreché riesca a districarsi fra le numerose trappole che, per coprire gli impicchi fatti, il Responsabile Unico del Procedimento seminerà lungo percorso e in questo senso tutti i dubbi sono leciti a partire da quello sui dati forniti dal Geom. Ferriello alla commissione costituita dal Commissario laddove riferisce di “297 loculi realizzati nel comparto A” quando nella convenzione (della quale conserviamo religiosamente copia) di questo comparto e di questi loculi non si trova traccia mentre il curatore giudiziale dovrà spiegare come farà a disporre “dei capitali propri del gruppo e dei titoli a portafoglio” prima che il sequestro diventi confisca e che questa divenga definitiva dopo il terzo grado di giudizio
Per offrire il contributo di una conoscenza completa dei fatti, per la giusta difesa degli interessi dei prenotatori che sono diventati a tutti gli effetti i finanziatori dell’opera e per assicurare quella trasparenza che fino a oggi è puntualmente mancata abbiamo chiesto formalmente al Sindaco che inserisca nella commissione che dovrà rielaborare la convenzione qualche rappresentante del Comitato Cittadino di Autotutela e, convinti come siamo che da parte della sua maggioranza, e in particolare da parte di quelli che sono coinvolti nella faccenda, si farà di tutto per impedire che la cosa avvenga, ci auguriamo che il Dott. Liccardo si sappia vestire di autorità soprattutto ricordando il fatto che fu uno dei tre che votarono a favore della mozione presentata da Bertini il 20 settembre 2011 con la quale si chiedeva l’annullamento della delibera di Consiglio Comunale n° 90 del 8.11.2010 con la quale si approvava la variazione della convenzione.
Chissà che un po’ di autonomia decisionale non faccia timidamente capolino?