Jun 2 - TUTTA UN’ALTRA STORIA… - I tredici anni che avevano cambiato Marano
Premessa
La storia di Marano non è solo storia di malavita ma anche storia di vita, storia di un riscatto avviato, storia di una città che ha avuto l’occasione di mettere in campo potenzialità insospettate, è riuscita a recuperare ritardi abissali, a portarsi all’altezza dei tempi e proiettarsi verso un futuro di eccellenza
E’ storia vera, trascorsa in un quotidiano che, nel suo scorrere normale, non ha consentito a chi l’ha vissuta di percepirne la portata ma che prende forma e si delinea in tutta la sua concretezza se si ripercorre a distanza di tempo e, partendo da quello che eravamo, si riscopre quello che eravamo stati capaci di diventare e si riesce anche a capire quello che abbiamo perduto da quando questo percorso si è interrotto con il ritorno a quella “paesanità” che è la madre di tutti i mali [cliccaqui se vuoi saperne di più sul termine “paesanità”]
Continuiamo a raccontare la storia di quell’ altra Marano riproponendo in varie puntate il resoconto alla città fatto alla fine dei tredici anni di amministrazione Bertini e consegnato a tutte le famiglie in un libretto denso di cose; per recuperare gli articoli precedenti cliccare qui: [1°] - [2°] - [3°] - [4°] - [5°] - [6°] - [7°] - [8°] - [9°] - [10°] - [11°]
Due importanti precisazioni:
La storia fotografa lo stato dei fatti a marzo 2006 e ovviamente non tiene in conto del fatto che dopo sono passati Perrotta, Cavallo e qualche commissario. Per facilitarne la lettura in termini storici alcuni capitoli sono divisi in due parti, una intitolata “Come era” che viene scritta in corsivo , l’altra che si intitola “Come è” e racconta come stavano le cose attualizzate a marzo 2006.
PEZZI DI CITTA’ RIQUALIFICATI
Ci sono interi pezzi di città che hanno subito trasformazioni radicali, sono stati riorganizzati in maniera integrale e oggi presentano un volto interamente nuovo.
- Zona Corso Europa e dintorni.
COME ERA…
Corso Europa costituisce quasi il 50% dell’asse centrale che attraversa Marano e sul Corso vanno a confluire tutta una serie di strade più o meno importanti ma tutte intensamente abitate. Le condizioni di Corso Europa, inizialmente percorso a doppio senso di circolazione, erano quelle del disordine più totale: marciapiedi discontinui, a livelli diversi, di larghezza variabile e di larghezza variabile era lo stesso nastro stradale; l’immagine che dava di Marano era decisamente avvilente.
Le palazzine comunali di Corso Europa, affogate in un guazzabuglio di casotti, baracche e vialetti privati, nella loro fatiscenza e nel loro disordine parlavano male di Marano.
Via Mallardo, il Piazzale del Cimitero, Via Svizzera, Via Unione Sovietica, Via Norvegia e Via G. Pepe avevano bisogno di una risistemazione generale.
Corso Italia si trovava nelle stesse condizioni di Corso Europa.
COME E’…
- Corso Europa è stato ristrutturato radicalmente e disegnato da capo: smantellati i vecchi marciapiedi ne sono stati realizzati di nuovi, ordinati, intervallati da aiuole e panchine, con gli stalli di sosta e vari decori; ridisegnata la livelletta stradale, cambiato il sistema di illuminazione, eliminate tutte le tabelle pubblicitarie, prodotte su misura anche le pensile; creata una gradevolissima piazzetta pedonale con tanto di fontana: oggi Cosro Europa è un piacevole boulevard
- Le palazzine di Viale Duca d’Aosta sono state interamente ristrutturate, eliminate tutte le superfetazioni si sono scoperti spazi nuovi che sono stati organizzati a piazza con tanto verde, con panchine e giochi per i bambini e la novità di una grande vasca con tanto di pesciolini: è venuta fuori Piazza della Pace
- Via Mallardo: ridisegnati e rifatti i marciapiedi in betonelle colorate, ripavimentata la strada, riorganizzata l’illuminazione, creato un grande parcheggio a servizio del Cimitero.
- Identici lavori sono stati effettuati a Via Campania
- Cimitero: è stato interamente ridisegnato il piazzale che oggi si presenta ordinato e decoroso
- Via Svizzera: è stata semplicemente ripavimentata
- Via G. Pepe: potenziate le griglie di raccolta delle acque meteoriche, rifatti i marciapiedi, creata l’illuminazione che di fatto non esisteva, ripavimentata la strada
- Corso Italia: è l’immagine di Marano per chi arriva dalla Circumvallazione Esterna; sono in corso i lavori per la radicale risistemazione dei marciapiedi e per un nuovo e significativo look, farà da pendant con Corso Europa
Questo è un grosso pezzo di città che ha cambiato faccia.
- Zona Via G.Falcone e dintorni
COME ERA…
Realizzato “abusivamente” un asse viario sui binari della Alifana erano cresciute come una lontana appendice della città le edificazioni della lottizzazione C1: enormi palazzi, una specie di mondo a sé protetto da barriere e recinzioni.
COME E’…
Oggi è una sorta di Centro Direzionale, moderno e ben articolato.
L’Asse centrale, opportunamente ristrutturata con spartitraffico e filari di pioppi, si collega attraverso Via A. Musella con la Via Di Vittorio di Mugnano e con Via Arafat.
i concentrano in questo pezzo di città strutture e servizi importanti quali
- Il distretto sanitario
- Il Liceo C. Levi
- La scuola media Socrate
- Il Liceo Segrè
- Il Centro Polisportivo Città di Marano (lo stadio)
- Il Palamarano
- Gli uffici comunali.
L’area è dotata di strade larghe e comode, spazi verdi, parcheggi vastissimi, realizzati in parte recuperando aree abusivamente recintate dai lottizzanti, per quasi 1000 posti macchina, predisposti anche in funzione di parcheggi di interscambio con le prossime stazioni del micrometrò.
L’imbuto di traffico su Via Emilia e Via Veneto che costituiva l’unica vera croce della zona ha cominciato a stemperarsi con il collegamento con Via Di Vittorio e, da questa, con Via S. Giacomo (Mugnano) per chi è diretto a Giugliano e a Via Baracca.
L’immagine è quella di una città moderna ed efficiente.
“Pezzi di città riqualificati” continua con il Blog di lunedi 9 giugno.