JUN 25 - GIUDICE DI PACE - Un buon lavoro e una pessima convenzione

JUN 25 -  GIUDICE DI PACE - Un buon lavoro e una pessima convenzione

Se è giusto dare a Cesare ciò che è di Cesare allora è anche giusto riconoscere che per tenere sul territorio di Marano la sede del Giudice di Pace il Sindaco Liccardo si è dato molto da fare e alla fine il risultato a casa, almeno per il momento, l’ha portato ma anche questa operazione risente pesantemente della radicale e inguaribile pochezza del gruppo che ha le responsabilità di governo della città che alla fine potrebbe vanificare tutto il lavoro fatto
 
L’accordo con gli altri Sindaci della zona
Le condizioni poste per conservare al territorio la sede del Giudice di Pace prevedevano che i Comuni del mandamento si facessero carico  di ogni tipo di spesa per la gestione e, dopo una serie di incontri, tutti i Comuni che rientravano nell’ambito di competenza di Marano, con l’unica e non secondaria eccezione di Giugliano, avevano trovato l’accordo nel sostenere i costi sia mettendo a disposizione personale della propria pianta organica, sia impegnando propri beni strumentali sia con versamenti cash fino alla concorrenza di € 1,79 per abitante. Il lavoro del Sindaco si è fermato a questo punto e non è stato un cattivo lavoro
 
Ma arriva la Giaccio a compromettere tutto
La cosa invece cambia radicalmente verso quando si è trattato tratta di stendere la convenzione che mettesse nero su bianco le condizioni e gli impegni di tutti; il compito viene affidato al Vicesindaco Giaccio, che di professione fa l’avvocato, e la bozza che arriva alla approvazione del Consiglio Comunale nella adunanza del 16 giugno risulta irricevibile sia dal punto di vista formale perché raffazzonata (non riporta i termini economici dell’accordo né recepisce gli allegati e deve intervenire una modifica del Consiglio suggerita dal consigliere Bertini) sia dal punto di vista sostanziale perché così come presentata porta in sé il germe del dissolvimento  dell’accordo
 
Gli emendamenti de L’Altra Marano
I Consiglieri de L’Altra Marano, dopo aver chiesto che il Comune di Giugliano per il fatto che ha rifiutato di aderire, venga escluso dalla possibilità di fruire dei servizi del Giudice di Pace di Marano, presentano alcuni emendamenti che riportiamo integralmente perché sono perfettamente esemplificativi delle idiozie contenute in atto così solenne e impegnativo:
“ Visto che Marano ha il ruolo di Comune capofila, che in tale funzione si assume formalmente l’obbligo di assicurare materialmente il mantenimento degli impegni, considerato che l’art. 11 prevede che ogni Comune può in qualunque momento uscire dall’accordo, considerato che se un Comune recede gli altri devono farsi carico della quota a lui assegnata e che comunque Marano debba garantire il mantenimento degli impegni, visto che la possibilità di recesso rischia di far trovare Marano con il cerino acceso in mano si propone di modificare la convenzione come segue:
-        L’art. 11 cambia così: è facoltà di ciascun Comune aderente recedere dall’intesa ma il diritto al recesso non può essere esercitato nei primi cinque anni dalla stipula della convenzione;
-        Si costituisce un fondo cassa rotativo per evitare che il Comune di Marano, in caso di ritardo o insolvenza da parte di altri, debba farsi anticipatario delle spese.”
 
Le conclusioni
Adducendo l’eterno motivo dei tempi strettissimi che non consentono modifiche il Sindaco e tutti i Consiglieri di maggioranza decidono di lasciare le cose come sono e i Consiglieri de L’Altra Marano ritirano gli emendamenti che comunque sarebbero stati bocciati
 
Condannati a sbagliare

Abbiamo rilevato spesso e volentieri la sostanziale inadeguatezza di questa amministrazione, adesso dobbiamo mestamente prendere atto che anche dove il Sindaco fa una cosa apprezzabile ci pensano i suoi a imbastardirla… in questa giunta ogni assessore è un problema, ma il problema dei problemi si chiama Giaccio.